Categoria: romanzo

Triches Letizia

Giallo all’ombra del vulcano

“Entrambi avvertivano la consapevolezza di appartenere alla stessa razza. Quella degli uomini schiavi della bellezza” (pp.201). Questa la netta sensazione di Giuliano Neri, il restauratore fiorentino e detective dilettante, ancora una volta tra i protagonisti del nuovo romanzo di Letizia Triches. È evidente che la bellezza e l’arte in questo racconto non rappresentano soltanto uno sfondo lontano o un fragile pretesto: i miti siciliani e le opere d’arte sono alla fin fine gli elementi chiave che condurranno allo scioglimento del mistero. L’ombra del vulcano – facile intuirlo – è quella dell’Etna...CONTINUA...

Freddi Sylvie

Q502

Non capita spesso di finire un libro e pensare “avrei voluto che fosse più lungo”. Q502 è uno di quei casi. Ci troviamo su Marte, 300 anni dopo il “Grande Esodo” che ha visto la razza umana abbandonare la Terra ormai non più abitabile e ricostruirsi una vita sul pianeta vicino che però è inadatto ad ospitarla. Per ovviare a questo “piccolo” inconveniente l’uomo ha escogitato una serie di strumenti come tute termiche, chip sottocutanei e respiratori, ma...CONTINUA...

Weyergans François

La demenza del pugile

"La demenza del pugile", titolo originale francese "La démence du boxeur", è un libro uscito nel 1992 col quale  François Weyergans si è aggiudicato il Premio Renaudot. Cosa ha a che fare il pugilato con questo romanzo? Nulla. E la demenza? Nulla. In effetti il titolo può trarre in inganno perché ne "La demenza del pugile" non si racconta né una storia di boxe, né una storia di infermità mentale. Nel romanzo di François Weyergans, tradotto in italiano per la prima volta, si racconta, semplicemente, la vita e le opere di un anziano signore che risponde al nome di Melchior Marmont. Di lui sappiamo...CONTINUA...

Savini Costanza, Di Nino Gianfranco

La stanza indaco

“La stanza indaco” è un libro delicato e struggente, che osa affrontare un argomento molto importante e discusso senza modi urlati o esagerazioni retoriche, ma usando solamente toni soffusi, colori, musiche, sensazioni, piccoli gesti leggeri. La stanza indaco, così chiamata per via della sua luce particolare, è il reparto di Terapia Intensiva di un grande ospedale, è situata all’undicesimo piano a indicare il suo essere...CONTINUA...

Sinatti Cesare

La splendente

Cesare Sinatti, classe 1991, ha vinto la XXIXa edizione del Premio Italo Calvino (ex aequo con Elisabetta Pierini). "La splendente" è l'opera che segna il suo esordio nel mondo della letteratura italiana e, va detto, si tratta di un esordio particolarmente convincente. Il merito di Sinatti sta soprattutto nell'aver riportato l'epica greca, quella di eroi immensi raccontati già in tutte le salse, ad una dimensione estremamente contemporanea e, proprio per...CONTINUA...

McBride Eimear

Una ragazza lasciata a metà

Ci sono libri che possono vantare una perfetta sintonia tra testo scritto, copertina e taglio editoriale: "Una ragazza lasciata a metà", romanzo d'esordio pluripremiato dell'inglese Eimear McBride, è uno di questi. Il libro infatti ha un taglio inclinato nella parte inferiore e vuole così indicare la volontà di pubblicare libri trasversali e imprevedibili. La copertina di Laura Pizzato ci mostra il volto di una...CONTINUA...

Cristò

Restiamo così quando ve ne andate

Non guardo più allo stesso modo le pareti di casa mia da quando ho letto Restiamo così quando ve ne andate di Cristò. A partire dal titolo e dall’incipit in corsivo dell’introduzione, “Non possiamo fare altro che aspettare in silenzio quando ve ne andate. Non possiamo che tornare nel letargo della vostra assenza”, una delle intuizioni più felici di questo romanzo rimane l’idea di insinuare nel racconto una voce “altra”, come...CONTINUA...

Bonnefoy Miguel

Zucchero nero

A suo tempo avevo letto "Il meraviglioso viaggio di Octavio", primo, convincente romanzo di Miguel Bonnefoy, scrittore in lingua francese di padre cileno e madre venezuelana. Avevo amato lo spirito meraviglioso, magico e commovente che aveva animato la vita e il viaggio di Octavio. Ora, a distanza di qualche anno, ho tra le mani "Zucchero nero", opera seconda dello stesso scrittore che ha saputo confermare di possedere il talento di un buon narratore, dotato di originalità, di grande immaginazione ma, soprattutto, di possedere un profondo legame con...CONTINUA...

Romagnolo Raffaella

La masnà

Maznà: «bambino». Da prov. a. masnada «servidorame; famiglia; prole» (da lat. mediev. *mansionata, derivato di lat. mansionem «dimora»). ATTILIO LEVI, Dizionario Etimologico del dialetto piemontese, 1927. Una nota che si trova all'inizio del romanzo, il secondo della carriera per Raffaella Romagnolo. Masnà, dunque, in dialetto piemontese sta per bambino o bambina. Una creatura ingenua, innocente, incapace di scegliere e giudicare. E di "masnà" in questo libro ce ne sono almeno tre: Emma, Luciana ed Anna. Nonna, figlia e nipote. Una piccola saga di famiglia declinata al femminile che si...CONTINUA...

Postorino Rosella

Le assaggiatrici

"A settembre del 2014 lessi su un giornale italiano un trafiletto a proposito di Margot Wölk, l'ultima assaggiatrice di Hitler ancora in vita. Frau Wölk aveva sempre taciuto riguardo alla sua esperienza, ma all'età di novantasei anni aveva deciso di renderla pubblica. Il desiderio di fare ricerche su di lei e la sua vicenda fu immediato. Quando, qualche mese dopo, riuscii a trovare il suo indirizzo a Berlino, con l'intenzione...CONTINUA...