Categoria: letteratura italiana

Bertorelli Toni

L’effetto del jazz

Se ci fate caso non sono pochi i libri presenti nei cataloghi dove l’autore è un noto artista o attore. Facile che, con occhio attento al business, queste pubblicazioni risultino spesso specchietti per le allodole, soprattutto se si tratta di guide pratiche o autobiografie che di fatto sono biografie approvate. Ma non possiamo nemmeno generalizzare e può davvero capitare di imbatterci in qualcosa che si coglie essere frutto di un’autentica passione per la letteratura e non mero strumento pubblicitario e commerciale. E’ probabilmente il caso di Toni Bertorelli, abile attore cinematografico e teatrale...CONTINUA...

Hack Margherita

Hack! Come io vedo il mondo

Leggere questo libro è proprio come sentir parlare la Hack. Scorrendo le righe si ha quasi la sensazione di percepire il suo spiccato accento toscano, l'incedere della sua voce e persino l'accenno a qualche sorriso. Perché "Hack! Come io vedo il mondo" non ha alcuna velleità letteraria e sembra scritto di getto, mescolando appunti ed interviste, riflessioni e note personali. Qualcuno lo definisce un saggio, a me è sembrato più una sorta di zibaldone personale in cui Margherita Hack, nota in tutto il mondo per i suoi studi di astronomia, racconta di sé, della sua giovinezza, dei suoi studi, delle...CONTINUA...

Rusconi Roberto

Il gran rifiuto. Perché un papa si dimette

"Dopo aver ripetutamente esaminato la mia coscienza davanti a Dio, sono pervenuto alla certezza che le mie forze, per l'età avanzata, non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero petrino. Sono ben consapevole che questo ministero, per la sua essenza spirituale, deve essere compiuto non solo con le opere e con le parole, ma non meno soffrendo e pregando. Tuttavia, nel mondo di oggi, soggetto a rapidi mutamenti e agitato da questioni di grande rilevanza per la vita della fede, per governare la barca di san Pietro e annunciare il Vangelo, è necessario anche il vigore sia del...CONTINUA...

Romano Lalla

Maria

La prima suggestione che ho avuto leggendo "Maria" mi ha riportato ad un altro romanzo che ho amato molto: "La porta" di Magda Szabó. Entrambi i libri sono stati scritti da due autrici di enorme talento, entrambe le protagoniste sono delle "serve" ed in entrambe le storie la narrazione è affidata alla voce della "padrona di casa". Tra la Maria della Romano e la Emerenc della Szabó, però, ci sono differenze abissali che, in ogni caso, rendono entrambe le letture particolarmente degne di attenzione. "Maria è una storia vera. Ho veramente conosciuto la Maria del libro; Maria ha vissuto molti...CONTINUA...

Di Giovan Paolo Roberto

Dossetti, il dovere della politica

A cento anni dalla nascita di Giuseppe Dossetti era inevitabile che vedessero la luce delle iniziative editoriali dedicate ad uno dei pochi personaggi che credo si possano meritare il titolo di “padre della Repubblica”. Dopo aver avuto tra le mani un libro dal taglio più accademico, ovvero il Dossetti secondo Paolo Pombeni, abbiamo letto con altrettanto interesse l’opera di Roberto Di Giovan Paolo che, in virtù della sua formazione culturale e politica, non ha nascosto affatto la particolare sintonia ideale e politica con quello che fu considerato l’antagonista di Alcide De Gasperi. Leggiamo fin...CONTINUA...

Marchegiani Pep

Circo Itaglia

Prima di mettermi qui a scrivere del primo libro a firma di Pep Marchegiani ho voluto leggere alcune critiche e recensioni dedicate a “Circo Itaglia”, quanto meno per vedere se le mie prime impressioni potevano essere state condivise. In linea generale mi pare che di fronte ad un’opera di così immediato impatto le interpretazioni siano state concordi; ed oltretutto con uno sguardo divertito altrimenti non sempre presente quando si parla di arte contemporanea. Ma proprio perché di arte si tratta l’unica stonatura che mi è balzata agli occhi è un’espressione, se non ricordo male, che ha definito...CONTINUA...

Caponetti Giorgio

Due belle sfere di vetro ambrato

"Due belle sfere di vetro ambrato" è sicuramente un romanzo piacevole. Ed è anche un romanzo molto accessibile perché si legge con una certa leggerezza e rapidità. La sensazione è che non solo il libro in sé sia divertente ma che anche il suo autore, il professor Caponetti, si sia divertito a scriverlo. La storia prevede che il lettore viaggi nel tempo: si va dall'anno 2010 agli anni che vanno dal 1457 al 1496. Il legame che unisce il presente al passato potrebbe sintetizzarsi in quelle "due belle sfere di vetro ambrato" che, secondo quanto narra la leggenda della famiglia Pàvari, conterebbero...CONTINUA...

Montanelli Indro

Nella mia lunga e tormentata esistenza. Lettere da una vita

Dopo anni di attesa finalmente abbiamo potuto leggere parte delle lettere private di Indro Montanelli contenute nel Fondo di Pavia, la cui prossima pubblicazione era stata annunciata nelle pagine di “Soltanto un giornalista” (2003). La Rizzoli ha messo in campo Paolo di Paolo, già curatore di “La mia eredità sono io” (altra antologia montanelliana) e il risultato è stato appunto “Nella mia lunga e tormentata esistenza”, una selezione di lettere di Montanelli, da ventenne aspirante giornalista, inquieto e preda di ricorrenti depressioni, a quelle inviate ai genitori dal fronte africano nel 1935...CONTINUA...

Ruccello Annibale

Ferdinando

Sesso, violenza, Sud. C’è un’eco del teatro di Tennessee Williams nel dramma “Ferdinando” di Annibale Ruccello, drammaturgo campano morto nel 1986 a soli trent’anni, che molto amava il controverso autore americano. Anche “Ferdinando” mette in scena la lussuria che fa perdere il senno, rapporti di forza tesi tra crudeltà e masochismo, un meridione decadente e febbricitante dove fermentano istinti di rapina (anche se questo non è il profondo Sud americano, ma una vecchia villa borbonica vesuviana, e l’anno è il 1870). «È cagnata l’èbreca», sospira la baronessa Clotilde dal suo letto di malata...CONTINUA...

Loewenthal Elena

Attese

Aria, fuoco, terra e acqua. Quattro capitoli e cinque donne che raccordano il tempo e scandiscono vita. Le donne attendono, non sempre utilmente. D'altro canto tutti viviamo in attesa. Ma le donne di più. Perché della loro attesa si nutrono, nella loro attesa generano figli e attraverso l'attesa consumano volontà e desideri. Le prime due storie che incontriamo in "Attese" sono quelle di Rebecca e Tamar. Direttamente dalla Bibbia. Rebecca accetta di sposare Isacco, quel figlio sfuggito al gesto estremo di un padre pronto a sacrificarlo al suo Dio. Rebecca viaggia verso un uomo a cui si è promessa...CONTINUA...