Bussoni Mario

Josef Mengele. L’angelo della morte

Il libro di Mario Bussoni è essenzialmente una ricerca. Meglio, è la ricerca di qualche verità sull'autentico destino di Josef Mengele, il medico di Auschwitz. L'uomo che, dopo una sommaria occhiata ai deportati appena scesi dai treni bestiame, stabiliva chi dovesse sopravvivere e chi dovesse finire immediatamente nelle camere a gas. E' lui, Herr Doktor, il medico dai modi distinti e compassati ad aver deciso della vita e della morte di centinaia di migliaia di esseri umani. Bussoni, in "Josef Mengele. L'angelo della morte" (Mattioli 1885), intraprende la sua indagine storica partendo dalla fine ossia dalla morte di Josef Mengele perché, tra i tanti misteri e i tanti enigmi che circondano la...CONTINUA...

Sonnet Jean Pierre

Il canto del viaggio

“Chiunque di voi fa parte del suo popolo, il suo Dio sia con lui e salga”. (2Cronache 36,23) Così si conclude l’ultimo libro della Bibbia ebraica, che riprende qui l’editto di Ciro che nel 538 a.C autorizza il ritorno degli esiliati d’Israele. La Bibbia è un libro di cammini, di partenze e arrivi e ancora di partenze, a iniziare da...CONTINUA...

Hines Jim C.

Libriomancer

Non molto tempo fa sul sito del Cicap, la nota congrega di crociati contro l’occulto e tutto quello che appare poco in sintonia con la scienza ufficiale, campeggiava un articolo: “Credere alla magia porta male”, dedicato a “esempi del pensiero irrazionale in azione tratti dalla cronaca”. Sarà che egli estremi si toccano ma in fondo un titolo come quello poteva funzionare anche per “Libriomancer” di J.C. Hines, un cosiddetto urban fantasy ambientato in epoca contemporanea e dove leggiamo delle disavventure del “libromante” Isaac Vainio, alle prese con creature fantastiche di ogni tipo. Il “credere alla magia”, e più in generale il credere a quello che contengono i libri, infatti è proprio la fonte...CONTINUA...

Miyazaki Hayao

Si alza il vento

Prima o poi doveva succedere, e i segnali, in questo senso, erano stati evidenti già con l’uscita di Ponyo sulla scogliera. Con Si alza il vento, ultimo lungometraggio dello Studio Ghibli da lui diretto, Miyazaki ci annuncia che lascia, che non girerà più film, che quella in questione è l’ultima pellicola che porterà in evidenza la sua firma e che sarà partorita dal suo genio creativo. Miayzaki lascia, dunque, e lascia col suo lavoro più coraggioso e personale; una sorta di racconto biografico sull’ingegnere aeronautico Jiro Horikoshi (1903-1982), inventore del Mitsubishi A6M Zero, velivolo usato dall’impero giapponese durante la seconda...CONTINUA...

Zweig Stefan

Dostoevskij

Ho letto "Magellano". Ho letto "Erasmo da Rotterdam". Ho letto "Maria Stuarda". Tre delle numerose biografie scritte da Zweig. Lavori complessi, affascinanti, storicamente dettagliati in cui la vita, le gesta e le opere di ogni personaggio vengono celebrate, analizzate e raccontate con la maestria che solo un autore acuto e penetrante come Stefan Zweig possiede. Eppure devo ammettere che con "Dostoevskij" lo scrittore austriaco è andato oltre. Questo libro, infatti, non è propriamente una biografia ma un vero e proprio studio delle vicende esistenziali, e per questo anche artistiche, di Fëdor Michajlovič Dostoevskij. La sensazione immediata è che Zweig abbia amato Dostoevskij in maniera viscerale...CONTINUA...

