Categoria: case editrici

Rosencof Mauricio

Sala 8

Mauricio Rosencof porta sulle spalle una storia pesante. Fondatore della Gioventù Comunista Uruguaiana prima e dirigente del movimento Tupamaros (Movimento di Liberazione Nazionale Uruguaiano) poi, venne arrestato nel 1972 e tenuto in isolamento per undici anni a partire dal 1973. Rinchiuso, torturato, vessato, straziato dai suoi carcerieri: ostaggio della dittatura militare. Fu liberato solo nel 1985. Non so come abbia potuto restare vivo so che in questo libro, "Sala 8", ha portato grosse porzioni di quel supplizio. Difficile narrare l'inenarrabile, però Rosencof ci prova e ci riesce. Come? Combinando...CONTINUA...

Börjlind Cilla, Börjlind Rolf

La marea nasconde ogni cosa

Potevano pure evitare di dircelo subito ma che Cilla e Rolf Börjlind  siano innanzitutto sceneggiatori è facilmente intuibile leggendo la loro opera d’esordio “La marea nasconde ogni cosa”. Quindi nessuna sorpresa, tra un bel po’ di dichiarazioni pubblicitarie, nel leggere che quasi contemporaneamente alla pubblicazione siano stati venduti i diritti cinematografici dell’opera. Del resto una delle osservazioni ricorrenti ogni qual volta ci troviamo a leggere un romanzo di genere – ci perdonerete la mancanza di fantasia – è che appare piuttosto evidente come molti di questi autentici o potenziali...CONTINUA...

Eco Umberto

Scritti sul pensiero medievale

Ricordiamo tutti che il più grande successo editoriale di Umberto Eco è stato “Il nome della rosa”, ambientato in un medioevo cupo e inquietante, dove peraltro le digressioni storico-filosofiche abbondano. Una scelta quella del medioevo e del piano di lettura semiologico che non aveva niente di improvvisato, ma frutto di studi accademici decennali. Prova evidente di questo profondo interesse da parte di Umberto Eco è proprio la sua ultima pubblicazione per Bompiani: un volume di dimensioni importanti (oltre milletrecento pagine arricchite da bellissime illustrazioni) che presenta una raccolta di...CONTINUA...

Balzoni Piero

Animali migratori

Ci sono libri che, dopo un po' di tempo che li hai letti, ti accorgi che sono ancora lì. Magari non ti ossessionano con la loro presenza, non sono di quelli cui non fai altro che pensarci e ripensarci e ripensarci, ma ci sono. Se ne stanno in disparte, in un cantuccio forse, forse persino rannicchiati per non occupare troppo spazio, in silenzio per non dare fastidio, ma se ti capita di volgerci lo sguardo li vedi, e sorridi. Se ti capita di parlarne, non puoi farne a meno di enumerarne le qualità, e i difetti, certo, ma più le qualità. Tu li hai letti e li hai trovati...CONTINUA...

Marani Matteo

Dallo scudetto ad Auschwitz. Vita e morte di Arpad Weisz, allenatore ebreo

Neppure gli amanti del calcio autentico, quello che ha fatto storia e che non si scolla da trionfi e nomi memorabili, possono esimersi dalla colpa di aver dimenticato Arpad Weisz. Il suo nome, che pure ha fatto brillare per alcuni campionati l'Inter e il Bologna, sembra essere stato rimosso senza troppi sforzi. Chi è Arpad Weisz? Ce lo racconta, in maniera appassionata e con dovizia di dettagli, il giornalista Matteo Marani. Mi sono avvicinata a questo libro, nascosto sotto una pila di altri, perché ho notato che il titolo conteneva la parola Auschwitz e, come sempre, i miei occhi si incollano...CONTINUA...

Bobin Christian

Folli i miei passi

Le usate strade Folli i miei passi come d'un automa Che una volta d'incanto si muovevano Con la mia corsa, Ora più svolgersi non sanno in grazie Piene di tempo Svelando, a ogni mio umore rimutate, I segni vani che le fanno vive Se ci misurano. Sono i primi versi di una poesia di Ungaretti. La poesia si intitola "Folli i miei passi". E non credo sia un caso che "Folli i miei passi" sia diventato anche il titolo italiano di un libro dello scrittore francese Christian Bobin appena pubblicato dalle Edizioni Socrates. Stiamo parlando di...CONTINUA...

Carbonaro Mauro

Grillo vale uno. Il libro nero del Movimento 5 Stelle

Anche poco prima delle elezioni del febbraio 2013, quelle che hanno ufficializzato l’ingovernabilità dell’Italia e il successo oltre ogni previsione del Movimento 5 Stelle, erano state pubblicate diverse inchieste su Grillo e sulla sua creatura. Libri per lo più molto critici, salvo forse quello di Andrea Scanzi, e che non nascondevano pregiudizi e l’orientamento politico ostile del loro autore. Approccio tale da confortare l’idea che, vuoi per le malizie dei partiti e dei loro supporter, vuoi per l’incapacità di distinguere le magagne di Grillo dal programma del Movimento, queste inchieste siano...CONTINUA...

Vergnani Claudio

I Vivi, i Morti e gli Altri

Dopo la trilogia vampirica di “Il 18° vampiro”, “Il 36° Giusto” e “L’ora più buia”, Claudio Vergnani, rimanendo nei confini dell’horror ed anzi rilanciando con un argomento se possibile ancor più tenebroso, è tornato a pubblicare sempre per la Gargoyle, la casa editrice romana che lo ha scoperto e fatto conoscere al grande pubblico. E’ la volta di “I Vivi, i Morti e gli Altri”, dove gli “altri” – facile intuirlo – sono gli zombi, ma, come scopriremo alla fine del romanzo, forse non soltanto loro. L’horror di Vergnani vive di atmosfere vicine a noi ed anche questa storia è ambientata in un’Italia...CONTINUA...

Sciascia Leonardo

La storia della mafia

Leonardo Sciascia ha scritto "La storia della mafia" nel 1972. Nello stesso anno il breve saggio fu pubblicato nella rivista "Storia illustrata". E' stato ripresentato nel 1976 su "Libération" e, più tardi, nel 1986, è stato incluso nel libro di Fabrizio Calvi "La vita quotidiana della mafia dal 1950 ad oggi". Da quel momento de "La storia della mafia" non si hanno più notizie. Fino al 2013, almeno: la rediviva casa editrice Barion, marchio editoriale nato tra le due Guerre e rilevato, negli anni sessanta, da Ugo Mursia, ha recuperato l'interessante scritto di Sciascia e lo ha riportato alla luce...CONTINUA...

Carroll Rory

Storia segreta di Hugo Chávez. El comandante

“Quando si allontana rilassato insieme alla guardia del corpo costituita da ufficiali decorati e intimi amici, sono sopraffatto dalla sensazione di aver appena viaggiato e chiacchierato amabilmente con due uomini che sono l’uno l’opposto dell’altro. Uno a cui i capricci del destino hanno dato la possibilità di salvare il proprio paese. L’altro, un illusionista, che potrebbe passare alla storia semplicemente come l’ennesimo despota” (pag. 13). Così nel prologo vengono riportate le parole di García Márquez: il grande scrittore aveva incontrato Chávez nel 1999 durante un viaggio di ritorno da Cuba...CONTINUA...