Capaldo Giancarlo

Roma mafiosa. Cronache dell’assalto criminale allo Stato

E’ lo stesso magistrato Giancarlo Capaldo, attualmente procuratore aggiunto presso la Procura della Repubblica, che in premessa ha spiegato con molta chiarezza la finalità del suo libro: “E’ un testo Roma-centrico perché, se da un lato, sottolinea come le mafie non siano un problema confinabile nelle regioni d’origine […] dall’altro vuole dimostrare come il loro approdo a Roma non abbia significato solo la conquista di un ennesimo territorio, per quanto strategicamente importante, ma anche e soprattutto l’occupazione di importanti spazi di potere politico” (pag. 13). Punto di partenza cronologico per questa analisi impietosa ed inquietante della criminalità capitolina, e quindi italiana, è il...CONTINUA...

Bodanzky Lais

Le migliori cose del mondo

Non è mai semplice trattare cinematograficamente l’adolescenza senza rischiare di incorrere in facili cliché narrativi, artificiosamente problematici o modaioli che siano, come dimostra larga parte del cinema mainstream americano, o tante delle nostre fragili commedie votate più al “cazzeggio” o a una vaga spensieratezza senza pathos e senz’anima. Non è facile ma non è impossibile, entrare con tocco lieve ma con estrema attenzione alla verosimiglianza di fatti e situazioni narrate, come dimostra l’agrodolce commedia Le migliori cose del mondo, della brasiliana, classe 1969, Lais Bodansky, che ispira questo gioiellino di genere, arrivato nelle sale italiane...CONTINUA...

Cristofari Alessandra

Free Pussy Riot!

Putin” come sottotitolo di “Free Pussy Riot!” potrebbe apparire eccessivo: piuttosto un viaggetto (poco più di cento pagine), ma non del tutto inutile. Quando si toccano temi inquietanti – e la Russia di Putin è inquietante – ogni occasione per ricordare le porcherie imbastite dai regimi, anche se travestiti da democrazie, è benvenuta. Il crollo dell’Unione Sovietica ha illuso molti occidentali, facendo pensare alla vittoria di un modello liberale, parlamentare, alla stregua di quelli che conosciamo dalle nostre parti. E invece, a parte un breve interregno pieno di speranze e di tanta corruzione, il passaggio da un totalitarismo a economia pianificata ad una forma più subdola, e poi sempre più...CONTINUA...

Kin Cecilia

Scelta o destino

Probabile che a molti di voi il nome di Cecilia Kin possa dire poco; ma è un dato di fatto che, prima della sua scomparsa nel 1992 questa anziana signora russa, nata bielorussa, per decenni relegata in un minuscolo appartamentino di Mosca, si sia fatta riconoscere come una grande italianista, se non proprio la più efficace italianista della sua generazione. Sergio Romano, che la conobbe in Urss diversi anni fa e che è pure citato nel libro “Scelta o destino”, così ce la ricorda: “Quando la famiglia si trasferì a Ekaterinburg, dopo la rivoluzione d’Ottobre, Cecilia divenne comunista, militò nelle file del Komsomol (l’organizzazione giovanile del partito) e incontrò di lì a poco, non ancora diciottenne...CONTINUA...

Vanderbeke Birgit

Vedo una cosa che tu non vedi

Andare via. E' un proposito che facciamo in tanti, anche più volte al giorno. Poi però ci sono gli impegni. Magari il lavoro, magari un figlio, magari un marito o decine di altre ragioni (o solo alibi?). Andare via. E' quello che desidera la protagonista del romanzo della Vanderbeke, unica voce narrante e suo palese alter ego. "Inizialmente sono rimasta e ho pensato, un giorno andrò via, intanto il bambino continuava a crescere, e io ero ancora lì, e un giorno ho pensato, se non ti sbrighi ad andar via, va a finire che rimani qui e poi ti prende la tristezza, e allora sono andata via, mentre tutti sono rimasti lì dov'erano". In principio andare via ha rappresentato un trasferimento dall'est...CONTINUA...

Ferguson Kathleen

Storia di una perpetua

La perpetua più famosa della letteratura italiana è sicuramente la Perpetua de "I promessi sposi". Una figura tutto sommato collaterale e subalterna. Eppure è proprio in queste figure collaterali e subalterne che può annidarsi un fascino inaspettato, un magnetismo che diversi scrittori e parecchi registi hanno saputo trasformare in opera d'arte. Esattamente come ha fatto Kathleen Ferguson, una scrittrice nata in Irlanda del Nord e in cui sono incappata praticamente per caso. La Ferguson è stata educata secondo ferrei principi cattolici ma, secondo quanto dichiara in un'CONTINUA...

Mishima Yukio

Neve di primavera

“A poco a poco lo scarabeo gli si avvicinava, procedeva col suo corpo cangiante, come se quel percorso senza scopo gli avesse insegnato che, nella traversata di un mondo in mutamento perpetuo, l’unica cosa che contava era irraggiare bellezza. E se lui stesso avesse asserito in termini siffatti il valore della corazza protettiva dei propri sentimenti? Era, sotto il profilo estetico, abbagliante come quella dello scarabeo? Era abbastanza solida da offrirgli uno scudo efficace? In quel momento, finì quasi col persuadersi che tutto il mondo che circondava lo scarabeo – il fogliame, l’azzurro del cielo, le nubi, le tegole del tetto – esisteva soltanto per servirlo...CONTINUA...

Bonera Italo

Io non sono come voi

Ci sono libri dove la metafora dei mali contemporanei è a dir poco lampante e – Ray Bradbury ci insegna – proprio la cosiddetta fantascienza si dimostra spesso uno dei generi più adatti per parlare del presente fingendo di raccontare il futuro. Il tutto magari esasperando le situazioni e, come nel caso del romanzo di Italo Bonera, attingendo in abbondanza anche da immagini fumettistiche splatter e sanguinose. Insomma un cavanserraglio di crimini futuri ed efferati che non ci fa apparire poi tanto incoerente la collocazione di “Io non sono come voi” nella serie storica Gargoyle, quella autenticamente horror. Orrori futuri, dove i mostri, nati così o così diventati per simbiosi e reazione, sono...CONTINUA...

Lo Iacono Simona

Effatà. Intervista a Simona Lo Iacono

Effatà. Intervista a Simona Lo Iacono Simona Lo Iacono, scrittrice e magistrato, siracusana, ha già al suo attivo una considerevole produzione letteraria e svariati riconoscimenti. Il suo primo romanzo “Tu non dici parole” ha vinto il premio Vittorini 2009, sezione opera prima; nel 2010 ha pubblicato il racconto “La coda di pesce che inseguiva l’amore” scritto con Massimo Maugeri; nel 2011 ha pubblicato con Cavallo di Ferro il romanzo “Stasera Anna dorme presto”. È uscito...CONTINUA...

Unger Lisa

Sepolta nel buio

Da quello che abbiamo potuto leggere in rete, e non soltanto nella quarta di “Sepolta nel buio”, il nome dell’americana Lisa Unger risulta tra i più accreditati e stimati nel campo della letteratura di genere mistery. Quindi colpa nostra se fino ad ora ignoravamo la sua esistenza; complice però il fatto che, a quanto pare, soltanto la Giunti aveva avuto la buona idea di proporci in edizione italiana il suo “Devi tacere per sempre” (2012), opera che ha preceduto “Sepolta nel buio” (2013). Probabile che, con alle spalle la lettura di un solo romanzo, sia prematuro azzardare paragoni e fare di Lisa Unger la degna erede di più note macchine da bestseller. Il primo assaggio – se si può definire...CONTINUA...