Salvatores Gabriele

Il ragazzo invisibile

Il genere supereroi e affini, tanto amato quanto sfruttato negli States, è certamente il più trascurato alle nostre latitudini, forse perché l’italica tradizione cinematografica repubblicana, cresciuta nella culla del neorealismo fino a trovare la sua piena compiutezza nella grande commedia all’italiana, è troppo distante dal mito del sogno americano in tutte le sue ampie declinazioni, eroi mascherati e dotati di superpoteri compresi. Molto probabilmente, anche perché il nostro cinema dell’ultimo trentennio è un po’ troppo provinciale, rifiuta l’ampio respiro e i grandi sogni, rifugiandosi in uno stanco minimalismo e in una commedia di grana grossa. Troppo...CONTINUA...

Kang Hyok

Paradiso n. 3

Ci rendiamo conto che la parola “leggere” e l’On. Antonio Razzi probabilmente non viaggiano sulla stessa lunghezza d’onda, ma sarebbe interessante conoscere la sua opinione riguardo “Paradiso n. 3”. E’ noto che il nostro forzista più ruspante ha grande considerazione del regime nordcoreano di Kim Jong-un, come se da quelle parti ci fosse una sorta di Svizzera in terra asiatica. Una storia molto diversa, molto poco svizzera, coerente semmai con quanto affermato dalle Organizzazioni internazionali per i diritti umani e da testimoni oculari forse più lucidi dell’On. Razzi, la leggiamo in “Paradiso n. 3 “, racconto autobiografico del giovane Hyok Kang e quadro di terrificante vita quotidiana, quella...CONTINUA...

Ricapito Francesco

Reportage dalla Tunisia: Viaggio nel Cuore del Paese – Parte 3 – Chott el-Djerid – Douz

Douz, lunedì 18 agosto 2014 Ore 23:56 Il caldo del deserto che, nonostante l’ombra delle palme, arriva fino al nostro bungalow, ci sveglia abbastanza presto. L’agenzia con cui ieri abbiamo prenotato una visita organizzata ci ha detto che l’autista sarebbe venuto a prenderci alle dieci davanti al camping, abbiamo quindi tempo per la colazione e per farci una camminata tra le palmeraie. Nel prezzo del camping non è compresa la colazione, andiamo quindi in un bar vicino. Memore del caffè del giorno prima decido...CONTINUA...

Santoni HG Vanni

Terra Ignota. Le Figlie del Rito

Chi avesse già letto il primo “Terra Ignota. Risveglio”, e soprattutto chi ne avesse già scritto, avrà due buoni ragioni per non lasciarsi sfuggire il secondo volume “Le figlie del rito”. Innanzitutto – la cosa è a dir poco ovvia – iniziare a leggere una saga, sia essa fantasy o meno, e non portarla a termine, non è il massimo. Un po’ come seguire la prima stagione di un serial che non ci è dispiaciuto affatto, e finirla lì. E poi – in particolare la cosa interessa coloro che avessero azzardato la recensione di “Terra ignota” – bisogna ammettere che, con “Le figlie del rito”, Vanni Santoni ha proposto un romanzo innovativo, vuoi per stile, vuoi per contenuti, anche rispetto al primo volume della...CONTINUA...

Loy Rosetta

Le strade di polvere

"Le strade di polvere" è considerato uno dei libri fondamentali della produzione artistica di Rosetta Loy. Un'opera complessa, affascinante e di notevole qualità narrativa. Non è un caso, infatti, che "Le strade di polvere" abbia ottenuto una sequela di premi letterari: il Campiello, il Supercampiello, il Viareggio, il premio Città di Catanzaro, il premio Rapallo e il Montalcino. Riconoscimenti, a mio avviso, pienamente meritati. Lo stile accurato e diretto confermano la grande capacità di Rosetta Loy di descrivere con sapienza personaggi e luoghi, psiche ed atmosfere, umanità e sogni. Il suo grande merito sta soprattutto nel saper mescolare con destrezza la verità dei ricordi e l'invenzione...CONTINUA...