Salone della cultura a Milano il 19 e 20 gennaio 2019

Pubblicato il: 8 Gennaio 2019

Il terzo appuntamento con il Salone della Cultura: due giorni di incontri e stand al SuperStudio Più di via Tortona a Milano. L’appuntamento è per i giorni 19 e 20 gennaio 2019.

Organizzato e promosso dalla società Salone della Cultura, la manifestazione si sviluppa negli oltre 12.000 mq di spazio espositivo di SuperStudio Più, un ambiente in continua trasformazione che per l’occasione viene appositamente attrezzato per soddisfare le esigenze di tutti gli amanti della cultura. Una nuova veste grafica e una logistica rivisitata rende più fruibile la manifestazione.

Tre le sezioni principali dove gli amanti dei libri possono sbizzarrirsi nella ricerca dei volumi di loro interesse: La nuova Editoria, nelle sue svariate declinazioni quali Bambini, Saggistica, Orientalistica, Fumettistica; L’ALAI (Associazione Librai Antiquari Italiana) e ILAB (International League of Antiquarian Booksellers) un vero e proprio paradiso per chi è alla ricerca di edizioni rare e preziose; infine Il Libro Usato, dove scovare chicche davvero imperdibili.

Il Salone del 2019 non sarà rinnovato solo da un punto di vista grafico e logistico, ma offrirà nuove prospettive culturali anche da un punto di vista dei contenuti. La terza edizione infatti, ha come obiettivo principale quello di riunire, in una sorta di disegno immaginario, tutti gli eventi interni alla manifestazione, così da offrire un percorso culturale completo a 360° al suo pubblico. A questo proposito, il Salone della Cultura è lieto di annunciare la collaborazione con l’Associazione Figli della Shoah che porterà in esclusiva al Salone, la mostra dedicata alla figura di Henryk Goldszmit, meglio conosciuto come Janusz Korczak, pedagogo, scrittore e medico polacco vittima della Shoah che dedicò gran parte dei suoi studi al mondo dell’infanzia.

L’esposizione ripercorre gli aspetti più significativi della sua vita e delle sue opere, ispiratrici della Convenzione dei Diritti dell’Infanzia ratificata nel 1989 dall’Organizzazione delle Nazioni Unite.
Immagini di vita e citazioni delineano la figura di questo ammirevole personaggio che scelse drammaticamente di seguire il destino dei 200 bambini dell’orfanotrofio nel Ghetto di Varsavia nel loro ultimo tragico viaggio che li portò, nell’estate del 1944, nel campo di sterminio di Treblinka. La mostra è composta da 26 pannelli dalle dimensioni 70cmx100cm.“