C’è una parola ricorrente nel libro “Le potenti intese. Enrico e Gianni Letta”, nella brillante presentazione di Alessandro Gilioli, e quindi nelle relative recensioni fino ad ora pubblicate: democristiano. Anzi, ci permettiamo di riportare proprio un passaggio tratto dalla prefazione che spiega molto bene cosa stia a significare il riferimento alla Democrazia Cristiana, ufficialmente morta ma tutt’ora madre prolifica: “Intendendo per democristiano, più che un partito, un metodo: un insieme di prassi basate sull’inclusione, la spartizione, l’arrotondamento degli spigoli, la coltivazione dei rapporti...CONTINUA...
Il pregevole libro, con tanto di fotografie, di questa studiosa veneziana è un dotto e interessantissimo excursus attraverso aspetti meno noti della storia e dell’organizzazione della Repubblica di Venezia. L’impostazione è antropologica, prende avvio dalle ricorrenti paure e dai piaceri di una città nata e cresciuta direttamente sull’acqua e posta da sempre in un equilibrio delicatissimo, che gli avi hanno salvaguardato con prudenza e accortezza e con legislazioni precise, talvolta severissime.
Fondata dapprima su isolette tra le quali ci si spostava...CONTINUA...
I due autori nelle conclusioni del loro “Contro i notai” sono stati espliciti nel delimitare il senso della loro inchiesta: “questo libro, sarà ormai chiaro, non ha demonizzato i notai con facili pretesti, non ha cercato di mischiare privilegi e soprusi. Ha solo tentato di dimostrare che sguazzano a meraviglia in un Paese di caste grandi e piccole, di rendite di posizione a cui nessuno, per nessun motivo, ha coraggio e la dignità di rinunciare” (pag. 131). Ma evidentemente quel “sarà ormai chiaro” non deve aver sempre funzionato perché, con un titolo e sottotitolo come “Contro i notai. Tutti i...CONTINUA...
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