Crosetti Maurizio

Esercizi preparatori alla melodia del mondo

Linguaggio universale per eccellenza, la musica sa dire senza sprecare parole, sa aggiustare e consolare, abbracciare e mitigare. Lo sa bene Davide Martello, il pianista italotedesco che da anni gira il mondo con il suo pianoforte per trasmettere il sostegno e il conforto della musica a chi, per un motivo o per un altro, ha perso molto o sta vivendo un momento "fatale". Davide Martello era accanto alla sede di Charlie Hebdo dopo la strage, era in piazza Maidan...CONTINUA...

Lankenauta

Editoriale aprile 2016

lankenauta pressCari soci attuali e futuri, collaboratori, collaboratrici, lettrici e lettori, nel febbraio 2014 scrivevo che "il passaggio da lankelot a lankenauta è slittato a data da destinarsi". Poi il silenzio e tante vicissitudini per ultimare un progetto che, salvo qualche piccolo dettaglio da completare, è giunto a destinazione. Il sito web dell'Associazione Culturale Lankenauta, ora conforme anche nel nome, non intende essere un clone di lankelot.eu e non potrebbe esserlo comunque. Oltre a un gruppo storico di collaboratori di Lankelot avremo presto il piacere di leggere nuove firme, alcune delle quali già pronte a farsi conoscere nelle prossime settimane. Nell'editoriale lankelotiano 2014 riportavo...CONTINUA...

Abbate Lirio, Lillo Marco

I Re di Roma. Destra e sinistra agli ordini di mafia capitale

Giuliano Ferrara all’indomani dell’arresto del Cecato aveva dato subito la sua interpretazione di Mafia Capitale: “Dove sono i morti? Se c’è la mafia, voglio i morti sul selciato. Sennò che mafia è?”. Concetto ribadito poche settimane dopo proprio durante una trasmissione radiofonica dedicata al nuovo libro inchiesta di Marco Lillo e Lirio Abbate: “Non ho voglia di partecipare a una trasmissione stercoraria. Ciò che ha detto adesso Marco Lillo è rovistare nella merda, le destinazioni d’uso, il piccolo appalto. Non mi piacciono queste cose qui. La mafia a Roma non esiste e questo lo hanno capito tutti, compreso il procuratore generale della Cassazione. Siamo in presenza di un giornalismo di quart’ordine...CONTINUA...

Abercrombie Joe

Il richiamo delle spade

Ha fatto proprio bene la Gargoyle a pubblicare “Il richiamo delle spade”, primo volume della First Law Trilogy di Joe Abercrombie – diciamo pure un’operazione editoriale azzeccata – non fosse altro che la lettura di “The Heroes”, romanzo “stand-alone” che seguiva la trilogia, aveva lasciato molti di noi incuriositi sulle vicende legate a questa modernissima cosmogonia epic-fantasy. È stato lo stesso autore ad ammettere di non aver voluto troppo specificare la cronologia e la geografia dei luoghi del romanzo, lasciando così al lettore piena libertà di interpretazione e magari di darne una lettura ben più...CONTINUA...

Abercrombie Joe

The Heroes

A scanso di equivoci è bene precisare da subito che gli “heroes” del titolo non sono gli “eroi” protagonisti in carne e ossa del romanzo, che invece non hanno proprio nulla di ammirevole e appunto di eroico, ma una collina così chiamata dagli Uomini del Nord, dalla quale si ha una visuale strategica e caratterizzata da enormi lastre di roccia. Un titolo che a pensarci bene ha qualcosa di sarcastico per un’opera che è stata catalogata nel genere “fantasy”, ma che ha davvero poco a che vedere con Tolkien od altri grandi autori creatori di universi paralleli e visioni soprannaturali. Parlare di un “fantasy” realistico potrebbe sembrare una contraddizione in termini, fermo restando che in fondo ogni...CONTINUA...

