Allegranti David

Matteo Renzi. Il rottamatore del Pd

Sono passati appena tre anni dalla prima edizione del libro di David Allegranti “Matteo Renzi. Il rottamatore del Pd”. Un periodo relativamente breve che ha visto nascere e morire tre governi, che ha confermato l’istituzionalizzazione dell’inciucio e che, con l’affacciarsi di Renzi sulla scena nazionale, ha fatto sorgere un bel po’ di domande: l’ex sindaco di Firenze è davvero un rottamatore oppure un abile riciclatore? Forse un po’ rottamatore e un po’ riciclatore? E poi: riciclare chi e rottamare cosa? Una spavalderia e voglia di fare finalizzata a cambiare in meglio l’Italia oppure finalizzata innanzitutto a cercare un facile consenso? Esistono gattopardi consapevoli che per salvare il salvabile...CONTINUA...

Carollo Alberto

Carollo Alberto – Dialogo con Gian Mario Villalta

Non conoscevo molto di Gian Mario Villalta, credo di aver visto il suo nome nelle locandine di Pordenonelegge qualche tempo fa, poi di sorpresa Alberto Carollo mi ha proposto il suo libro-intervista. Il Dialogo con Villalta si colloca nell'ambito di una collana nata nel 2015 e coordinata da Alberto Della Rovere, intitolata Di storie in Storia – nessuno testimonia per il testimone e si articola in una serie di dialoghi con scrittori e storici disposti a raccontare di sé, della propria poetica o dei propri...CONTINUA...

Arlt Roberto

Un viaggio terribile

La lettura di “L’amore stregone” di Roberto Arlt, edito per Intermezzi, ci aveva fatto scoprire un autore evidentemente sottovalutato dall’industria editoriale italiana ma che mostrava una grande capacità nel maneggiare temi a dir poco eccentrici; almeno in riferimento ai suoi tempi, gli anni ’30 e ’40 del secolo scorso. Adesso è la volta di “Un viaggio terribile”, racconto lungo o romanzo breve che dir si voglia, per i tipi di Arcoiris, nuova tappa per rimediare a quella mancanza di attenzione nei confronti dello scrittore argentino che per lunghi anni pare aver caratterizzato l’editoria italiana. Lo scrive chiaramente Raul Schenardi nella postfazione “Alla scoperta dell’iceberg Arlt”, vero...CONTINUA...

Arlt Roberto

L’amore stregone

“L’amore stregone”, che intenzionalmente richiama nel titolo il balletto di Manuel De Falla, è quello dell’ingegner Estanislao Balder, sposato e con un figlio piccolo, per Irene, adolescente di buon famiglia incontrata per caso su di un binario della stazione Retiro. Si coglie quindi dove sia ambientata la vicenda di questo incantesimo amoroso tanto allucinato quanto poco romantico, nonostante le frasi ad effetto di Balder: è la Buenos Aires degli anni trenta, in piena fase di industrializzazione e soprattutto sotto un regime dittatoriale che trova pieno sostegno nella piccola media e alta borghesia. Arlt non entra esplicitamente nel merito delle questioni politiche ma fa parlare i suoi personaggi...CONTINUA...

Aspe Pieter

Il caso Dreyse

E' lo stesso commissario Van In a ricordarci, circa a metà della narrazione, l'origine, o almeno l'apparente origine, di una vicenda criminale altrimenti piuttosto complicata: "Gli avvenimenti ballavano come marionette davanti ai suoi occhi. Un ricco broker è vittima di un tentato omicidio. Uno sconosciuto lo colpisce con una pistola antica. Sul calcio della pistola ci sono le impronte di un ricettatore. Il ricettatore viene trovato morto nel suo appartamento, meno di quarantotto ore dopo. Colpito da un'arma da fuoco. La moglie del broker scompare. Hannelore scompare. L'unico sospettato è un detenuto rilasciato le cui orme sono state rinvenute nell'appartamento del ricettatore e, secondo il barista...CONTINUA...

