Categoria: Letteratura

Dotti Vittorio, Sceresini Andrea

L’avvocato del diavolo

“‘Perché non facciamo qualche trasmissione educativa?’ Lui mi guardò stupefatto, come se avessi detto chissà quale assurdità: ‘Ma ce le abbiamo già – esclamò, - non hai mai visto i programmi di quiz di Mike Buongiorno?’” (pag.48). Nel libro di memorie di Vittorio Dotti, una delle prime “colombe” di Forza Italia ad essere state impallinate, ne troviamo parecchi di questi siparietti tra l’attuale padre costituente Silvio Berlusconi e il suo ex avvocato e stretto collaboratore. Scritto in collaborazione con Andrea Sceresini, è la storia di un lungo rapporto professionale ed umano, dal 1980 al 1996...CONTINUA...

Ailhaud Violette

L’uomo seme

Quindici minuti. Forse venti. Tanto basta per leggere il breve memoir di Violette Ailhaud. Un libricino che ha alle spalle una vicenda abbastanza singolare ed affascinante. La Ailhaud scrisse questa storia, la sua storia, nel 1919 e la lasciò in un cassetto. Alla sua morte, nel 1925, gli eredi trovarono tra le carte del testamento una lettera che, secondo le precise indicazioni di Violette, nessuno avrebbe dovuto toccare fino all'estate del 1952. Solo in quella data la busta venne aperta e si scoprì che conteneva un manoscritto. L'autrice specificava che dovesse essere affidato al maggiore...CONTINUA...

Wolfe Thomas

Dalla morte al mattino

“Non ci sarà più alcuna lingua, non una lingua per il silenzio e per la terra: le labbra radicate non pronunceranno più parole, il freddo occhio del serpente sbircerà tra i vuoti del cervello, e non un grido dal cuore su cui sorgono i vitigni. La tarantola si trascina tra i tronchi marci delle querce, la vipera sibila sui seni, si rovesciano i calici: ma la terra resterà per sempre. Il seme dell'amore germoglia nel deserto, e le radici degli olmi avvolgono le ossa degli amanti. La lingua morta si dissecca e il cuore marcisce, cieche bocche scavano gallerie nelle carni, ma la terra resterà per...CONTINUA...

Morrison Toni

A casa

"Lotus, in Georgia, è il posto peggiore del mondo, peggio di qualsiasi campo di battaglia. Almeno sul campo c'è uno scopo, emozione, ardimento, e qualche probabilità di vincere unita a molte di perdere. La morte è una certezza ma la vita è altrettanto sicura. Il problema è che non puoi saperlo in anticipo. A Lotus lo sapevi sì in anticipo perché non c'era nessun futuro, solo lunghi tratti di tempo da ammazzare. Non c'era scopo diverso dal respirare, niente da vincere e, tolta la morte silenziosa di qualcun altro, niente a cui sopravvivere o per cui valesse la pena sopravvivere". Insomma...CONTINUA...

Lachaud Denis

Frédéric smarrito tra i suoni

Il titolo italiano del libro di Denis Lachaud, "Frédéric smarrito tra i suoni", ha poco a che fare con il titolo originale, "J'apprends l'hébreu": "Imparo l'ebraico", che avrebbe potuto avvicinarsi senza sforzo ad un precedente romanzo del bravo scrittore francese, "Imparo il tedesco", probabilmente seguendo una logica precisa voluta dell'autore. È pur vero che "Frédéric smarrito tra i suoni" è un titolo più originale, ma rimane comunque la perplessità relativa alla scelta di modificare un titolo in maniera tanto radicale. D'altro canto è innegabile che Frédéric, l'adolescente protagonista della...CONTINUA...

Ferrarese Lapo

Vecchi amici. Racconti horror

Sono undici i racconti che compongono la nuova opera di Lapo Ferrarese “Vecchi amici”: un libro breve per altrettanto brevi incursioni nell’incubo e nell’insolito, che per lo più non lasciano spazio ad un vero e proprio epilogo. Siamo dalle parti del cosiddetto finale aperto, molto in voga nei romanzi “di genere”: quelli che vengono definiti “squarci improvvisi su mondi ignoti” non si chiudono quindi in maniera compiuta e lasciano il lettore in un limbo di voluta incertezza. Probabilmente il modo migliore per dare forma all’irrazionale che non vuole spiegazioni e che si nutre appunto di incubi...CONTINUA...

Capecelatro Giuliano

Passeggiate d’autore

Nell’introduzione al suo libro Giuliano Capecelatro scrive che “saltabeccare di targa in targa, porgere un occhio a quelle iscrizioni che ricordano il soggiorno romano di personaggi illustri, la nascita o la residenza di chi vi era nato o solamente vi era vissuto, tentare una Spoon River della fama, non è che uno tra i mille e mille modi di ricomporre quel puzzle che è una città, che è particolarmente Roma” (pag. 11). Saltabeccare ma non troppo visto che l’ex inviato dell’Unità, cil suo “Passeggiate d’autore”, ci ha proposto quattro percorsi: da Piazza del Campidoglio a Piazza Farnese, da via dei...CONTINUA...

McEvoy Emma

Nella terra di nessuno

Avi è un ragazzo israeliano rinchiuso in una prigione nel deserto del Negev. Non ha commesso particolari delitti. E' stato arrestato perché rifiuta di servire l'esercito israeliano oltre i confini del 1967, nei territori occupati. "Dovrei essere a Gaza adesso, e attendere al mio servizio militare. Invece eccomi qui. Questo è l'evento più interessante da annotare sulla mia vita al momento". Dalla sua cella Avi scrive la storia dell'amico Saleem, un arabo israeliano conosciuto per caso su una minuscola spiaggia. Un'amicizia speciale che forse in molti non sarebbero capaci di capire né condividere...CONTINUA...

Bolognese Chiara

Piste di un naufragio. Cartografia di Roberto Bolaño

C’erano molti modi per scrivere una monografia su Roberto Bolaño, quello stesso che R.Brodsky, proprio nell’introduzione a “Piste di un naufragio”, ha presentato come un autore “inconfrontabile, di transizione, creatore di una funzione senza terra e come un pesce fuor d’acqua all’interno del paradosso della modernità liquida” (pag. 11). La ricercatrice universitaria Chiara Bolognese, col suo libro, è probabile abbia scelto la via più intelligente: un approfondimento dell’opera di Bolaño nel suo complesso che, senza cedere ad una sbrigativa divulgazione, ha il merito di non perdersi nell’autoreferenzialità...CONTINUA...

Meotti Giulio

Ebrei contro Israele

Andrea Consonni, nel regalarmi "Ebrei contro Israele", è stato previdente: "Meotti non è propriamente amato a sinistra", mi ha scritto. Non conosco Meotti quindi, dopo aver letto il suo ultimo libro, ho deciso di fare qualche ricerca in Rete per capire chi sia. Nato ad Arezzo, laureato in Filosofia, giornalista de "Il Foglio" dal 2003, autore di alcuni libri, curatore di un sito personale in cui scrive solo in inglese, non ebreo, strenuo difensore delle politiche di Israele, sembra occupare posizioni ultraconservatrici e, giusto per aggiungere un pizzico di pepe al tutto, non molto tempo...CONTINUA...