Cavina Cristiano

Scavare una buca

“Nessun lavoro ammazza la gente. Ci sono le persone a farlo. E se non sono gli altri, lo fanno da sole. Questo mestiere non è peggio di un altro. E nemmeno meglio. Ma certi lavori sono diversi. Scavare una buca dentro una montagna è diverso”. Coltivare una cava. Sembra un paradosso in termini. Eppure è così. La cava di gesso si coltiva come un pezzo di terra. Non ci sono aratri a scavare ma enormi perforatrici che penetrano in profondità e portano alla luce materiale sepolto da millenni. E' questo il lavoro che svolge il protagonista del quinto romanzo di Cavina. Un uomo grande e grosso abituato alla fatica di un mestiere che in pochi cercano di fare...CONTINUA...

Ghata Yasmine

La bambina che imparò a non parlare

"Muettes". E' questo il titolo originale de "La bambina che imparò a non parlare". Muettes vuol dire mute. Mute come le protagoniste di questo interessante e breve romanzo di Yasmine Ghata. Una madre, una figlia e un lutto lacerante, la perdita dell'uomo di famiglia, marito della prima, padre della seconda. Non conosciamo i nomi di queste due figure femminili ma, d'altro canto, non se ne avverte la necessità. Il loro mutismo, che è poi quello del titolo francese, è generato dalla perdita, dall'abbandono inaspettato, non voluto ed asprissimo. La madre tace il proprio dolore, incapace persino di comunicare a sua figlia la notizia del tragico evento. Parole che non le arrivano mai ma che la...CONTINUA...

Mazzucco Melania G.

La lunga attesa dell’angelo

“Il ratto delle Sabine”, un dipinto del Tintoretto. Sulla copertina de “La lunga attesa dell'angelo” c'è proprio un dettaglio di questo quadro. Non avevo mai letto la Mazzucco ed il titolo del libro, che pure è tratto da un verso della Plath, non mi ha intrigata. Però lei, quella donna dipinta col panneggio rosso che le avvolge i fianchi hanno afferrato sguardo e curiosità. Ho sbirciato la quarta di copertina ed ho trovato riferimenti al grande pittore veneziano: amo le vite tradotte in romanzo. L'ho comprato. La voce narrante è proprio quella del grande pittore, ormai vecchio e prossimo alla morte. I suoi ultimi giorni di vita: ogni giorno di febbre diviene un capitolo per raccontarsi...CONTINUA...

Barghi Andrea, Grasso Maurizio

Plettri nelle mani di Dio. Improvvisi a quattro mani sul tema The Beatles

Chi ancora non avesse letto “Plettri nelle mani di Dio” si potrebbe chiedere: “ma che significato ha l’ennesima biografia sui Beatles?”. Domanda mal posta perché l’opera di Barghi e Grasso non pretende certo di essere una summa esaustiva dell’arte dei Beatles e, per fortuna, neppure uno stitico bignami ad uso di chi non conosce il quartetto di Liverpool. Il libro, nell’economia di poco più di 160 pagine, si rivela semmai come un’intelligente e competente riflessione su aspetti probabilmente trascurati dai fan più superficiali, sia dalla critica musicale, la quale, almeno in Italia e nel campo pop-rock, spesso dimostra di non essere tale; ovvero di limitarsi a compitucci di mera cronaca gossippara...CONTINUA...

Calafati Antonio

Dove sono le ragioni del sì? La “Tav in Val di Susa” nella società della conoscenza

Non so proprio come si possa definire l’attitudine così tanto frequente di credere a qualcosa senza capirne le ragioni, ovvero essere d’accordo, magari con una politica, senza rispondere ad una sola domanda: perché? Non lo so e non credo sia essenziale adesso trovare le parole adatte, non fosse altro che si rischierebbe di risultare ingenerosi nei confronti di tante persone in buona fede che, credendo di informarsi, sono semplicemente vittime di un “pregiudizio di razionalità”. Di questo ci parla il volume di Antonio Calafati “Dove sono le ragioni del si”, che, nell’analizzare gli articoli dei maggiori quotidiani sulla Tav in Val di Susa, ci presenta un’attenta critica al sistema dell’informazione...CONTINUA...

