Categoria: scrittrici

Hodgman Helen

Tasmania Blues

Prendo informazioni direttamente da Wikipedia: "La Tasmania si trova a sud-est del continente [australiano], da cui la separa lo Stretto di Bass. Prende il nome da Abel Tasman, che la scoprì nel 1642; Tasman l'aveva battezzata invece Terra di Van Diemen (dal nome del finanziatore della sua spedizione - nome che rimase in uso fino al 1856). L'isola ha una superficie di 64.410 km², ed è pertanto la 26-esima isola del pianeta". E poi: "I primi ad abitare la Tasmania furono gli CONTINUA...

De Gregorio Concita

MI SA CHE FUORI È PRIMAVERA

La vicenda di Irina Lucidi, avvocato originario di Ascoli Piceno che vive vicino a Losanna, è un fatto di cronaca alla portata di tutti, nella sua agghiacciante drammaticità. Dei suoi risvolti in termini di tempi, circostanze, testimonianze (rare), spostamenti di denaro e indagini giudiziarie si può trovare traccia, ben più che soddisfacente e – si suppone – autorizzata, in rete, risalendo a ritroso fino alla fatidica Data X, del 30 gennaio 2011. La traccia che, invece, è ancora ben lungi dall’essere stata ricomposta, a dispetto di qualche ottimistica recente segnalazione, è quella delle...CONTINUA...

Perosino Maria

Le scelte che non hai fatto

Come spesso mi succede ho trovato questo libro in biblioteca. Faccio incetta di libri nelle biblioteche dei paesi vicino a dove abito in campagna; leggo le prime pagine, poi o pianto lì e restituisco il libro, oppure continuo a leggere e a volte dopo lo compro il libro in questione. In questi giorni girando per una di queste biblioteche mi ha incuriosito un titolo: CONTINUA...

Böhler Britta

La decisione

Tre giorni. E' in soli tre giorni che si concentra la storia narrata dalla scrittrice esordiente, già avvocatessa internazionale, olandese d'origine tedesca, Britta Böhler nel romanzo "La decisione". Tre giorni in cui la vita e la mente di Thomas Mann vengono messe a dura prova. Venerdì 31 gennaio 1936, il popolare scrittore tedesco, già vincitore del Premio Nobel, già apprezzato in mezzo mondo grazie alle sue opere, ormai costretto all'esilio per colpa di Hitler, consegna la sua lettera di condanna del regime nazista alla redazione del quotidiano svizzero "Neue Zürcher...CONTINUA...

Jinan

Schiava dell’Isis

Isis: soggetto che riempie gli scaffali delle librerie. Giustamente, direi. E, fatte le dovute distinzioni, rimane una materia di cui dovremmo conoscere e capire il più possibile. Anche io ho letto alcuni saggi sull'Isis con l'intento di comprendere un po' più approfonditamente una materia che tende a rimanere confusa, distante o raccontata spesso in maniera parziale o vaga. "Schiava dell'Isis" è stato un regalo: chi mi conosce ha associato l'interesse che nutro da sempre per la condizione femminile al mio intento di capire certe dinamiche dello...CONTINUA...

Ernaux Annie

L’altra figlia

L'altra figlia del titolo è, per la Ernaux, una sorella maggiore di cui nulla ha saputo fino ai dieci anni. Ginette, una sorella dal nome che sa d'antico e morta di difterite nel giovedì santo del 1938 a soli sei anni. Una sorella che la scrittrice normanna non ha mai conosciuto se non attraverso alcune sparute foto sbiadite dal tempo. Ed è a lei che Annie Ernaux si rivolge attraverso questo libro più volte definito "lettera" dalla stessa autrice. Scrivere ad una bambina morta, scavando dentro la propria esistenza di sorella vivente (o sopravvissuta), tra i ricordi d'infanzia più semplici e per...CONTINUA...

Salvayre Lydie

Non piangere

Un romanzo, un mémoire, un'autobiografia, una saga familiare, una denuncia, un resoconto storico. Dentro "Non piangere" c'è tutto questo. E forse qualcosa in più, per chi sa leggerlo e scovarlo. Lydie Salvayre ha il talento e l'ispirazione delle buone scrittrici, ha l'originalità e la forza di chi è nata per raccontare. In "Non piangere" (premio Goncourt) la scrittrice francese, dalle inequivocabili radici spagnole, ha saputo mescere ed incastrare due grandi storie: quella tutta personale, per questo intima e speciale, di sua madre Montse e quella sicuramente più famosa, ma altrettanto intima e...CONTINUA...

Pacinotti Cristina

Un altro posto

Abito in campagna, anche se non in un posto isolato come quello di cui si parla in questo romanzo. Dove sto io è una frazione di un paese della “bassa” tra Bologna e Ferrara. Anni fa si parlò di costruire da queste parti un grande centro-divertimenti con negozi e anche appartamenti. Campi di grano, frutteti, alberi, maceri, oasi d'acqua sarebbero stati spazzati via. Eravamo preoccupati. Ci sentivamo in trappola. Ma qualcuno era pure contento. Le case si sarebbero “rivalutate”. Poi per fortuna non se ne fece più niente. Il fatto è che parlare di grandi opere in generale è un conto, ma quando la...CONTINUA...

Mearini Elena

Bianca da morire

Lo stridore tra la materia e la forma, in "Bianca da morire", fa quasi male. Perché la materia del romanzo di Elena Mearini è fatta di disagio giovane e ferocia latente mentre la forma (ossia le parole per esplicitare la materia) pare d'ovatta e piume. Un linguaggio che gongola nel puro lirismo. Forse troppo enfatico, persino fastidiosamente enfatico. Scrivere un romanzo come fosse opera in versi non è semplice ed il rischio di ridondanze e forzature è perennemente in agguato. Un equilibrio complicato che, per forza di cose, può sfibrare chi legge o affossarlo in una pozza di allegorie e visioni...CONTINUA...

Lo Iacono Simona

Le streghe di Lenzavacche

Mi torna in mente "La strega e il capitano", libro minore e poco noto di Leonardo Sciascia. Libro nel quale il grande scrittore siciliano ricostruisce la vicenda di una certa Caterina Medici, condannata per stregoneria, strangolata ed arsa in piazza il 4 marzo 1617. Caterina è solo una delle tante donne, nel corso dei secoli, ad essere stata accusata di avere poteri diabolici e letali; una delle tante donne che, come scrive Sciascia, "…credeva di essere una strega o, quanto meno, aveva fede nelle pratiche di stregoneria. E forse una fede meno intera di quella...CONTINUA...