Kesaeva Ella

Beslan nessun indagato

Quanto leggiamo sulla collana "TransExPress", proprio in apertura del libro "Beslan nessun indagato", appare impegnativo: "contro la disinformazione, le falsità. Contro se stessi. Le presunzioni che ci caratterizzano sono l'indizio più evidente della nostra scarsa obiettività. Divisi in schieramenti siamo tutti accumunati dalla menzogna. La verità è sminuita, trascurata, quasi sempre distorta. I libri di questa collana cercano di ristabilire un equilibrio, e sono scritti da chi non ha interessi da difendere né ha bisogno di piegare i dati, falsandoli, a ragioni economiche o politiche". Di sicuro le verità di "Beslan nessun indagato" potranno infastidire molti dei nostri concittadini filorussi...CONTINUA...

Ricapito Francesco

Reportage dall’Azerbaigian: Ganja e le Zone del Confine Militarizzato – Parte 5

27 marzo 2015 ore 21.53 Baku Dopo pranzo Rufat ci mostra il resto di Barda, che in verità consiste quasi solo nel nuovissimo parco pubblico (ovviamente intitolato ad Heydar Aliyev). Il parco deve essere ancora inaugurato ufficialmente e per questo l’entrata è circondata da nastro segnaletico e sorvegliata dalla polizia. Tuttavia Rufat parla con uno dei poliziotti che ci lascia passare senza problemi. Il parco ha lo stesso stile di quelli che si possono vedere a Baku: pochi alberi, molte strade eleganti con...CONTINUA...

Ricapito Francesco

Reportage dall’Azerbaigian: Ganja e le Zone del Confine Militarizzato – Parte 4

27 marzo 2015 ore 21.53 Baku Ci svegliamo abbastanza di buon’ora dopo aver dormito saporitamente nei comodi letti dell’hotel. Ci vestiamo e scendiamo per la colazione, che viene servita in un salone con lo stesso stile ostentatamente elegante del resto dell’hotel. Pane fresco, burro, marmellata di vari gusti, un paio di tipi di salumi, latte e cereali accompagnati da tè o caffè solubile. Il piano della giornata prevede di lasciare Ganja e arrivare a Barda, un’altra cittadina vicina al confine, conosciuta...CONTINUA...

Gomiti Sergio

L’ Isolotto. Una comunità tra Vangelo e diritto canonico

Sono passati oltre quarant'anni dal processo a carico dei rappresentanti della comunità dell'Isolotto, ma probabilmente il tempo trascorso non ha ancora permesso una valutazione serena dell'esperienza pastorale di Don Mazzi e c'è da pensare che rimangano tuttora intatti molti dei pregiudizi che hanno colpito la comunità nella controversia con la Curia di Firenze. Proprio per questa ragione, in qualche modo per permettere che i pregiudizi lascino il passo ai giudizi, Sergio Gomiti, uno dei preti protagonisti della vicenda, ha inteso proporci una cronistoria di quanto accadde tra il 1957 e il 1999, in particolare attraverso i materiali presenti nell'archivio della Comunità: documenti di pastorale...CONTINUA...

Lupacchini Otello

Impronte criminali

Quando è stata scoperchiata la fogna di Mafia Capitale nei comuni cittadini, a quanto pare, ha prevalso innanzitutto lo sconcerto. Poi, com'è normale, è seguita l'indignazione o, in alcuni casi, la difesa d'ufficio dei propri beniamini; ma c'è da credere che davvero molti siano stati presi in contropiede, ignari del cosiddetto "mondo di mezzo" e di tutti i parassiti che il sistema Carminati aveva generato. In realtà gli osservatori più attenti sono sempre stati ben consapevoli che a Roma, ormai da anni, o per meglio dire da decenni, c'è stata un'abnorme crescita del crimine organizzato. Da qui "cruente faide al suo interno, usura, riciclaggio, infiltrazioni di capitali di provenienza illecita...CONTINUA...

