Categoria: nazismo

Arjouni Jakob

Cherryman dà la caccia a mister White

“Era evidente che mi credevano un idiota. Gli idioti mi credono sempre un idiota.” Si riassume perfettamente in questa frase la vita di Rick, il protagonista di quest’ultimo piccolo capolavoro di delicatezza di Jakob Arjouni, uno che sapeva parlare di violenza con la profondità e la dolcezza di un cantastorie. Rick, dicevamo, il protagonista di Cherryman dà la caccia mister White. È un ragazzotto di provincia, uno di quelli a modo, educati, gentili, remissivi, coltivatori di sogni grandi ma non troppo. In provincia, si sa, nell’uggia compatta di una cittadina come Storlitz, si aggirano...CONTINUA...

Puškin Aleksandr Sergeevič

Le novelle del defunto Ivan Petrovič Belkin

Interessante e curiosa pubblicazione, questa de Le novelle del defunto Ivan Petrovič Belkin di Aleksandr Puškin, da parte delle edizioni romane Kogoi, non solo per la riproposizione di un classico della letteratura (obiettivo della collana Talismani in cui è inserito), ma per gli omaggi dichiarati a due giovani intellettuali torinesi vittime del fascismo e del nazismo nella prima metà del secolo scorso: Piero...CONTINUA...

Pilecki Witold

Il volontario di Auschwitz

È evidente che quando nel novembre 1940 Witold Pilecki, capitano dell'Armata polacca, si fece arrestare dai nazisti per poi essere mandato sotto falso nome ad Auschwitz, non sospettava minimamente il guaio in cui si era cacciato. L'intento era quello di infiltrarsi, raccogliere informazioni e organizzare una rete clandestina pronta a prendere il controllo del campo. Un'idea ingenua e destinata al fallimento: sopravvissuto miracolosamente dopo mesi e mesi di sofferenze, Pilecki trovò il modo di darsi alla fuga quando ormai era chiaro che il segnale di rivolta non sarebbe mai arrivato. "Il volontario...CONTINUA...

Eichengreen Lucille

Le donne e l’Olocausto. Ricordi dall’inferno dei Lager

Lucille Eichengreen in realtà si chiama Cecilia Landau. È nata ad Amburgo, in Germania, da genitori ebrei polacchi il 1° febbraio del 1925. Quindi quando Hitler conquistò il potere aveva appena otto anni. La Eichengreen ha cominciato a scrivere dei suoi ricordi e della sua terrificante esperienza nei Lager nazisti in età piuttosto avanzata. Il suo primo libro di memorie si intitola "Dalle ceneri alla vita" ed è uscito nel 1994. Mentre "Le donne e l'Olocausto. Ricordi dall'inferno dei Lager" è del 2011. Il titolo originale di questo libro, "Haunted Memories", è forse più essenziale di quello scelto...CONTINUA...

Capriolo Paola

Mi ricordo

"Mi ricordo" è un romanzo a due voci. Due donne si rincorrono, a capitoli alternati, attraverso le geometrie del tempo. Sonja è nel presente, Adela è nel passato. Sonja è una badante cinquantenne che accetta di assistere un uomo anziano su una sedia a rotelle, personaggio solitario e vagamente intrattabile che vive in quella che è stata la casa d'infanzia della donna "azzurra, con le bianche finestre all'inglese, con il bovindo proteso verso il giardino e verso la striscia plumbea del fiume". Adela, invece, è una diciottenne dagli occhi verdi e dai capelli dorati che, negli anni Trenta,...CONTINUA...

Bruck Edith

Andremo in città

"Andremo in città" viene pubblicato per la prima volta nel 1962. La scrittrice ungherese è in Italia da soli otto anni. Nel 1966 esce un film ispirato ad "Andremo in città". La regia è di Nelo Risi, marito della Bruck, e la sceneggiatura è opera Cesare Zavattini. Il libro che ho tra le mani, invece, è stato ripubblicato nel 2007 dall'editore Ancora del Mediterraneo...CONTINUA...

Bussoni Mario

Josef Mengele. L’angelo della morte

Il libro di Mario Bussoni è essenzialmente una ricerca. Meglio, è la ricerca di qualche verità sull'autentico destino di Josef Mengele, il medico di Auschwitz. L'uomo che, dopo una sommaria occhiata ai deportati appena scesi dai treni bestiame, stabiliva chi dovesse sopravvivere e chi dovesse finire immediatamente nelle camere a gas. E' lui, Herr Doktor, il medico dai modi distinti e compassati ad aver deciso della vita e della morte di centinaia di migliaia di esseri umani. Bussoni, in "Josef Mengele. L'angelo della morte" (Mattioli 1885), intraprende la sua indagine storica partendo dalla fine...CONTINUA...

Sessi Frediano

Mano nera

“E Bastian? Uhlrich? Chi sono per te? Con questa domanda era volato il primo schiaffo, che aveva costretto il giovane Aimé a sedersi sulla seggiola per non cadere per terra” […] “Sto lavorando su una serie di vaccini sperimentali, per febbre gialla, tifo e influenza, e il lager di Schirmeck può crearmi qualche guaio… Ci sono rinchiusi in maggioranza degli alsaziani, giovani ribelli, a volte anche non maggiorenni. Vanno più che bene, ma appartengono pur sempre alla razza germanica. Ho avuto tutte le autorizzazioni per sperimentare sui prigionieri, ma sarei più contento di provare i miei preparati...CONTINUA...

Margolis-Edelman Alina

Una giovinezza nel ghetto di Varsavia

“Una giovinezza nel ghetto di Varsavia” di Alina Margolis-Edelman ci è stato presentato come un libro di memorie e sicuramente lo è. Ma se lo si volesse definire in altro modo, vuoi come un libro di racconti, in virtù della struttura narrativa caratterizzata dalla frequente sovrapposizione di un recente passato e del futuro dopoguerra, oppure proprio come un libro di argomento storico, probabilmente non si farebbe un torto all’autrice. Un’opera che al di là di ogni definizione è una bella pagina di letteratura; e tutto il resto viene di conseguenza. Pagine prive di particolari artifici linguistici...CONTINUA...

Rajchman Chil

Treblinka 1942-1943. Io sono l’ultimo ebreo

Chil Rajchman è uno dei pochi ebrei usciti vivi da Treblinka. Il suo inferno è durato un anno intero. Poi la clamorosa fuga: Rajchman è riuscito a scappare dal campo di sterminio. Nel 1945, prima che la Guerra avesse fine, ha scritto questo libro che è stato pubblicato solo nel 2009, quattro anni dopo la morte del suo autore. "Treblinka 1942-1943. Io sono l'ultimo ebreo" è un libro di una portata storica e testimoniale eccezionale perché, come spiega la Wieviorka in prefazione, è uno dei pochi testi ad essere stati scritti immediatamente dopo gli eventi che narra. Spesso le memorie dei sopravvissuti...CONTINUA...