Abercrombie Joe

Red Country

“Poi, alzando furbescamente lo sguardo, aggiunse: Sembra che questa sia una giornata di ricongiungimenti” (pag. 409). Così si rivolge il mercenario Nicomo Cosca ad un sindaco donna, ormai un po’ avanti negli anni, e che molti lettori di Joe Abercrombie potranno intuire aver molto a che fare con una letale avventuriera incontrata nella trilogia della “Prima Legge” e in “Il sapore della vendetta”. Vecchie conoscenze che in un romanzo “stand alone” come “Red Country”, abbondano e che non sempre sono rese...CONTINUA...

Allegranti David

The Boy

David Allegranti pubblicando nel 2011 “Il rottamatore del Pd” fotografava il tentativo di Matteo Renzi di imporsi a livello nazionale e lo sguardo si concentrava soprattutto su un periodo tra il 2009 e il 2010. Tre anni dopo esce giustamente “The boy”, quale completamento di un lavoro di cronista che ha tampinato giorno per giorno l’ex sindaco di Firenze nel suo dichiarato tentativo di “rottamare” la vecchia politica. Ora abbiamo una biografia più compiuta in un momento nel quale non si capisce chi sia stato rottamato visto che quasi tutti si sono riciclati, e soprattutto in un momento nel quale Renzi ha raggiunto uno dei suoi obiettivi, anche se in una maniera che ricorda molto del ventennio...CONTINUA...

Allan Collins Max

Black Hats

“Allora, Wyatt, se Katherine Cummings chiama ancora, cosa devo dirle? Che i cinquecento dollari che ti ha pagato per far ragionare suo figlio ribelle e allontanarlo dal giro degli speakeasy ti sono serviti per metterti in affari con lui? Che speri di espanderti dal traffico di alcolici al gioco d’azzardo?” (pag. 197). E poi ancora: “Wyatt era celebre per truccare le partite come un babbeo, quindi sapeva maledettamente bene che lei lo stava provocando” (pag. 95). Questi brevi passaggi tratti da “Black Hats” ci servono per chiarire da subito che il Wyatt Earp di Max Allan Collins, uno dei protagonisti del romanzo, è raccontato secondo le più equilibrate e più moderne ricerche storiche: nessuna...CONTINUA...

Amari Giuseppe, Vinci Anna

Loggia P2. Il Piano e le sue regole

A distanza anni, da quel luglio 1982 nel quale venne rinvenuto il “Piano di rinascita democratica” di Licio Gelli, l’idea che la P2 sia stata qualcosa di innocuo o, nella peggiore delle ipotesi, una semplice buffonata, ha sempre più preso piede. Del resto sappiamo in che mani è l’informazione italiana e quindi c’è poco da stupirsi. Preso atto che anche i più recenti tentativi di condizionamento delle istituzioni repubblicane – ci riferiamo alle inchieste sulle P3 e P4 – spesso sono stati minimizzati sbrigativamente, da parte di certa stampa, ad abbagli di giustizialisti invasati, non ci farà male ricordare cosa ha significato la scoperta degli archivi di Castiglion Fibocchi. Potrebbe risultare...CONTINUA...

Abercrombie Joe

Non prima che siano impiccati

“Non prima che siano impiccati” ci è apparso subito un titolo un po’ anomalo per un romanzo epic-fantasy, privo di suggestioni sia “epic” che “fantasy”. Non sappiamo perché sia stata scelta proprio la citazione tratta da Heinrich Heine, “Ognuno dovrebbe perdonare i propri nemici, ma non prima che siano impiccati”, in testa alla prima parte del romanzo (da qui il titolo), ma a pensarci un attimo, soprattutto se già lettori del primo volume della trilogia “La prima legge”, certo sarcasmo risulta in sintonia con lo stile di Joe Abercrombie e soprattutto con la rappresentazione dei tanti personaggi che popolano la saga. “Non prima che siano impiccati” inizia dove finiva CONTINUA...