Bianchi Enzo

Ogni cosa alla sua stagione

Enzo Bianchi, il priore di Bose, sembra invitarci ancora una volta – dopo “Il pane di ieri” – attorno al camino per ascoltare i suoi racconti, magari sorseggiando un bicchiere di buon vino e parlando a bassa voce, con un linguaggio essenziale e semplice. I leit-motivs – quelli che può riconoscere chiunque segua anche solo gli articoli del priore sui quotidiani– ci sono tutti: una vita bella, buona e beata, il fuge, tace, quiesceCONTINUA...

De Luca Erri

Tentativi di scoraggiamento (a darsi alla scrittura)

“Questa lettera non indica una direzione e non fornisce equipaggiamento. E' un tentativo di scoraggiamento di darsi alla scrittura”. Lo scrittore napoletano incita così a non divenire scrittori. Il testo di De Luca dovrebbe far crollare speranze e frantumare aspirazioni. Riuscirà nell'intento solo con chi non sente la parola scritta come sua carne e suo sangue. Scrivere, a mio modestissimo avviso, non è arte da tutti e De Luca, tra le righe, lo conferma. Il suo tentativo di scoraggiamento potrebbe articolarsi in una sorta di decalogo. Regole dettate da chi conosce la fatica di narrare e l'ha eletta a regola di vita. L'elenco dei precetti è fitto ed impregnato di una certa saggezza...CONTINUA...

Franchi Gianfranco

Radiohead. A Kid

Ho esitato a lungo prima di prendere carta e penna e buttare giù alcune impressioni sul libro di Gianfranco Franchi. Tutt’altro che digiuno di musica pop pock, non sono però un espertissimo nel ramo e – con qualche ragione – ho voluto approfondire un po’ di temi prima di sparare parole in libertà; tanto più che proprio in relazione al rapporto musica e testi, tempo fa mi erano passate sotto gli occhi delle interessantissime riflessioni, magari riferite al genere “accademico”, ma del tutto pertinenti anche per analisi di canzoni rock. Non ho recuperato quasi nulla, ma col passare dei mesi, nel leggere – con una punta di masochismo – le cronache musicali di quotidiani e riviste, mi sono definitivamente...CONTINUA...

Pascale Antonio

La manutenzione degli affetti

Antonio Pascale è un volenteroso. Uno sensibile al richiamo della letteratura come impegno civile, osservazione sociale, solidarietà. Nei racconti che compongono “La manutenzione degli affetti”, cerca di aprirsi un varco tra quelle che secondo lui sono le due opposte tendenze del mainstream letterario attuale, il “romanticismo” e la “retorica dell’apocalisse” (a descriverle ci pensa uno dei personaggi di “Noi che parliamo da soli”, il più riflessivo e meno narrativo tra i racconti del libro): «Cioè, da noi vanno di moda quegli scrittori che descrivono solo il loro nobile mondo interiore. Ce ne sono di due tipi, quelli dal linguaggio visionario, metaforico, analogico, oscuro, quelli piacciono...CONTINUA...

Infelise Mario

I libri proibiti da Gutenberg all’Encyclopédie

“Ogni cittadino può dunque parlare, scrivere, stampare liberamente, salvo rispondere degli abusi nei casi determinati dalla legge”. Un'enunciato tratto dalla “Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino”, Parigi, 26 agosto 1789. La libertà di stampa viene finalmente proclamata ma, prima di giungere alla promulgazione di un principio che a noi, oggi, appare per lo più scontato, sono stati necessari secoli di cammino e una miriade di accadimenti, spesso violenti, repressivi e ferocemente soffocanti. L'invenzione della stampa a caratteri mobili rappresenta una delle rivoluzioni più interessanti e per certi versi inquietanti della storia dell'uomo. Con la sua diffusione...CONTINUA...