Risultati della Ricerca: Travaglio Marco

Cicconi Ivan

Le grandi opere del cavaliere

“Non è facile spiegare ai non addetti ai lavori la truffa spaventosa che si cela dietro le parole altisonanti, ovviamente in inglese, come project financing e general contractor […] Il sistema anti Mani Pulite e pro Tangentopoli è perfetto: pubblico per i rischi e i quattrini, privato per i profitti. Un sistema che istituzionalizza e legalizza i fondamenti della corruzione. Taglia le mani a ogni controllo, amministrativo e giudiziario, favorendo le grande imprese e le grandi mafie che potranno subappaltare tutto a trattativa privata, con una stretta di mano fra quattro mura” (pag. 9-11). Così...CONTINUA...

Telese Luca

La marchesa, la villa e il cavaliere

Dalla tragedia alla truffa. Questo poteva essere un titolo alternativo dell’ultimo libro di Luca Telese, dove la villa di Arcore, ovvero l’eredità Casati Stampa, è l’elemento che unisce due vicende tutt’altro che inedite: un omicidio – suicidio avvenuto a Roma il 30 agosto 1970 e la successiva acquisizione di villa San Martino nel patrimonio del giovane imprenditore Silvio Berlusconi. Acquisizione avvenuta in virtù dell’interessamento dell’avvocato Previti, al tempo “tutore” della nobile orfanella. Ma andiamo per ordine. In quel giorno di fine agosto, in via Puccini a Roma, furono trovati tre...CONTINUA...

Cavalli Giulio

Nomi, cognomi e infami

Ha perfettamente ragione Gian Carlo Caselli quando nella prefazione di “Nomi, cognomi e infami” ci ricorda che la resistenza alle mafie parla molte lingue. Spesso ce lo dimentichiamo perché probabilmente, immersi nella propaganda e amnesie da disinformazione, non si sta troppo a sottilizzare. Importa semmai la sostanza di quello che viene raccontato, nella considerazione che la mafia prima che esercizio letterario, al di là degli stili e sensibilità, è un cancro della vita civile; e come tale va curata con tutte le medicine a disposizione. L’attore Giulio Cavalli ha appunto scelto ormai da anni...CONTINUA...

Ingroia Antonio

C’era una volta l’intercettazione

La lettura di “C’era una volta l’intercettazione” conferma ancora una volta come spesso la miglior recensione di quei saggi e istant book che riguardano i fatti e misfatti di casa nostra sia proprio la loro prefazione a cura dell’onnipresente – per nostra fortuna – Marco Travaglio: ovvero non soltanto un’efficace sintesi di quanto tratta l’opera in questione, ma soprattutto un’analisi approfondita del contesto truffaldino in cui maturano quelle bufale mediatiche che il libro tenta di sbugiardare. Difatti anche il saggio di Ingroia sulle intercettazioni è integrato da una precisa e spietata casistica...CONTINUA...

Tinti Bruno

Toghe rotte

La presentazione più efficace di “Toghe rotte” è proprio la breve prefazione di Marco Travaglio: dieci pagine che fotografano perfettamente l’intento di Bruno Tinti e dei suoi anonimi colleghi; ed anche la descrizione devastante di come sia mal messa la giustizia italiana. Conviene riportarne un brano: “Il quadro che ne esce è realistico fino alla brutalità, dunque diametralmente opposto alla vulgata corrente. Il quadro di un paese dominato da almeno quattro diverse culture immunitarie stratificate e incrociate: quella molliccia e mafiosetta del familismo amorale; quella giustificazionista dei...CONTINUA...

Travaglio Marco

Montanelli e il cavaliere

Certo, per un direttore di giornale, avere sottomano un Travaglio, che su qualsiasi protagonista, comprimario e figurante della vita politica italiana è pronto a fornirti su due piedi una istruttoria rifinita nel minimo dettaglio è un bel conforto. Ma anche una bella inquietudine. Il giorno in cui gli chiesi se in quel suo archivio, in cui non consente a nessuno di ficcare il naso, ci fosse anche un fascicolo intitolato al mio nome, Marco cambiò discorso" (dalla prefazione di I.M. al "Il pollaio delle libertà" - Vallecchi 1995). Su una cosa sia gli estimatori che i detrattori di Marco Travaglio...CONTINUA...