Categoria: Marsilio

Spinney Laura

1918. L’influenza spagnola

Quel riferimento alla “detective story” che leggiamo in quarta di copertina non lo dobbiamo prendere alla lettera, ma sicuramente Laura Spinney, col suo libro, nel raccontare le possibili origini della pandemia del 1918-1919 e quello che ne è scaturito, è riuscita ad affrontare un argomento estremamente complesso da diversi punti di vista -  scientifico, storico, economico e culturale – con un linguaggio divulgativo e senza dimenticare quegli aspetti...CONTINUA...

López Leopoldo

Chi si stanca perde

L’ex premier spagnolo Felipe González, in un contributo ad introduzione del libro “Chi si stanca perde. Diari dalla resistenza venezuelana” (titolo originale “Preso pero Libre”), ha scritto che “questa piccola opera è un atto d’accusa verso un regime ingiusto e decrepito. È una vera sentenza espressa da un condannato a una pena ingiustificata. Non importa che il lettore condivida in pieno le convinzioni e le idee politiche di Leopoldo López. Sicuramente, guardando alla...CONTINUA...

Di Lieto Carlo

L’io diviso. La letteratura e il piacere dell’analisi

Carlo Di Lieto è un critico che da anni studia il rapporto tra letteratura e la teoria dell’inconscio: un approccio che, tanto per capirci, ha permesso la pubblicazione di “Chi ha paura della psicoanalisi?” per Genesi e di “La scrittura e la malattia” per Marsilio. Adesso è la volta di CONTINUA...

Sessi Frediano

Elio, l’ultimo dei Giusti

La cosiddetta “narrazione”, che attualmente viene tradotta -  in virtù del nostro provincialismo - come “storytelling” e messa in cima alle priorità dei politici rampanti, a quanto pare ha fatto danni anche in tempi non sospetti; in particolare nel primo dopoguerra. A farne le spese un mite e coraggioso contadino toscano, Elio Bartolozzi che, nella primavera del 1944, aiutò due partigiani feriti a mettersi in salvo. Quando poi fece ritorno alla sua cascina, i nazifascisti, avvisati probabilmente da un suo vicino, lo arrestarono; e così iniziò un lungo calvario: prima le torture a Villa Triste,...CONTINUA...

Ossola Carlo

Ungaretti, poeta

Il professor Carlo Ossola, a cento anni dalla prima pubblicazione de “Il porto sepolto”, ha voluto rielaborare alcuni suoi precedenti scritti e così adesso possiamo leggere un libro che è innanzitutto un’approfondita ricerca su quella che viene definita una “voce autentica della poesia europea contemporanea”: “Ungaretti, poeta”, edito da Marsilio. Il verso “sono un frutto/ d’innumerevoli contrasti d’innesti” rappresenta forse la più efficace introduzione al “poeta di tre continenti” e quindi ad un’analisi che si focalizza soprattutto sui tre volti dell’opera ungarettiana: la poetica e le traduzioni...CONTINUA...

Roversi Paolo

La confraternita delle ossa

Paolo Roversi, lo scrittore milanese, non ha mai cercato di dissimulare i suoi personaggi e le proprie opere poliziesche sotto una patina fasulla di impegno e intellettualismo. Se la scelta è stata quella di dedicarsi alla letteratura d’intrattenimento dobbiamo dire allora che Roversi ha poco da rimproverarsi. Lo scriviamo in particolare dopo aver letto “La confraternita delle ossa”, un “prequel” che racconta le origini professionali di Enrico Radeschi, il giornalista – hacker già protagonista di diversi romanzi editi da Mursia e Marsilio. Così scopriamo la genesi del Giallone, del guardaroba di...CONTINUA...

Langone Camillo

Pensieri del lambrusco

Leggere "Pensieri del lambrusco. Contro l'invasione" di Camillo Langone (Marsilio, collana gli Specchi) è come sedersi a tavola e farsi prendere a pugni mentre si mangia. Una scossa benefica che invade corpo e mente addormentati, prigionieri, stanchi, avvizziti. Di carezze e schiaffi sono piene queste pagine. Di preghiere e sussurri. Un antidoto da bere contro la falsa modernità, contro il buonismo imposto quotidianamente a destra e a manca, contro le mode imperanti, contro la cucina vetrina, contro la retorica diffusa da presunti pensatori/giornalisti/critici/artisti, contro chi straparla di multiculturalismo...CONTINUA...

Sinopoli Giuseppe

I racconti dell’isola

Tempo fa, a chiusura di un articolo su "Parsifal a Venezia", avevamo citato delle parole di Cesare De Michelis sull'opera di Sinopoli: “prima di tutto veniva la ricerca della verità, prima dell’arte e della sua stessa arte, e le strade che ad essa potevano condurre andavano battute tutte, senza risparmio, nessuna esclusa. Il vero e il buono, dunque, venivano prima del bello, anche se quest’ultimo rappresentava un inquietante segnale di allerta, un ineludibile avvertimento di grandezza”. Parole che - difficile pensare il contrario - rimangono valide anche per CONTINUA...

XXIV Premio Berto 2016: Sergio Baratto, La steppa, Mondadori

Sergio Baratto, con il suo romanzo La steppa (Mondadori), ha vinto la XXIV edizione del Premio Letterario nazionale Giuseppe Berto. La proclamazione è avvenuta ieri, sabato 2 luglio, a Capo Vaticano Ricadi, cittadina in cui è sepolto lo scrittore. Tra la cinquina di finalisti, che comprendeva anche Giovanni Fiorina, Masnago (Marsilio), Mauro Garofalo, Alla fine di ogni cosa (Frassinelli), Cristian Mannu, Maria di Isili (Giunti), Mimmo Rando, Omero al faro (Rubbettino), la giuria presieduta da Antonio D'Orrico ha ritenuto l'opera di Baratto meritevole...CONTINUA...

Emiliani Vittorio

Cinquantottini

Se il 1968, tra la Primavera di Praga, il Maggio francese e il momento più drammatico della rivoluzione culturale cinese, è stato considerato l'anno della contestazione, con tutta la letteratura conseguente, di sicuro molti dei "cinquantottini", seppur di poco più anziani rispetto i più celebri e controversi "sessantottini", secondo Vittorio Emiliani si sono meritati in pieno il titolo di riformisti. La prospettiva degli studenti italiani nati tra il '25 e il '40, e poi spesso impegnati nelle associazioni universitarie e nell'Unione goliardica, non era quella della...CONTINUA...