Categoria: horror

Serrador Narciso Ibanez

Ma come si può uccidere un bambino?

Il secondo e ultimo lungometraggio di Narciso Ibanez Serrador, regista spagnolo classe 1935, arrivato al cinema grazie al successo ottenuto con una serie televisiva (Historias para no dormir) da lui ideata, è probabilmente oggi un film dimenticato o del tutto sconosciuto agli amanti di genere. Il genere è il thriller/horror, come intuibile anche dal titolo della serie tv, territorio in cui il regista iberico dimostrò di sapersi ben destreggiare e forse anche qualcosa di più. Ma come si può uccidere un bambino?, uscito nelle sale proprio nel cuore...CONTINUA...

Nixey Troy

Non avere paura del buio

Remake di un horror per la televisione diretto nel 1973 da John Newland, Non avere paura del buio segna l'esordio nel lungometraggio di Troy Nixey, comic book artist divenuto pupillo del produttore e sceneggiatore, nonché noto regista, Guillermo del Toro. E trattandosi di del Toro, come sanno gli appassionati di genere, ci addentriamo in un mondo che mescola orrorifico, fanciullezza e fiaba iniziatica, un territorio in cui le paure infantili si materializzano e diventano letali per i malcapitati personaggi in scena. Ancora una volta una bambina protagonista...CONTINUA...

Talbot Michael

Vivono di notte

Di vampiri, a partire da quelli di Polidori, per poi passare dal classico di Stoker e per finire ai vampiri adololescenziali delle saga Twilight, ne abbiamo conosciuti veramente tanti per un genere che pare non voler proprio morire come i loro eroi, a volte totalmente negativi, a volte più misteriosi ed enigmatici che realmente crudeli e desiderosi di banchettare col genere umano. La Gargoyle con “Vivono di notte”, preso atto che il vampirismo in letteratura è il racconto di un mito con innumerevoli variazioni su tema, ci propone i succhiasangue di Micheal Talbot, autore dalle nostre parti ancora...CONTINUA...

Reeves Matt

Blood Story (Let Me In)

Quasi tre anni fa, nel gennaio del 2009, uscì nelle sale italiane un film svedese che aveva ottenuto numerosi riconoscimenti in diverse rassegne cinematografiche e che  aveva fatto gridare al piccolo capolavoro, considerando il genere. Lasciami entrare, diretto da Tomas Alfredson e ispirato al fortunato e inquietante romanzo omonimo di  John Ajvide Linqvist, arrivò nei cinema di tutto il mondo a breve distanza dal successo planetario del patinato romantico-vampiresco Twilight, trattando un tema – orrorifico solo...CONTINUA...

Laymon Richard

Il circo dei vampiri

Il circo dei vampiri (in originale “The traveling vampire show”) è un romanzo di formazione, e se horror, lo è nel grado in cui questo fa parte del percorso di crescita dei ragazzini protagonisti della vicenda. In effetti, è un romanzo che diventa horror, in un crescendo continuo. Un libro, almeno per me, divertente, di quelli che vorresti poter leggere a velocità doppia, o tripla, tanto l'autore riesce a catturarti, tanto vorresti sapere già come va a finire...CONTINUA...

Raimi Sam

Drag me to hell

Drag me to hell è un titolo quanto mai azzeccato per il ritorno all’horror di un grande regista quale si dimostra, ancora una volta, il geniale Sam Raimi. A 16 anni da L’armata delle tenebre, terzo e più temperato e divertente capitolo della saga La casa, lo spettatore è nuovamente trascinato agli inferi insieme alla sventurata protagonista; la quale, pur dubbiosa, si trova a negare ulteriore credito a una vecchia e inquietante zingara che, in conseguenza di ciò, lancerà sulla giovane una terrificante maledizione. Di qui in poi orrore...CONTINUA...

Coppola Francis Ford

Dracula di Bram Stoker

Una grande storia d’amore. Questo prima di tutto, prima del generoso budget messo a disposizione per la realizzazione del film, prima delle atmosfere da incubo proposte da Coppola, prima dell’arcinota storia del vampiro per eccellenza: Dracula. Il Conte che, nella fattispecie, resiste al tempo e alla non vita nel tentativo di rincontrare l’amore perduto tragicamente per un inganno crudele. Lui, il Principe dei Carpazi, che la croce l’aveva pur servita, con onore e coraggio, nel giorno più buio della sua vita giurò guerra a Dio e dannazione eterna per le sue vittime...CONTINUA...

Romero George Andrew

Martin. Director’s cut

Il geniale George A.Romero, tra i maestri indiscussi dell’horror, ha visto progressivamente scemare le sue fortune nel mondo di celluloide non tanto per una crisi creativa, quanto per il voltafaccia delle major americane, influenzate da un’opinione pubblica mai troppo benevola nei confronti del regista e sceneggiatore newyorchese – problemi simili a quelli che da noi ebbe Lucio Fulci, senza voler proporre alcun paragone di notorietà e né artistico, se non di genere, tra i due registi. Il genio e la visionarietà di Romero, ci raccontano le cronache, furono...CONTINUA...

Alfredson Tomas

Lasciami entrare

Entrare nei labirinti della fanciullezza per descrivere il tempo della meraviglia e della scoperta, della presa di coscienza della crudeltà e della bellezza del mondo è sempre impresa ardua e degna di nota per ogni forma d’arte che non si arresti alla superficie delle cose. Tomas Alfredson, ispirandosi al fortunato romanzo horror omonimo di John Ajvide Linqvist (uscito ad ottobre in Italia ed edito da Marsilio), sceglie di mettere in scena un’opera che indaga il periodo di passaggio tra infanzia e adolescenza fotografando l’avvicinamento affettivo tra due dodicenni non...CONTINUA...

Du Welz Fabrice

Calvaire

Dopo alcuni promettenti cortometraggi, il regista belga Fabrice Du Welz esordisce nel 2004 con un lungometraggio agghiacciante, un horror che scava nei profondi recessi della psiche umana, nei territori dove il dolore può generare la follia più acuta e insensata. È il caso di Calvaire, opera inconsueta che sceglie il genere orrorifico ma rifugge l’uso del sangue a buon mercato (a dire il vero quasi del tutto assente), per invece mostrare un terrore tutto psicologico, a tratti realmente insopportabile, per l’intima ferocia che porta con sé. CONTINUA...