Categoria: letteratura italiana

Ignazi Piero

La fattoria degli italiani

Riformismo, crescita, liberalismo, liberismo, giustizialismo, garantismo, da tempo sono diventati termini buoni per tutti gli usi. Il motivo? Probabilmente per colpa di una stampa che ha abdicato alla sua funzione ed anche a causa di eletti ed elettori che si meritano a vicenda. Tra le parole abusate, ormai lo sappiamo bene, c’è anche “populismo”. Proprio per questa ragione “La fattoria degli italiani. I rischi della seduzione populista” del politologo Piero Ignazi, ci è sembrato colmare una lacuna. Intendiamoci: è un piccolo libro, sostanzialmente una raccolta di articoli pubblicati tra il 2008...CONTINUA...

Iantosca Angela

Onora la madre. Storie di ‘ndrangheta al femminile

Ho già letto di 'ndragheta negli anni scorsi. Una buona immersione nel tema è avvenuta grazie ad un paio di libri di Nicola Gratteri ed Antonio Nicaso, noti esperti in materia. Cosa facciano le donne dentro la 'ndrangheta, però, non era ben chiaro. L'argomento, di solito, viene appena sfiorato. Il libro di Angela Iantosca, che fa costantemente riferimento a verbali, documenti, tradizioni, rituali, testimonianze, parole e atti giudiziari, è invece interamente dedicato al fenomeno e spiega la 'ndrangheta partendo dalle storie e dalle figure di donne che, inevitabilmente, popolano e servono le 'ndrine...CONTINUA...

Terranova Annalisa

Vittoria. Una storia degli anni Settanta

“Fu la fedeltà alle narrazioni ascoltate a casa a portarla in mezzo agli scomposti anni Settanta, con un bagaglio di pochissime, incrollabili certezze: bisognava essere diversi. Aspettava l’ingresso al liceo come fosse un lasciapassare per la politica vera, quella dei ragazzi che aveva visto in piazza, quella degli slogan gridati nei megafoni, quella che ai suoi compagni di scuola media non interessava, quella che interessava solo a lei e a pochi altri, che lei s’immaginava come migliori, avvolti da un’aureola di eroismo, solo perché non scappavano davanti...CONTINUA...

Marrocco Miky

Nicovid

“Restai qualche minuto a guardare i faldoni consunti del mio archivio. Poi pescai il primo fascicolo. Buttai giù le compresse con un sorso di caffè. Regolai l’inclinazione del monitor in modo che la luminosità non mi infastidisse troppo. E iniziai a scrivere” (pag. 13). “La fuga”, il primo dei ventisette brevissimi racconti pubblicati da Miky Marrocco, rappresenta una sorta di prologo nel quale appare uno psichiatra ormai prossimo alla follia (lo rivediamo forse nel conclusivo “La cura”), e il farmaco Nicovid. Da qui un susseguirsi di storie allucinate nelle quali lo psichiatra “rivive le nevrosi...CONTINUA...

Montanari Tomaso

Le pietre e il popolo

“Il primo cittadino di una delle più importanti città d’arte del nostro paese ha recentemente trivellato gli affreschi cinquecenteschi che ornano la più grande sala civica del suo palazzo comunale per tentare di trovare un capolavoro perduto che possa alimentare il suo mito personale, e diventare il feticcio di un super-marketing turistico. Matteo Renzi lo ha fatto contro ogni evidenza scientifica, calpestando il metodo e la comunità della conoscenza, usando il patrimonio storico e artistico come una clava, aggredendo e denigrando i dissenzienti. Ma, in tutto questo, la violenza mediatica è l’unica...CONTINUA...

Montanari Tomaso

Istruzioni per l’uso del futuro

“Istruzioni per l’uso del futuro” segue a distanza di un anno “Le pietre e il popolo” e ne rappresenta in qualche modo il suo naturale completamento: prima il pamphlet e la cronaca di come la politica abbia massacrato la stessa idea di patrimonio culturale, ed adesso un libro che, sempre con bello stile e sempre raccontando di recenti scempi italiani, si svela ancor più propositivo, come una sorta “alfabeto civile”, o meglio come un abbecedario dalla “A” di Ambiente alla “Z” di Zenit, con cui Tomaso Montanari ci invita “a una vera rivoluzione non soltanto contro chi saccheggia le biblioteche o...CONTINUA...

Buoso Barbara

L’ordine innaturale degli elementi

È il 1972 ma, in quella cascina che si trova tra l'Adige e il Po, pare almeno un secolo prima. Nasce Caterina in quell'anno, proprio nella notte dei buoni auspici: il 10 agosto, San Lorenzo. Per ironia, però, Caterina di buone stelle pare non averne. È nata femmina e di per sé è già una disgrazia. Se si nasce femmine in un mondo rimasto impigliato nel passato dove conta solo la terra e la fatica che serve a lavorarla è normale essere considerate una sventura. Servono maschi, braccia da convertire appena possibile al lavoro. Nella famiglia di Caterina di maschi ce ne sono diversi: c'è un padre,...CONTINUA...

Magini Marco

Come fossi solo

“In questa valle che abbiamo presidiato per anni sono finite per confluire tutte le paure scese dai monti: stupri, massacri, mezze verità che insinuano nella loro testa il dubbio che quella fila sarà l'ultimo posto dove vedranno i loro uomini.” (pag. 162) Leggere Come fossi solo, romanzo d'esordio del toscano Marco Magini...CONTINUA...

Repetto Giovanna

L’alibi della vittima

Coloro che hanno una qualche frequentazione col cosiddetto “giallo” ad enigma sanno in genere come funziona: un delitto, magari in una camera chiusa o comunque in condizioni apparentemente impossibili, l’intervento di un investigatore, a volte geniale, a volte solo fortunato ed improvvisato, un’inchiesta dove diversi personaggi sono messi sotto torchio, ed infine, dopo aver sistemato per bene tutti i pezzi del mosaico, la scoperta dell’assassino. Diverso discorso nel cosiddetto “noir”, dove, pur rimanendo in piedi il meccanismo del colpo di scena, difficilmente troveremo il ristabilimento dell’equilibrio...CONTINUA...

Loewenthal Elena

Contro il Giorno della Memoria

"Ha senso ricordare così?". In questa semplice domanda si potrebbe racchiudere il senso del pamphlet di Elena Loewenthal, "Contro il Giorno della Memoria". Il titolo del libricino, a dire il vero, è fin troppo provocatorio ed estremo rispetto al suo contenuto. Certo, la Loewenthal compie analisi piuttosto severe, ma le sfumature del suo essere contro il Giorno della Memoria (o GdM) sono un po' più morbide e sottili di quanto si potrebbe pensare. Nonostante il senso e il titolo, "Contro il Giorno della Memoria" è uscito proprio a ridosso del Giorno della Memoria del 2014. Un'operazione editoriale...CONTINUA...