Gardner Leonard

Città amara

Antonio Franchini, autore dell'ampia postfazione alla nuova edizione di "Città amara", sembra suggerire che i critici letterari americani abbiano interpretato in maniera piuttosto contraddittoria il mondo raccontato da Leonard Gardner nel suo unico romanzo. Da un lato chi vi ha voluto vedere la rappresentazione dell'altra faccia del cosiddetto sogno americano e chi, invece, vi ha visto, in maniera più specifica, un racconto tutto interno al mondo della boxe, o almeno della boxe di terza categoria, a cavallo tra dilettantismo e professionismo. Comunque la si voglia vedere è un dato di fatto che la Stockton californiana, dove vivono e combattono i due protagonisti di "Fat city", ci appare lo scenario...CONTINUA...

Scego Igiaba

Adua

Adua - Paternale - Zoppe. Adua - Paternale - Zoppe. Adua - Paternale - Zoppe. L'andamento del romanzo di Igiaba Scego, scrittrice italiana di origini somale, è sempre lo stesso. Un ritmo sinuoso e persistente come quello di una danza africana. Adua si chiama Adua perché suo padre ha voluto imporle il senso di una storica battaglia: "Ti ho dato il nome della prima vittoria africana contro l'imperialismo. Io, tuo padre, stavo dalla parte giusta. E non devi mai credere il contrario". Il tono perentorio ed inflessibile è quello che qualifica tutte le "paternali" del romanzo, inserti che scandiscono il fluire parallelo del racconto, nel tempo e nello spazio, di una figlia e di suo padre. Una...CONTINUA...

Giovannini Eva

Europa anno zero

Di sicuro per "Europa anno zero" la parola "viaggio" rende bene l'idea: il libro di Eva Giovannini, che, anche in riferimento allo stile e linguaggio, rivela l'origine televisiva, è innanzitutto un reportage in cui l'autrice ha privilegiato la testimonianza diretta e quanto scaturisce dalle interviste a protagonisti della cosiddetta destra identitaria. Le cause più profonde del recente successo dei nazionalismi europei - oggetto semmai di ricerche accademiche che sappiano analizzare un sistema di potere miope e al servizio di leader "riformisti" tanto arroganti quanto incapaci - sono sostanzialmente sfiorate: in altri termini viene dato più spazio ai "sintomi" piuttosto che alle cause di certi...CONTINUA...

Peciola Gianluca

Il sindaco Marino e la grande corsa

Pochi giorni fa Antonio Padellaro, l'ex direttore del Fattoquotidiano, perfido, così scriveva riguardo il Presidente del consiglio e il sindaco di Roma: "Sul modello delle Vite Parallele di Plutarco, appositi amanuensi potrebbero vergare le Gaffe Parallele di Matteo Renzi e Ignazio Marino che, in quanto a figuracce internazionali, non ci fanno mancare nulla. Abbiamo già osservato come premier e sindaco di Roma, pur detestandosi siano accomunati dalla frenesia con cui per allontanarsi da Palazzo Chigi e dal Campidoglio, saltano da un aereo all’altro millantando spettacolari missioni planetarie". Noi che siamo ultragufi concordiamo in pieno ma è probabile che anche i fedeli seguaci del twittatore...CONTINUA...

Ricapito Francesco

Reportage dall’Azerbaigian: Ganja e le Zone del Confine Militarizzato – Parte 3

25 marzo 2015 ore 21.53 Hotel Ganja, Ganja Come nel novanta per cento dei casi nell’Azerbaigian rurale, il taxi è una vecchia Lada dai sedili consumati e scomodi. Il tassista è un uomo abbastanza giovane, non più di trent’anni, di aspetto e corporatura tipicamente azeri: pelle olivastra, capelli neri tagliati corti, lineamenti squadrati e folto monociglio. Inoltre ha dei denti piuttosto storti, gli occhi ravvicinati tra di loro e la tendenza a tenere la bocca aperta anche quando non parla, tutte caratteristiche...CONTINUA...