Categoria: letteratura italiana

Barghi Andrea, Bernacchioni Veronica

The Wild Forests of Norrbotten

Ho qui davanti a me il bellissimo libro “The Wild Forests of Norrbotten” e devo confessare che ho qualche difficoltà a scriverne in maniera disinvolta. E non perché non abbia molto da dire. Semmai il contrario. Però quando vuoi  raccontare le pagine di un libro fotografico, pochi testi e tantissime immagini suggestive, allora il rischio è di risultare ripetitivo, forse un po’ banale, probabilmente stucchevole nel descrivere con le parole di “bello”, “emozionante” e quant’altro l’opera di Andrea Barghi. Quindi l’unico consiglio veramente spassionato che mi sento di dare ai curiosi e agli appassionati...CONTINUA...

Bertoli Ausilio

Rosso Africa

“Rosso Africa”, ultimo lavoro del sociologo della comunicazione Ausilio Bertoli è un romanzo breve e ben scritto, dallo stile sempre sostenuto e mai ridondante. È tutto giocato sulle vicende di un brillante funzionario di banca, il Bassi, che incautamente ha concesso dei prestiti senza sufficienti garanzie a clienti in difficoltà e adesso si trova a pagarne le...CONTINUA...

Sgorlon Carlo

Invito alla lettura di Elsa Morante

Nonostante il tempo trascorso dalla prima edizione (1972), "Invito alla lettura di Elsa Morante", dello scrittore e saggista friulano Carlo Sgorlon, rimane un interessante testo critico ed analitico dell'opera di Elsa Morante. Il saggio si compone di cinque sezioni ben distinte: I. La vita, II. Le opere, III. Temi e motivi, IV. La critica, V. Nota bibliografica. Attraverso queste pagine chiunque può avvicinarsi alla scrittura e all'arte di Elsa Morante, "uno dei pochi narratori della letteratura italiana dei nostri anni". Sgorlon tiene a sottolineare, fin dalle primissime pagine del saggio...CONTINUA...

Gualdoni Flaminio

Vicolo dei Lavandai. Dialogo con Arnaldo Pomodoro

“Verba volant scripta manent”. Il discorso di Caio Tito al senato romano che ha dato luogo al celeberrimo proverbio lo possiamo intendere non soltanto come invito alla prudenza ma semmai come necessità di mettere nero su bianco delle parole che altrimenti finirebbero presto nel dimenticatoio. Ci sono parole anche di celebri artisti contemporanei che - paradossi di  una presunta società dell’informazione - effettivamente rischiano di essere presto dimenticate se non si torna ad una documentazione cartacea spesso spacciata per obsoleta; tanto più in un’Italia che si caratterizza per istituzioni governative...CONTINUA...

Deaglio Enrico

Il vile agguato

E’ alla fine del libro, quando Deaglio si dedica ai “ringraziamenti”, che si coglie in maniera esplicita lo spirito che ha animato l’autore nello scrivere “Il vile agguato”: “ho proposto questo libro a Feltrinelli nel febbraio scorso, colpito dall’oscenità raggiunta dopo vent’anni nell’affaire Borsellino. Innocenti condannati all’ergastolo, un pentito fabbricato tra lusinghe e torture, il più grande depistaggio della nostra storia, lo scempio che è stato fatto del cadavere di Paolo Borsellino, della nostra buona fede, della nostra intelligenza”. “Il vile agguato”  si rivela non tanto il racconto...CONTINUA...

Sinopoli Giuseppe

Il mio Wagner

Chi avesse già letto “Parsifal a Venezia”, il complesso racconto–saggio di Giuseppe Sinopoli, sicuramente ritroverà molto di quel percorso iniziatico anche nelle quattro conversazioni sulla Tetralogia wagneriana che il Maestro tenne a Roma tra il 1988 e il 1991 su invito degli Amici di Santa Cecilia. Conversazioni poi raccolte nel “mio Wagner” a cura dell’ottimo Sandro Cappelletto. Ogni pagina del libro è un tale concentrato di erudizione e di collegamenti tra musica, filosofia, arte, letteratura, psicanalisi...CONTINUA...

Lazzeri Daniele , Grandi Augusto, Marcigliano Andrea

Il Grigiocrate. Mario Monti, nell’era dei mediocri

Ci sono due momenti pubblici della vita del supertecnico Mario Monti che meritano attenzione: una dichiarazione che risale al 2007 e l’altra al recente 6 giugno 2012. Così cinque anni fa intervistato da Dario Di Vico per il Corriere della Sera: “Il giorno dopo la mia nomina nella Commissione europea Marco Pannella, che peraltro ho in forte simpatia, organizzò una conferenza stampa per sostenere che con Monti avevano vinto i poteri forti. La presi a ridere e quando un giornalista mi chiese un commento dissi che di poteri forti non ne conoscevo. Tranne uno, l'Europa e oggi mi fa piacere aver contribuito...CONTINUA...

Travaglio Marco

BerlusMonti

“BerlusMonti” segue a ruota “Colti sul Fatto”  quale raccolta pressoché giornaliera dei corsivi di Travaglio apparsi sul Fatto tra il 2010 e il 2012: in sostanza la cronistoria dell’Italia recente, da quella  berlusconiana conclamata a quella apparentemente de-berlusconizzata. Perché “apparentemente” lo sappiamo in molti ma Travaglio con i suoi editoriali ce lo ha rammentato sempre molto bene e, come suo solito, senza fare sconti a nessuno. “BerlusMonti” questa volta non ha avuto necessità di una prefazione: in coerente continuità col precedente  vale sempre quanto scritto da Barbara Spinelli...CONTINUA...

Gallo Luca

Prossima fermata Trambusto

Trambusto. Tram-bus-to. "Trambusto non si limitava a creare nuovi assetti abitativi capaci di offrire servizi e spazi che favorissero l’incontro, la socializzazione e l’organizzazione di attività culturali. Trambusto era una città solidale, creata per una popolazione rinata dalle proprie ceneri, un’alternativa alla detenzione, un’alternativa alle comunità". Insomma, il progetto vagamente utopico di un architetto, Salvatore Scarpitta, illuminato da una sorta di vocazione filantropica. Più di centocinquanta tram dismessi, trasformati in locali abitativi, dislocati attorno ad una piazza coperta...CONTINUA...

Fumagalli Valentina, Michieletto Giorgio

The family. Segreti e misteri di casa Bossi

“Ehi Boniver, bonazza, la Lega è sempre armata, ma di manico!”. Già da tempo avevamo capito che l’on. Umberto Bossi non era proprio la reincarnazione padana di Lord Brummel. Meno noti semmai erano gli usi e costumi della stirpe, anche se qualche indizio, ad esempio i nomi della figliolanza, Sirio Eridano e Roberto Libertà, non faceva pensare proprio benissimo. Ma poi venne il Trota e a seguire la faccenda della triplice bocciatura, i dodicimila euro mensili come consigliere regionale, altre dubbie performance; e quindi col tempo è stato naturale interrogarsi se con Renzo e gli altri continuava...CONTINUA...