Libri per l’inverno (e non solo) 2022

Pubblicato il: 20 Dicembre 2022

Anche quest’anno il nostro pianeta ha continuato il suo viaggio spaziale e ci ha portato verso il periodo invernale. Anche quest’anno qualcuno della redazione consiglia alcuni libri adatti alla stagione, ma non solo.

Gianluca Massimini

Ilaria Palomba, Vuoto, Les Flâneurs Edizioni

Stanca di sentirsi sul punto di straripare, Iris realizza che è giunto il momento di affrontare il suo inconscio, inizia a guardarsi dentro senza filtri. Rivede le spiagge salentine che le hanno strappato l’innocenza e i quartieri della capitale in cui ha cercato fortuna, ritrova nei ricordi adolescenziali frammenti di sé stessa che credeva perduti, insegue gli spettri di un amore fatale e di un’amicizia che si è trasformata in un rimpianto. Fino a far emergere le corrispondenze segrete fra gli eventi della propria vita. Un memoir visionario, in cui la penna di Ilaria Palomba, affilata come un bisturi, disseziona la psiche di Iris portando la sua storia al confine fra la dimensione dell’onirico e quella del reale.

Sergej Roic, Feríta. Giovanna d’Arco anno 1971, Mimesis

Parigi, 1971: il ’68 “ha vinto”, De Gaulle è morto d’infarto, un nuovo generale di sinistra, il generale Roche, ha preso il potere sostenendo le ragioni degli studenti del maggio ’68. Ecco che nasce la Sesta repubblica, una nuova costituzione viene scritta dai colonnelli vicini a Roche e dai filosofi di sinistra, in particolare da Eric Feríta. Sulla Costa Azzurra, durante il festival del film di Cannes, il regista russo Martin Aleksandrovic? Belogradski si rifiuta di ritornare in URSS. Scandalo! Feríta, primo suggeritore di Roche, propone di far girare al regista un film patriottico in Francia: Giovanna d’Arco, anno 1971. I sovietici accettano, si profila una prima forma di collaborazione tra la nuova Francia e l’URSS. Ciò che accadrà dopo in questo utopico rovesciamento della Storia sarà raccontato dalle immagini del film di Belogradski – la giovane Irene è Giovanna, Georges Aubry è il suo compagno sia nel film che nella vita – e dalla decostruzione del soggetto, delle immagini e della mente tentata dal filosofo Feríta.

Simone Ghelli, Ronnie Banti ha perso la scommessa, Divergenze

Ronnie Banti è un personaggio che pesta passi colmi di malinconie e di furore, a cui Simone Ghelli affida un ruolo trasversale che percorre strade da intendere pure in senso metaforico, per lirica d’e­spe­rien­za, dando voce e attenzione al fervore che muove chi vince, chi perde, e chi nemmeno pren­de parte alle sfide quotidiane, rinunciando in partenza.

Sophia de Mello Breyner Andresen, Il giardino di Sofia, cura e traduzione di Roberto Maggiani, con testo portoghese a fronte, Il ramo e la foglia

Per Sophia l’atto poetico equivale a tracciare un cerchio intorno alle cose, dentro il quale il reale e il tempo rimangono sospesi, in tale sospensione il suo sguardo sembra riuscire a focalizzare un principio motore, alla luce del quale cesella versi ben calibrati e cosparsi di assonanze: in essi è innegabile il risplendere della più sublime poesia che travalica ogni contesto sociale, culturale e storico per farsi universale sentire di ogni persona. Un giardino scosceso davanti all’oceano o un frutto su una tavola rimandano alla stessa dimensione esistenziale e, insieme, concorrono a riportare la persona umana al suo centro, nel momento presente ed esatto della vita attuale in cui la verità sembra, per un attimo, brillare e con essa il mondo intero, pur rimanendo tuttavia velata e irraggiungibile, misteriosa. Per quanto nelle poesie di Sophia si avverta una sorta di tremolio esistenziale di fondo, vi è in esse una decisa volontà a mettere in evidenza gli scostamenti dalla giustizia sociale e dall’equità denunciando, talvolta a fior di metafora, la demagogia e il fariseismo che spesso trovano, nella società, la loro più immediata e dannosa affermazione. “Il giardino di Sophia” è una selezione di poesie tratte dalle quattordici raccolte poetiche di Sophia de Mello Breyner Andresen, pubblicate dal 1944 al 1997. Postfazione di Claudio Trognoni.

Daniele Petruccioli, Sotto la città, Tetra

Lui non è mai stato tipo da ristorante o discoteca. Prima di sposarla, la portava al cinema per sedurla parlandole ininterrottamente, per legarla a sé, di progetti che già sapeva velleitari, terrorizzato di vederla scappare se avesse capito l’eroe mancato che era. Lei ci ha creduto troppo, invece, e dopo il matrimonio e la nascita dei figli gli rimprovera di avere abbandonato sogni e aspirazioni che a lui, adesso, sembra di non avere avuto mai. Il senso di colpa nel corso degli anni ha scavato un rigagnolo infetto che ha intorbidato l’intenzione di una vita felice. A rendere assoluta la sconfitta del protagonista non è il non potersi permettere di portare sua moglie a cena e i figli al parco divertimenti, ma il fatto di avere pensato che il suo amore e le sue storie sarebbero potuti bastare.

 

Francesco Ricapito

Davide Staffiero, Dalle 9 alle 6, Edikit Edizioni

Un giovane di belle speranze pensa di aver trovato il lavoro della vita in una grande azienda, scoprirà ben presto di essere entrato in una realtà ben diversa da quello che si aspettava: il lavoro consumerà ben presto la sua vit privata e lo porterà a scoprire lati della sua personalità che non sapeva di avere.

Christian Elia e Camilla Maffei, Grande Padre: Viaggio Nella Memoria Dell’Albania, Milieu Edizioni

Una sorta di reportage che ci porta ad esplorare un paese a noi molto più vicino di quello che pensiamo, l’Albania. Una bella raccolta di capitoli che affrontano tematiche diverse e con una collezione di fotografie che ci danno anche un supporto visivo.

Giorgio Gigliotti, Polvere Di Allah, Edizioni Ponte Sisto

Una raccolta di racconti, tutti diversi tra loro ma ambientati in Medio Oriente o ad esso correlati. Scritto da un profondo conoscitore della regione, il libro ci mette di fronte a situazioni problematiche, talvolta assurde e forse anche difficili da capire da un punto di vista occidentale. Un bel modo di esplorare una parte del mondo a noi vicina.

 

Andrea Brancolini

Andrea Betti, Una breve visita, Wojtek

Un romanzo polifonico, che gioca coi generi e con noi che leggiamo. Un monaco del futuro che raccoglie le testimonianze di una breve visita da parte di esseri sconosciuti e inconoscibili. Una prova d’esordio matura, una scrittura capace di sfruttare più registri, un testo denso e divertente.

Julio Cortázar, Il viaggio premio, traduzione di Flaviarosa Nicoletti Rossini, Sur

Il primo romanzo pubblicato dallo scrittore argentino. Cosa accade alle persone che hanno vinto una crociera verso una destinazione sconosciuta? Pagine in cui perdersi, tra riflessioni sulla letteratura, la politica, l’amore, il mistero, l’adolescenza. Su tutto, e un po’ di più.

Michele Cocchi, Tutto sarebbe tornato a posto, Elliot

Una raccolta di racconti capaci di farci immergere, in poche pagine, nel mondo che descrivono. Piccoli squarci precisi, delicati. Dieci racconti che ci interrogano. Come da titolo, tutto sarebbe tornato a posto, ma quale posto?