Poli Paolo, Pannacci Giovanni

Siamo tutte delle gran bugiarde. Conversazione con Paolo Poli

“Una volta in scena come capisce se lo spettacolo funziona, se interessa il pubblico? Sto molto attento ai pompieri. Cioè? Savinio, il più giovane dei fratelli De Chirico, nel libro Palchetti romani, un volume che riunisce le critiche teatrali degli anni ’30-’35, scrive: quando si vede una gamba di pompiere fra le quinte, vuol dire che lo spettacolo va bene. Altrimenti i pompieri si stufano a vedere tre o quattro volte lo stesso spettacolo” (pag. 72). Chi non conosce Paolo Poli può pensare che si tratti di un vecchio attore che si...CONTINUA...

Chaplin Jane

17 minuti con mio padre

“Tutto a un tratto, fu lui a prendere in mano la conversazione, insegnandoci quelle che considerava le tre lezioni necessarie al buon andamento nella nostra esistenza e del nostro avvenire: Se uno di voi si trova in serie difficoltà, e dico serie, nella scelta tra andare in prigione o all’ospedale psichiatrico, che scelga la prigione, perché da lì le persone escono tutti i giorni […] La seconda riguarda la nazionalità, una nozione che non ha alcun senso ai miei occhi, semplicemente perché un individuo non appartiene a una nazione in particolare. Noi siamo tutti un insieme di etnie, e la vostra è bohémien. Quel sangue scorre nelle vostre vene come nelle mie. Siate fieri delle vostre...CONTINUA...

Franchi Gianfranco

Monteverde

Monteverde è il terzo capitolo della Trilogia dell’Identità di Gianfranco Franchi, disoccupato malato di Letteratura e lettura in generale – riesce a leggere trecento libri l’anno, sarebbe l’orgoglio degli psichiatri più snob – che vaga tra il sogno e la delusione, guerriero armato di latinismi e melodie rock, arrabbiato perché è la vita dei mortali che dev’essere rivoluzionata. C’è un senso di disperazione talmente radicato nella scrittura che sfocia nel gergale “ridere per non piangere”. Ed ecco allora il primo, satirico, divertente, beffardo “Fusillo” dove il giovane Franchi lo si immagina con gli occhi sbarrati e un mezzo ghigno, con le braccia in tono di sconfitta...CONTINUA...

Fortini Laura, Pittalis Paola

Isolitudine. Scrittrici e scrittori della Sardegna

“Figura di confine, lo straniero mette in contatto realtà diverse: il luogo in cui arriva con l’oltre da cui proviene, il microcosmo isolano o di una parte dell’isola, spesso assunta a metafora della Sardegna, con realtà situate in uno spazio vicino o in un oltremare lontano. Nei testi luogo-Sardegna, straniero e identità si declinano al plurale, nel variare continuo di un rapporto che può essere di scontro, rifiuto e conflitto, di confronto e crescita” (pag. 55) Il termine che dà titolo a questo saggio, Isolitudine, è stato coniato da Gesualdo Bufalino e colpisce nel segno per via di quella che è notoriamente...CONTINUA...

Sartori Andrea

Scompenso

Alberto è un giovane studente universitario fuori sede impegnato nei Servizi sociali in quel di Venezia, disorientato al tempo stesso da nebbiosi scompensi emotivi e psichici che, più che un soggetto capace di soccorrere il prossimo, lo trasformano in un’anima bisognosa d’aiuto. Le sue giornate si colorano di episodi irreali, comici ma con sfumature agghiaccianti: equivoci che spingono una famiglia dei bassifondi a compiere rapine su consiglio (mai dato, in realtà) dello stesso Alberto, apparizioni di ignoti individui che gli indicano esplicitamente la via del suicidio, congetture bislacche e manie di persecuzione ordite dal datore di lavoro – tale Lorenzi – che lo costringono a vaneggiamenti...CONTINUA...