Miyazaki Goro

La collina dei papaveri

Chi utilizza l’intrattenimento animato come elemento degno di trasmissione della propria cultura e della propria storia è sempre meritevole di lode o quanto meno di attenzione, a parere di chi vi parla. Se poi lo fa anche bene, come nel caso in questione lo Studio Ghibli  e il suo regista Goro Miyazaki, è giusto che il prodotto che ne derivi venga divulgato e analizzato con tutte le attenzioni del caso, dagli addetti ai lavori e non soltanto. Del resto lo Studio Ghibli ci ha ormai ben abituato a lungometraggi che si elevano dal puro intrattenimento e dalla ripetitività, che spesso scade nella banalità, dei tanti prodotti di genere dal fiato corto e dallo spessore...CONTINUA...

Fiorucci Alvaro

48 – small

Qualcuno di voi ricorda il cosiddetto “mostro di Firenze? Credo proprio di si, ed anche che non di “mostro” si trattava ma semmai di “mostri”. Ovviamente salvo credere ad una delle tante versioni alternative alla verità giudiziaria che, a distanza da tanti anni dagli omicidi, ancora fanno di Pacciani e compagni di merende i capri espiatori di non si sa quali complotti. Ma l’inchiesta sugli omicidi seriali, almeno secondo gli inquirenti, non doveva terminare con la cattura degli esecutori, rozzi, lontanissimi dal physique du rôle del serial killer, e quindi improbabili agli occhi di parte dell’opinione pubblica. Doveva proseguire con l’individuazione dei cosiddetti mandanti, ovvero i personaggi...CONTINUA...

von Mises Ludwig

In nome dello Stato

“In nome dello Stato” rappresenta una delle opere più significative di Ludwig von Mises, considerato “uno dei grandi liberali del Novecento”, maestro di Friedrich A. von Hayek. Redatto in quel di Ginevra, poco prima e poco dopo lo scatenarsi della Seconda guerra Mondiale, da un von Mises in fuga dalla barbarie nazista, è un libro che sintetizza efficacemente il pensiero storico ed economico (i due aspetti sono praticamente congiunti) dello studioso austriaco. Von Mises era un teorico, un accademico, accusato da più parti di sostenere le sue tesi con un piglio fin troppo radicale ed alieno ad ogni necessario compromesso. Può essere vero ma proprio quale introduzione al libro possiamo leggere un...CONTINUA...

Khair Tabish

A proposito dei thug

“Signore, dice, devo confessarvi che non sono, che non sono mai stato……”. Così Amir Ali, uno dei protagonisti dell’ultima opera di Tabish Khair, il presunto thug del titolo, che poi non va oltre la sua confessione ma forse svela al lettore una volta per tutte il grande inganno del quale è primo responsabile. Forse. Scrivo “forse” perché Khair, autore indiano emergente, almeno da come l’ho potuto interpretare, ha costruito il suo romanzo come un gioco di specchi e, pur evitando una trama complessa o con un epilogo realmente a sorpresa, ha voluto disseminare le pagine del suo libro di sensazioni impalpabili, di dubbi. Quindi azzeccato il passaggio riportato in quarta di copertina: “Forse mi domanderete...CONTINUA...

Troisio Luciano

Intervista a Luciano Troisio – Locations, Impermanenza. L’amore al tempo del pc

“Locations, impermanenza l’Amore al tempo del pc” è l’ultima raccolta poetica di Luciano Troisio. Sono poesie nate spesso durante i suoi lunghi viaggi in Oriente, come ben indicano luogo e data (a volte ora addirittura) di composizione. Altre volte invece i versi sono nati a Padova, nel quartiere Arcella, dove l’Autore abita. Non si tratta però solo di bei quadri orientali, suggestivi e originali, il tessuto poetico è permeato d’interrogativi sul mondo, sul...CONTINUA...

