Bergman Ingmar

Un’estate d’amore

Sin dai primordi della sua folta filmografia, Ingmar Bergman, cineasta principe del cinema scandinavo d’ogni tempo, dimostrò di essere un autore completo, capace di trovare uno stile narrativo e una ricerca estetica molto personale ma allo stesso tempo visivamente molto efficace. Una delle prime opere che palesa il suo spessore autoriale è indubbiamente Un’estate d’amore, pellicola nella quale il regista svedese fa confluire profonde suggestioni personali che abilmente trasfigura negli agrodolci ricordi di una protagonista inquieta. Marie è una nota artista svedese, ballerina di punta all’opera di Stoccolma. Il ballo è...CONTINUA...

Mehldau Brad, Fleming Renee

Love sublime

E' stato definito da autorevoli critici come un disco "importante". Affermazione sicuramente impegnativa ma a cui sentiamo di poterci associare, pur nella nostra modestia di ascoltatori non professionali: ci potranno pure sfuggire particolari raffinatezze poetiche e musicali, ma non tanto da non cogliere quando ci troviamo di fronte ad un'opera tutt'altro che ordinaria. Del resto non potrebbe essere altrimenti: un disco i cui unici protagonisti sono un famoso jazzista, compositore e pianista, Brad Mehldau, e uno dei più celebrati soprani oggi in attività, l'americana Reneè Fleming, per forza di cose non può passare inosservato; al di là del giudizio sul risultato qualitativo di questa apparente...CONTINUA...

Deodato Ruggero

Cannibal Holocaust

Censurato in 23 paesi del mondo, oggetto di culto dei cinefili più incalliti, quelli che non stanno tanto li a storcere il naso per qualche efferatezza di troppo, Cannibal Holocaust, film più noto e celebrato di Ruggero Deodato (per ciò stesso divenuto autore cult), è tornato da qualche mese in dvd, in una versione totalmente restaurata e non eccessivamente tagliata. I motivi d’interesse che, nel tempo, hanno accompagnato questa pellicola non sembrano così evidenti; o meglio, non sono legati necessariamente alla parvenza di splatter horror più truculento della norma. È vero che le atrocità abbondano, e che vi è anche un deprecabile abuso – per usare un eufemismo...CONTINUA...

Raimi Sam

Spider Man 3

Un bel fumettone per le sale, ma non solo questo, un tripudio di riusciti effetti speciali ma anche, sulla scia del secondo episodio, un film che cerca, pur in superficie, visto il genere, di indagare sentimenti, contraddizioni e paure di superprotagonisti mascherati e mutanti. E qui ce ne sono addirittura quattro: il Nostro eroe, il redivivo Goblin (James Franco), l’uomo sabbia e un giovane fotografo (antagonista di Parker sul lavoro) che viene a contatto con una misteriosa sostanza informe. Ma a guardar bene sono cinque, perché lo stesso Spider man, attaccato per primo dall’informe sostanza proveniente dallo spazio, partorisce un altro da sé malefico e vendicativo...CONTINUA...

Meneghello Luigi

Pomo pero

“Pómo pèro ­– dime ‘l vèro dime la santa – verità                                                      Quala zéla? – Quésta qua” (Cantilena di Malo, che serviva a scegliere fra le due mani a pugno quella che si spera non sia vuota) “Pomo pero”, come recita il sottotitolo “Paralipomeni d’un libro di famiglia”, costituisce il seguito...CONTINUA...

Ortolani Riz

The Genius of Riz Ortolani

Tanti anni di attività compositiva ad alto livello avrebbero meritato già da tempo un'antologia come "The Genius of Riz Ortolani". Tant'è, pur prendendo atto di questo colpevole ritardo, non possiamo non apprezzare il cofanetto della BMG, la cui veste grafica e soprattutto i contenuti sono del tutto adeguati a celebrare il musicista pesarese. Iniziativa discografica intelligente forse anche dal punto di vista commerciale, vista l'alta considerazione che Ortolani gode presso gli addetti ai lavori e tutti coloro che sono appassionati di colonne sonore; ed al di là del fatto che magari il grande pubblico sia fermo ai nomi di Morricone, Rota e pochi altri. La stima di Pupi Avati per Riz(iero)...CONTINUA...

Simone Nina

Simply Simone

Sono dove avete sempre desiderato ma non sto suonando Bach": quanto scritto molti anni fa ai suoi genitori da Eunice Kathleen Waymon, alias Nina Simone, fa capire quanto il percorso artistico ed umano della cantante di colore sia stato complesso ed anche contraddittorio. Da qui forse anche il motivo della sua particolare disinvoltura nell'affrontare stili musicali teoricamente molto diversi quali il jazz, R&B, soul, pop, blues, folk, gospel, riferimenti afro, classica; e di cui "Simply Simone", pur nelle strette di 50 minuti, è un chiaro esempio (doti interpretative che possiamo ascoltare anche in "Gin House Blues", compilation della Castle Pie a bassissimo prezzo - Piesd 182). Nata in...CONTINUA...

Travaglio Marco, Gomez Peter

Onorevoli Wanted

Cominciamo da subito con un interrogativo: i problemi del Parlamento italiano sono le quote rosa, le campagne acquisti di deputati e senatori ed una maggioranza governativa risicata? A leggere i quotidiani sembrerebbe proprio di sì. Diversa prospettiva quella presentata dalla ferocissima coppia Travaglio-Gomez, dove l’attenzione viene posta su aspetti meno frequentati dai media. Questi i numeri, almeno fino a due mesi fa: il nuovo Parlamento italiano e la rappresentanza nazionale in quel di Strasburgo al momento conta 25 condannati definitivi (o patteggiamenti), 10 prescritti definitivi, 8 condannati in primo grado, 1 assolto "per legge" (il dato non tiene conto dei casi Berlusconi, Previti...CONTINUA...

Verdi Giuseppe, Gavazzeni Gianandrea

Simon Boccanegra

Tradimenti, agnizioni, vendette, rapimenti, assassinii, lo sappiamo bene, sono gli ingredienti più tipici del teatro romantico; almeno nel sentire comune. A questo schema apparentemente non si sottrae neppure il Simon Boccanegra, tratto, come il più noto Trovatore, da un dramma di Antonio Garcia Gutierrez; ma il nostro Giuseppe Verdi negli anni cinquanta del XIX secolo (la prima edizione del Simone è del 1857) era tutto preso da uno spirito di sperimentatore e di conseguenza l'articolazione tradizionale del melodramma italiano (un soprano ed un tenore che si amano, un baritono antagonista, spesso cattivo o geloso, ed un basso quale figura paterna) probabilmente non la sentiva più adeguata al...CONTINUA...

Algren Nelson

Passeggiata selvaggia – Walk on the wild side

“Passeggiata selvaggia”. Vi ricorda niente, questo titolo? Può darsi di sì, può darsi di no. Provate a pensarlo in inglese. Magari. Se però scrivo “A walk on the wild side”, a molti verrà in mente la canzone di Lou Reed. Ma non è di questa che si parla, qui. Di un romanzo, invece, di questo autore, Nelson Algren, che nell’edizione italiana che ho io si intitola “Passeggiata selvaggia”, mentre adesso è stato ristampato (stessa traduzione, di Giorgio Monicelli) per i tipi di Minimum Fax, che ha mantenuto il titolo originale (cattura di più, no?). Per farla breve, ho un’edizione Mondadori del 1980, ripresa di quella...CONTINUA...