Stiller Ben

I sogni segreti di Walter Mitty

Pubblicato il: 9 Dicembre 2020

Locandina

Ho assecondato un insensato pregiudizio.

Lo sguardo sbarrato e curioso di Ben Stiller si è prestato (a mio parere) soprattutto a commediole mediocri e senza guizzi.

Nel tempo l’ho considerato depotenziato, ideale a mettere in luce una natura buffa e grottesca.

Frettoloso, ed anche piuttosto frivolo, è stato il mio verdetto che si è sbriciolato con la visione di un suo lavoro da regista, ‘I Sogni Segreti di Walter Mitty’, tratto dal racconto omonimo di James Thurber.

Esordisce un personaggio in linea con il suo solito copione, un timido impacciato, privo di appeal e di carattere, incastrato in una vita piatta.

Walter è difatti l’impiegato più in ombra di Life, perché letteralmente nascosto nell’archivio negativi della rivista; confinato ad operare in sordina, senza dar disturbo.

Le sue giornate procedono in nome di una vigliacca astensione all’impegno, alla sfida di situazioni avventurose, le stesse che sogna compulsivamente quando si ‘incanta’, straniandosi.

Ma saranno i vertici di Life a svegliarlo.

Il magazine passerà definitivamente al digitale con conseguente taglio del personale e l’ultimo numero avrà in copertina uno scatto di Sean O’Connell.

Peccato che fra i negativi giunti a Mitty in redazione, il n. 25, scelto dal reporter stesso per la cover, manchi al novero.

Walter dovrà pertanto recuperarlo, pena il licenziamento.

Partire per la Groenlandia, sulle tracce del fotografo, sarà una scelta inevitabile, di sopravvivenza.

Un’iniziazione violenta al coraggio.

In genere un buon film dovrebbe rispondere congiuntamente a due bisogni.

La prima necessità è quella di godersi lo spettacolo.

E non voglio che mi si diano troppe possibilità di alzarmi dal divano per andare a ripulire la dispensa e neppur allungare la mano per vedere se quella notifica di Instagram potrà cambiarmi la vita.

Voglio dare l’esclusiva alla storia, perdermi in essa.

E la pellicola risponde perfettamente allo scopo.

Stiller riesce a spalancare una finestra su Walter.

Alle prime battute capisco quanto sia solo e miseramente incasellato in un destino da perdente. Ed il mio è uno sguardo quasi compassionevole rispetto a certi ingranaggi patetici, fantozziani, che lo rendono finanche incapace di mettere un like ad un sito di incontri.

Ma il ritmo, a causa dei nefasti eventi suddetti, si avvia subito e Mitty dopo aver assaggiato l’idea dell’amore grazie alle accennate attenzioni della collega, ci porta in viaggio con lui.

 

Si intervallano incontri straordinari, scelte talmente rocambolesche da sembrare impossibili da affrontare soprattutto per il pavido che ho iniziato a conoscere.

Eppure l’ordine si sovverte e rimango spiazzato.

Non compatisco più e comincio persino ad invidiare una svolta come la sua.

Arriva il mio clic, suona il campanello dello spettatore conquistato, grazie ad una scena bellissima.

Direi perfetta.

Mitty desiste imbambolato, rifiuta l’idea di raggiungere l’Islanda sull’aereo guidato da uno squinternato beone, unico aggancio ad O’Connell.

Meditabondo, non riesce più a trovare fiducia nella folle impresa.

Ma la sua fantasiosa pazzia gli tenderà una mano.

Cheryl si materializzerà, imbracciando una chitarra e dedicandogli ‘Space Oddity’ di David Bowie.

 

‘Base Terra a Maggiore Tom…indossa il casco…e che Dio ti assista’.

La sua voce calda e rassicurante si mescola a quella di Bowie e si allontana dal pub, costringendo Mitty a seguirla e ad ascoltare l’incoraggiamento così inequivocabile della musa.

Le eliche caricheranno la loro marcia, insieme ai tamburi della melodia che lo ha destato dal sonno.

Walter si lancerà sul mezzo, incredulo e confuso per quell’apparizione che ha del miracoloso.

I sogni di Mitty, celebrati nel titolo, sono di una forza dirompente.

La fotografia di Stuart Dryburgh, candidato all’Oscar per Lezioni di Piano, riesce a rendere palpabile l’inimmaginabile, a regalare momenti di pura bellezza visiva che ammiro senza domandarmi più se verosimile o meno.

Come l’attesissimo incontro fra Mitty ed O’Connell (cesellato cameo di Sean Penn) che dopo infinite peripezie, decidono di giocare a calcio.

Ai piedi dell’Himalaya.

Con una strana e scalcinata palla reticolata.

In mezzo all’infinito di un paesaggio brullo invaso dalla luce, che fa dimenticare il cemento metropolitano.

Nulla può essere più incantevole di così, soprattutto sulle ennesime note emozionanti, quelle di ‘Let it pass’ dei Junip.

È il sapiente uso di ingredienti indovinati a non interrompere l’armonia.

Oltre alla fotografia e alla direzione musicale di Theodore Shapiro, c’è, non ultimo, un cast di attori che risponde con efficacia all’intento.

 

Kristen Wiig è la donna del risveglio di Walter, interprete dagli occhi ironici e densi, che al pari di Stiller dona un intensità misurata, oserei dire lievemente beffarda, che calza a pennello.

Anche Shirley McLaine e Kathryn Hahn sono accordate al fil rouge dell’opera.

Un filo rosso che lega la fantasia ad una profondità inaspettata.

E ritorno al corollario dei bisogni per svelarne il secondo.

Mi aspetto sempre un segno, qualcosa da trattenere dopo i titoli di coda.

Nel motto di Life trovo soddisfazione.

‘Raggiungere mete pericolose, guardare oltre i muri, trovarsi l’un l’altro e sentirsi’, ecco le parole celebri, le stesse che il fotografo consegna al protagonista.

In questo periodo dominato da libertà negate, paura e solidarietà talvolta fin troppo fragile, il messaggio è edificante ma utopico.

Come d’altronde la vita di Mitty.

 

È tutto irrealizzabile .

Ed è inutile spingersi oltre con la fantasia, se cozza con la realtà.

Ma mentre scrivo penso il contrario.

Scelgo.

Di vagare un po’ tra le nuvole come Walter.

In cerca della mia Space Oddity.

 

Giovanni Capizzi

 

Edizione esaminata e brevi note

I sogni segreti di Walter Mitty

Regia di Ben Stiller

Cast: Ben Stiller, Kristen Wiig, Sean Penn, Adam Scott, Kathryn Hahn, Shirley MacLaine, Adrian Martinez

Titolo originale: The Secret Life of Walter Mitty

USA, 2013

PER APPROFONDIMENTI:

https://www.imdb.com/title/tt0359950/

https://it.wikipedia.org/wiki/I_sogni_segreti_di_Walter_Mitty