Vi Alex

Nico

Alex Vi, al secolo Alessandro Vigliani, nelle sue brevi presentazioni biografiche pare ci tenga molto a dichiararsi un “non scrittore”, dedito semmai a tanti altri mestieri. In realtà “Nico” non è affatto un libro di esordio e perciò, se vogliamo dare retta a titoli e collane,  Vigliani quanto meno ci appare un “non scrittore” che scrive e che ha scritto con stile e argomenti molto “pulp”. Un esordio con “Virus”, per l’appunto con le edizioni Pulp, ed un secondo libro intitolato “Sangue e fango” qualcosa vorranno ben dire. Avendo però letto soltanto “Nico” non possiamo azzardare più di tanto sullo stile proprio di Vigliani, su eventuali suggestioni letterarie, se davvero questo romanzo rappresenti...CONTINUA...

Quiriny Bernard

La biblioteca di Gould

La biblioteca di Gould – una collezione molto particolare è uno di quei libri che si possono leggere in ogni momento, ovunque: sotto l'ombrellone d'estate, in un parco a primavera (allergie permettendo), nel proprio studio in autunno o sotto le coperte d'inverno o, senza essere così banali, al mare d'inverno, sferzati dal vento sulla spiaggia, in montagna a primavera, con le parole che si sciolgono come neve, sul letto ignudi d'estate per rinfrescare i pensieri...CONTINUA...

Salvatori Gioia

Gianroberto Casaleggio, sfide e fallimenti di un visionario

Partiamo subito da una constatazione: quando si tratta di parlare di Grillo e del MoVimento anche soltanto apparire equilibrati diventa complicato. Non potrebbe essere altrimenti a fronte di raffiche di vaffanculo, volutamente sparati senza alcun distinguo, e di argomenti tali da mettere a nudo il profondo declino morale dell’Italia. Possiamo metterci nei panni di un cronista politico che voglia fare il suo mestiere con coscienza: a far le pulci soltanto ai partiti tradizionali si rischia di passare per simpatizzante grillino e di voler minimizzare le sciocchezze dei pentastellati; se si vanno a sbugiardare i detti e contraddetti dei capi supremi del MoVimento “uno vale uno”, ecco che invece...CONTINUA...

Okiura Hiroyuki

Una lettera per Momo

Chissà se esistono davvero spiriti destinati a vegliare su di noi. Quando le difficoltà incombono e i dubbi si fanno più cocenti, quando non tutto gira come vorremmo o quando le prove della vita si fanno più dure. Quando perdiamo una persona cara, una costante e amorevole presenza nella nostra vita. Ecco quando, quando ci serve di più. Delle presenze immateriali che ci sorvegliano a mezza distanza tra terra e cielo. Se poi queste presenze si materializzano, come succede a Momo, la vita si fa certamente più movimentata. E nelle fiabe, come logico, tutto è possibile e anche di più, tanto che gli spiriti in questione non sono altro che demoni inviati da qualcuno per...CONTINUA...

Zarri Adriana

Un eremo non è un guscio di lumaca

"Un eremo non è un guscio di lumaca, e io non mi ci sono rinchiusa; ho solo scelto di vivere la fraternità in solitudine. […] Non si sceglie la solitudine per la solitudine ma per la comunione, non per star soli ma per incontrarsi, in un modo diverso, con Dio e con gli uomini". L'eremitismo, così come lo ha inteso Adriana Zarri, è un po' diverso dal solito. L'eremita, secondo un diffuso cliché, è una persona che si isola completamente dal mondo, si astrae da ciò che lo circonda, si separa dagli altri esseri umani in una logica di rinuncia e, spesso, di rifiuto. Adriana Zarri, invece, ha compiuto una scelta differente: non si è isolata, non si è separata, non si è chiusa al mondo e mai...CONTINUA...

Stanghellini Arturo

Introduzione alla vita mediocre

Da tempo aspettavo il momento giusto per leggere questo libro, anni ormai, e il momento è arrivato all'inizio di questa estate, quando ho voluto dedicarmi un po' a tre autori pistoiesi del passato: Francesco Andreini, Policarpo Petrocchi, Arturo Stanghellini (ordine alfabetico e cronologico). Tutti e tre hanno l'onore della toponomastica cittadina, in quei modi diversi dovuti al sentire di chi nel tempo dette i loro nomi alle varie strade. Potrebbe essere interessante soffermarsi su tali dati, curioso cercare di capire, risalire ai vari periodi, ma qui c'è un libro che chiama, di cui c'è da scrivere, non si può divagare sempre e comunque come fa chi sta battendo sui tasti adesso. Divagherò brevemente...CONTINUA...

Chessa Pasquale

L’ultimo comunista. La presa del potere di Giorgio Napolitano

Se ci pensate bene la biografia di un personaggio ancora in vita, e per di più in carica come Presidente della Repubblica, rischia di vedere la luce comunque con un finale del tutto aperto e lasciando irrisolti molti dubbi. Così è stato anche con “L’ultimo comunista” di Pasquale Chessa, il racconto “tra luci e ombre” delle varie stagioni di Giorgio Napolitano militante comunista e poi uomo delle istituzioni: pubblicato nell’aprile del 2013, proprio il 20 di quel mese l’ottantottenne Napolitano, a seguito di una miseranda manovra di palazzo Pd-Pdl, stupidamente favorita dall’intransigenza della coppia Grillo-Casaleggio, viene rieletto Presidente della Repubblica. Visti i precedenti, un’elezione...CONTINUA...

Bremer Jan Peter

L’investitore americano

Uno scrittore tedesco ha scoperto da tempo che l’appartamento in cui vive con la moglie, i due figli e il cane, potrebbe crollare, è infatti pericolosamente inclinato nella parte anteriore. Vani si sono rivelati i suoi appelli all’amministrazione condominiale e allo sportello di consulenza legale. Un misterioso investitore americano ha acquistato tutto lo stabile e questa scoperta sconvolge la vita e i pensieri del povero scrittore, che inizia a fantasticare...CONTINUA...