Categoria: Cinema

Comencini Luigi

Lo scopone scientifico

Considerato uno dei maestri della commedia all’italiana, Luigi Comencini, deceduto da pochi mesi, fu attivo già dal primissimo dopoguerra, trovando lustro e notorietà con la mini saga del Pane, amore e… (il primo film è del 1953, il secondo lo segue a ruota di un anno). Ma aggiungerei di più, in quanto si può ben affermare che le due opere dirette da Comencini siano state le pellicole d’ingresso al lungo e fortunato filone della commedia all’italiana, genere davvero ispirato fino alla metà dei Settanta. Il regista di Salò fu sempre molto prolifico e...CONTINUA...

Manfredi Nino

Per grazia ricevuta

Già noto e celebrato per aver lavorato con tutti (o quasi) i grandi registi della commedia all’italiana (Magni, Risi, Scola, Loy, Comencini, Festa Campanile, Wertmuller), l’eclettico Nino Manfredi, attore rimasto nell’immaginario di un Paese intero ad oramai tre anni dalla dipartita (al pari degli altri grandi colleghi andati: Gassman, Sordi, Tognazzi, Mastroianni), si cimentò per la prima volta con la regia regalando al pubblico una...CONTINUA...

Crispino Armando

Macchie solari

Ecco un nome che sicuramente vi dirà nulla o quasi, Armando Crispino, regista poco prolifico che trovò il suo maggior periodo d’ispirazione nella prima metà dei Settanta grazie a due thriller a loro modo geniali: L’etrusco uccide ancora (1972) e Macchie solari (1975). Proprio di Macchie solari ci occuperemo nella nostra analisi, non dimenticando che il regista piemontese, prima di darsi al thriller, aveva sondato tutt’altro genere, la commedia (Faccia da schiaffi – 1969). Crispino, ad oggi, in epoca di rivalutazione del B-movie dei Settanta-Ottanta, sembra...CONTINUA...

Di Leo Fernando

Avere vent’anni

Nell’ arco di vent’anni, tra il 1964 e 1985, Fernando Di Leo, ottimo artigiano del cinema nostrano, si è districato abilmente tra i generi restando nell’immaginario degli spettatori per pellicole come Milano calibro 9 e La mala ordina, due polizieschi violenti che lo imposero all'attenzione del pubblico e di parte della critica. Egli lasciò di suo anche una notevole traccia sullo spaghetti western, collaborando al soggetto e alla sceneggiatura dei due primi Leone (Per un pugno di dollari e Per qualche...CONTINUA...

Petroni Giulio

Tepepa

L’epoca dello spaghetti western è stata non lunghissima ma intensa e prolifica, ha partorito opere che incontrarono il gusto degli italiani e non solo, andando a solleticare l’attenzione di altre cinematografie occidentali e orientando non poco il cinema orientale di genere degli ultimi venti-venticinque anni. Tra le opere da esportazione di maggiore interesse indubbiamente c’è Tepepa, del bravo Giulio Petroni (Non commettere atti impuri, Crescete e moltiplicatevi, Da uomo a uomo, La vita qualche volta è dura...CONTINUA...

Sorrentino Paolo

L’amico di famiglia

Davvero difficile dare una valutazione complessiva dell’ultimo film di Paolo Sorrentino, già salito alla ribalta per il precedente e premiatissimo Le conseguenze dell'amore. Difficile perché l’opera in questione, presentata a Cannes lo scorso anno con pessima accoglienza della critica, è stata rimontata e dunque proposta, qualche mese dopo il passaggio alla Croisette, al pubblico delle sale italiane. Che non ha gradito altrettanto. Difficile perché solo alla seconda visione della pellicola, a distanza di tempo, ne sono riuscito a cogliere la complessità strutturale, tecnica...CONTINUA...

von Trier Lars

Il grande capo

Lars von Trier è un imbroglione, un grande paraculo, un abile incantatore di serpenti. Questo bisogna sempre premetterlo prima di lanciarsi nell’analisi di uno suo film, anche quando, novità delle novità, si dà alla commedia. Sì perché il regista danese, a due terzi della programmata e feroce trilogia americana (Dogville, Manderlay e l'annuciato ideale epilogo, che dovrebbe intitolarsi Washington), stacca dal dramma per provare nuove forme di sperimentazione tecnico-visiva, proprio attraverso la commedia. E trattandosi di...CONTINUA...

Rubini Sergio

La terra

Il fantasma dei quattro fratelli più famosi della letteratura moderna aleggia sull’ultima pellicola del regista-attore pugliese Sergio Rubini il quale, con La terra, aggiunge un nuovo tassello e forse completa il personalissimo viaggio alla ricerca delle proprie radici culturali e socio-antropologiche. Dopo L’amore ritorna costruisce un dramma-thriller che allontana totalmente anche la minima parvenza di commedia e grottesco. L’ispirazione, come su accennato, arriva nientemeno che da I fratelli Karamazov, capolavoro assoluto della letteratura dell’Ottocento in...CONTINUA...

Jordan Neil

In compagnia dei lupi

Immaginatevi un bosco, una ragazzina adolescente, una nonnina che le racconta fiabe e che le raccomanda di non perdere mai il sentiero. Immaginate una mantella rossa che ricopre le spalle della giovane, un lupo – più lupi – che vaga per il bosco e riportate la memoria alle prime limpide fiabe dell’infanzia. Certo penserete a Cappuccetto rosso, non v’è dubbio alcuno. O forse no. Il dubbio può sorgere, c’è anche la possibilità che avete letto Angela Carter e il suo The bloody Chamber and Other Stories (La camera di sangue)...CONTINUA...

Jordan Neil

Breakfast on Pluto

Finalmente è arrivato anche in Italia, pur con grave ritardo. L’ultima fatica dell’irlandese Neil Jordan, Breakfast on Pluto, si affaccia a fine maggio nelle sale italiane dopo aver affascinato le platee del vecchio continente, tanto da entrare con pieno merito nella cinquina per il miglior film europeo dell’anno appena trascorso. È ancora una volta un romanzo di Patrick McCabe la fonte di ispirazione del regista di Sligo, a dieci anni dal poco fortunato The butcher boy (1997, comunque premio alla regia a Berlino, tratto da un romanzo omonimo...CONTINUA...