Categoria: letteratura italiana

Travaglio Marco

La scomparsa dei fatti

"I fatti separati dalle opinioni. Era il motto del mitico Panorama di Lamberto Sechi, inventore di grandi giornali e grandi giornalisti. Poi, col tempo, quel motto è caduto in prescrizione, soppiantato da un altro decisamente più pratico: "Niente fatti, solo opinioni". I primi non devono disturbare le seconde. Senza fatti, si può sostenere tutto e il contrario di tutto. Con i fatti, no" (pag. 1). "Oggi sono spesso le opinioni a trasformarsi in fatti". Già l'incipit dalla premessa al libro ci fa capire dove Travaglio andrà a parare: "La scomparsa dei fatti" è un'ampia parafrasi di queste prime...CONTINUA...

Pavese Cesare

Dialoghi con Leucò

Cesare Pavese, che molti si ostinano a considerare un testardo narratore realista, specializzato in campagne e periferie americano-piemontesi, ci scopre in questi Dialoghi un nuovo aspetto del suo temperamento. Non c'è scrittore autentico, il quale non abbia i suoi quarti di luna, il suo capriccio, la musa nascosta, che a un tratto lo inducono a farsi eremita. Pavese si è ricordato di quand'era a scuola e di quel che leggeva: si è ricordato dei libri che legge ogni giorno, degli unici libri che legge. Ha smesso per un momento di credere che i suoi totem e tabù...CONTINUA...

Pansa Giampaolo

La grande bugia

Potrà sembrare strano, giusto a qualche anima semplice, ma in questo Paese capita che dei casi editoriali su argomenti sicuramente controversi trovino ampio foraggio grazie agli accesi scontri ideali-ideologici tra lettori virtuali. In altra sede avevo parlato di lettori paragnosti, ma il concetto è lo stesso e, spero, anche intuibile. Quanti di voi hanno sentito queste frasi: "Io mi sono rifiutato di leggerlo perché…", "Io non l'ho letto però…"? Interpretazioni autentiche, scaturite da notizie di seconda, terza, quarta mano che - mi permetto - all'atto della lettura del libro incriminato (azione...CONTINUA...

Giavazzi Francesco

Lobby d’Italia

Non è mai stato facile in Italia prendere una posizione chiara su certi temi, di fatto considerati "tabù", oltretutto con la schiettezza stilistica, quasi brutale, che è propria di Francesco Gavazzi: è sempre stato più premiante (per alcuni) rimandare, fare finta di nulla, addossare le responsabilità a chi aveva preceduto, non inimicarsi ceti sociali, forse minoritari, ma utilissimi per mantenersi ben salda la poltroncina. Qualcuno di voi avrà sentito parlare della cosiddetta "Agenda Giavazzi": in soldoni (proprio il caso di dirlo quando si parla di economia) le tesi, inizialmente inascoltate ed...CONTINUA...

Vassalli Sebastiano

Marco e Mattio

Tra le Dolomiti esiste una valle, la valle di Zoldo, oggi famosa per i suoi gelatai, cui si giunge dalla strada statale 251, quella che da Longarone va a Selva di Cadore e che una volta era detta il Canal. Andando a destra in direzione della diga del Vajont ci s’inoltrerebbe verso Erto, il paese di CONTINUA...

Meneghello Luigi

I piccoli maestri

La Resistenza veneta sull’altopiano di Asiago, vista in chiave antieroica e antiretorica, vissuta da un gruppo di giovani universitari vicentini con tutto l’entusiasmo, la voglia di fare e di cambiare, l’inesperienza e l’improvvisazione della loro età, è l’argomento principale di questo atipico libro di Meneghello. L’autore rivisita le vicende della guerra partigiana e le trasfigura con ironia e distacco, accantonando ed evitando esagerazioni e patetismi. L’inizio della storia vede il protagonista-narratore...CONTINUA...

Stella Gian Antonio

Avanti popolo

Gian Antonio Stella è un giornalista che prende sul serio la par condicio. I lettori del Corriere lo sanno bene: le sue attenzioni nei confronti dei politici (i destinatari difficilmente gradiscono) non hanno mai avuto confini. Ed ora, dopo i devastanti reportage antropolologici sugli accoliti del palazzinaro di Arcore, con "Tribù. Foto di gruppo con cavaliere", iniziata una nuova legislatura con la sinistra al potere, era inevitabile che Stella si dedicasse a mazziare la nuova classe dirigente "di lotta e di governo". C'è il disobbediente di famiglia borghesissima e proprietario terriero; il...CONTINUA...

Maurensig Paolo

L’ombra e la meridiana

L’OCCHIO DEL FOTOGRAFO “L’Ombra e la Meridiana” è uno strano romanzo, decisamente atipico nel contesto della produzione dello scrittore goriziano. Protagonista e narratore della vicenda è un fotografo, ospite della locanda “al Cigno”, il quale, pur cercando di non esibire questo suo interesse, ha lo Zio Eugenio, vecchio e paralitico fratello della padrona di casa, come unico soggetto delle osservazioni e delle autentiche esplorazioni attraverso l’obiettivo della macchina fotografica. Un oscuro rapporto lo lega a quest’uomo...CONTINUA...