Barghi Nicola

Sunny Day

“Prova ad ascoltare Barghi e il suo Sunny Day, poi mi dici”. Il consiglio è stato azzeccato, così ho fatto, anche se poi non è che mi sia risultato proprio facile dare conto dell’ascolto oltre ad un pur convinto “mi è piaciuto”. “Sunny day”, tanto si fa ascoltare bene quanto sfugge alle consuete definizioni musicali; e quindi parlarne (ed ora scriverne) non può essere un esercizio superficiale e sbrigativo. Si ascolta bene nel senso che tutte le canzoni composte da Nicola Barghi e presenti nell’album si fanno apprezzare da subito: non vi è alcuna necessità di costringersi a ripetuti ascolti, magari con fare meditabondo, per coglierne le qualità. Un’immediatezza che ritengo sia frutto sincero...CONTINUA...

Eastwood Clint

Hereafter

In fondo la morte è stata sempre una inseparabile compagna di viaggio dei personaggi dei film di Clint Eastwood, se si vuol ripercorrere brevemente anche solo a fuggevole memoria la carriera dell’ottantenne regista statunitense. Una morte non da temere né da scansare, quella evocata più volte dal cantore crepuscolare delle contraddizioni d’America, e tanto meno è mai stata quell’innominabile ingombro che è nei fatti divenuta per la società occidentale di massa che insegue, più o meno consapevolmente, lo spettro - quello sì, ben più mortifero e pericoloso - di un benessere illusorio che si cela dietro infinite maschere. Per il vecchio Clint l’istante in cui la morte...CONTINUA...

Schmitt Eric-Emmanuel

Concerto in memoria di un angelo

Una vecchia assassina, scampata fortunosamente alla giustizia, si innamora di un bellissimo prete e lo tiene avvinto a sé con la confessione quotidiana dei propri omicidi. Un marinaio lontano da casa riceve la notizia della morte di una delle sue figlie: quale sarà delle quattro? Il messaggio via telegrafo non lo dice. In attesa di scoprirlo, il marinaio si tormenterà con un cinico pensiero: di quale figlia sentirebbe meno la mancanza? Due amici violinisti, uno geniale e angelico, l’altro meno dotato e arrivista, in seguito ad un drammatico incidente andranno incontro ad un completo ribaltamento di ruoli, in cui la purezza dell’uno si sfigurerà in rancore, e l’arrivismo dell’altro si trasfigurerà...CONTINUA...

Segre Cesare

Dieci prove di fantasia

Studiando materie letterarie all'università non si può sfuggire ai saggi di filologia o di critica letteraria di Cesare Segre, uno degli studiosi più importanti del nostro tempo. Meno facile è stato imbattersi nel Cesare Segre narratore che, in tutta onestà, ho scoperto quasi per caso e che, nemmeno tanto sorprendentemente, non ha nulla da invidiare al filologo e al critico. Anzi, tale rivelazione mi ha permesso di conoscere alcuni valori aggiunti del famoso esperto: l'ironia, il divertissement, l'estro narrativo. “Dieci prove di fantasia” sono dieci finzioni letterarie, dieci narrazioni alternative, dieci possibilità immaginifiche ma anche qualcosa in più. Perché dentro o dietro ogni storia...CONTINUA...

Casares Olivia

Memoria in chiaroscuro. Diario apocrifo di Frida Kahlo

Una straordinaria e famosa pittrice messicana: Frida Kahlo. Una scrittrice ed esperta d'arte ecuadoriana: Olivia Casares. Una traduttrice ed ispanista napoletana (condirettore della rivista “Latinoamerica”): Alessandra Riccio. Una illustratrice di talento: Mariella Biglino. Un poker di donne alla quale si aggiunge, almeno nel caso specifico, un'altra donna, la sottoscritta, che legge “Memoria...CONTINUA...

Bier Susanne

In un mondo migliore

Dopo la poco convincente parentesi americana con Noi due sconosciuti, la cinquantenne regista e sceneggiatrice danese Susanne Bier torna a dirigere in patria un film pensato e costruito appositamente per concorrere nelle rassegne festivaliere. In un mondo migliore è, in effetti, il classico film a cui la critica non rimane insensibile, sia per i temi trattati che per il ritorno a un cinema indipendente che porta ancora con sé qualche traccia del Dogma e del maestro Lars von Trier. È un film a tesi, peraltro ben strutturate, sull’inevitabilità della violenza e della vendetta quando scattano alcune dinamiche psicologiche che,...CONTINUA...

Torres Maruja

Aspettatemi in cielo

Maruja Torres è una scrittrice e giornalista spagnola assai nota nel suo paese, ha collaborato a varie testate (“La prensa”, “Garbo”, “Fotogramas”, “Por favor”, “El Pais”) ed è nota per la sua acutezza e ironia corrosiva. Le edizioni Cavallo di FerroCONTINUA...

Allen Woody

Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni

Torna Woody Allen, con una commedia sentimentale che riprende alcune tematiche a lui care, sviluppate attraverso diversi registri narrativi del suo cinema più recente. E sorprendentemente - ma non poi tanto, a ben guardare - torna proprio a Londra, abbandonata da due film a questa parte e protagonista del filone più glaciale e pessimista (la trilogia Match Point, Scoop, Sogni e delitti) del regista newyorchese. Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni, titolo volutamente beffardo e fuorviante - ancorché l’originale sia lievemente differente e dal sinistro retrogusto -, è una pellicola che sembra avere le componenti...CONTINUA...

Piccirilli Maurizio

Shahid

Cronaca di una formazione. Potrebbe essere questo il sottotitolo di “Shahid”, secondo romanzo del giornalista e scrittore Maurizio Piccirilli. La penna è senza dubbio quella di un uomo abituato a scrivere notizie e a fare informazione. Infatti non c'è molta letteratura in “Shahid”, un libro che vuole essere, ed è, un resoconto lineare, nitido e fin troppo elementare di come un giovanissimo immigrato tunisino possa tramutarsi in un martire della “jihad”, la cosiddetta guerra santa islamica. Ahmed vive a Tunisi. Come tutti i suoi coetanei è affascinato dall'Occidente e dalle sue lusinghe: “Il passatempo di Ahmed, quando iniziava la stagione turistica, era di andare sulla spiaggia a vedere...CONTINUA...

Edelman Marek, Krall Hanna

Il ghetto di Varsavia. Memoria e storia dell’insurrezione

Quando si parla della Shoah, delle deportazioni, dei campi di sterminio nazisti, dei massacri perpetrati ai danni degli ebrei, dei milioni di esseri umani finiti nei forni crematoi viene spontaneo chiedersi: perché queste persone hanno subito tanta violenza senza tentare alcuna reazione? Perché non si sono difesi con la forza? Se gli ebrei avessero rivolto contro i nazisti la stessa prepotenza e la stessa aggressività (armata e non) che i nazisti usarono contro di loro, la Storia avrebbe avuto un epilogo diverso? Alcuni esperti e alcuni storici immaginano di sì. Ma i fatti andarono diversamente poiché il popolo ebraico non reagi mai. Meglio: quasi mai. Nel corso dell'abominevole tragedia che...CONTINUA...