Rodoreda Mercè

Via delle Camelie

"Via delle Camelie" è uno dei miei libri ad occhi chiusi. Ossia uno di quei libri che ho scelto ed acquistato senza sapere nulla. Mi ha colpito l'immagine di copertina. Mi ha colpito il nome di una scrittrice che non conoscevo. Mi ha colpito il titolo che porta con sé il nome di un fiore. Tutto qui. Una scatola chiusa ed intatta che, fortunatamente, racchiude interessanti sorprese. Perché la Rovereda, a me del tutto sconosciuta fino ad oggi, si è rivelata una scrittrice affascinante che non potrò non riprendere ed approfondire ulteriormente. Il suo scrivere spedito si concretizza nel monologo ininterrotto di Cecília, la protagonista di "Via delle Camelie". Una narrazione vorticosamente soggettiva...CONTINUA...

Waugh Evelyn

L’uomo che amava Dickens

Gli undici racconti di Evelyn Waugh tradotti da Mario Fortunato per Bompiani sono decisamente molto inglesi: ironici fino a sconfinare nella tragedia, ritmati da battute fulminanti, freddure, dialoghi serrati, che scoppiettano come fuochi d’artificio. Quando suscitano il riso non si tratta di una risata sguaiata, ma di un sorriso fine, di un incresparsi delle labbra, che sottende la consapevolezza delle miserie umane e del loro inesorabile ripetersi. Personaggio...CONTINUA...

Dal Bon Christine

L’uomo di nessun colore. La vera storia dello smemorato di Collegno

I nomi di Bruneri – Canella e dello Smemorato di Collegno sono convinto che tutt’ora rimangano famosi quale caso paradigmatico di giustizia spettacolarizzata. Il problema, se vogliamo considerarlo tale, è che semmai la storia dell’uomo affetto da amnesia, ritrovato e poi accusato di essere un impostore qualcuno la potrà ricordare per aver visto il film di Totò o qualche altra mediocre pellicola; e non per altre ragioni. Quindi il libro di Christine Dal Bon, volendo raccontare la “vera” storia di quanto accadde tra il 1928 e il 1933, potrà fare giustizia di molti pregiudizi. In questo senso il cinema, o un certo tipo di giornalismo che poi vedrà il culmine con i plastici di Bruno Vespa, non è...CONTINUA...

Cardoso Paulo, Pizarro Jerónimo

Fernando Pessoa l’astrologo

Wikipedia ci dice che l’astrologia è un complesso di credenze e tradizioni che ritiene che le posizioni e i movimenti dei corpi celesti rispetto alla Terra influiscano sugli eventi umani collettivi e individuali. E fin qui ci potevamo arrivare anche noi che di astri e ascendenti non capiamo nulla e abbiamo una passione per gli oroscopi pari a zero. Almeno per gli oroscopi di Branko, Paolo Fox e dei loro colleghi. Discorso ben diverso riguarda Fernando Pessoa, il poeta, saggista, narratore, drammaturgo, scrittore di gialli, filosofo, che grazie al libro a cura di Paulo Cardoso e di Jerónimo Pizarro, si è rivelato in una veste fino ad ora inedita; almeno per molti di noi che lo conoscevano come...CONTINUA...

Abdolah Kader

Scrittura cuneiforme

"Scrittura cuneiforme" è un libro bellissimo. Lo riconosco: questo è un incipit piuttosto banale per una recensione. Eppure non c'è nulla di più sincero di un'affermazione tanto elementare: "Scrittura cuneiforme", ribadisco, è un libro bellissimo. Un romanzo affascinante che può contare su una scrittura lieve, essenziale, fluida che scorre leggera e penetrante pagina dopo pagina. Kader Abdolah è ormai riconosciuto da più parti come uno degli scrittori contemporanei più interessanti e dotati. Scrive in olandese anche se questa non è la sua lingua madre perché Kader Abdolah, pseudonimo di Hossein Sadjadi Ghaemmaghami Farahani, è nato in Iran e dall'Iran è stato costretto a fuggire nel 1985 poiché...CONTINUA...