Nel 2014, scrivendo di “Italia ultimo atto” di Fabrizio Fogliato, avevamo sottolineato come l’analisi dell’autore non fosse incentrata soltanto sui film in quanto tali ma si aprisse necessariamente alla storia italiana e alla sociologia: “una prospettiva non soltanto limitata all’estetica e alla tecnica cinematografica ma, come possiamo cogliere subito grazie ad un linguaggio non banalmente giornalistico, pagine che intendono svelare le dinamiche e l’immaginario di spettatori alle prese con profonde inquietudini e i cambiamenti – a volte solo apparenti – della società e delle politica”.
Considerazioni ancor più...CONTINUA...
Si capisce fin da subito, leggendo questa raccolta postuma di Cristina Annino, “Avatar”, pubblicata nel febbraio 2022 da Avagliano Editore, di avere a che fare con una parola guizzante, felice, irriverente, caustica, a tratti beffarda, sempre brillante, ma non priva di una pietas sotterranea e pudica. Si capisce che quello di Cristina Annino è un linguaggio che rende tutto possibile, nello sfaldarsi equivoco della soggettività...CONTINUA...
Con un po' di ritardo rispetto all'uscita (settembre 2021) ho deciso di ritornare a Miguel Bonnefoy. Ed è il piacere di sempre. Il piacere di incontrare di nuovo la scrittura incantevole di uno scrittore d'infinito talento. Così come già accaduto in precedenza per "Il meraviglioso viaggio di Octavio" (2015) e per "Zucchero nero" (2018), anche al cospetto di "Eredità" ho provato la fascinazione che provo ogni volta che un narratore è capace di stupire...CONTINUA...
Edgar Morin, il centounenne sociologo francese, possiede una tale autorità intellettuale e morale che sarà difficile che i nostri media, i nostri molto cosiddetti maîtres à penser, azzardino a definirlo putiniano. Tutt’al più i nostri impavidi combattenti per la libertà - dal salotto di casa loro - tenderanno a ignorare il suo “Di guerra in guerra”, senza ragionarci nemmeno un istante. Ma cosa avrà mai scritto di talmente “putiniano” il sociologo francese? Proprio nulla; anche se sappiamo che di questi tempi basta esprimere delle perplessità sulla...CONTINUA...
“Sì, io sono dell’idea che lo scrittore debba sperimentare moltissimo con tutte le tecniche narrative che ha a disposizione, e con la lingua, senza però che questo comporti una diminuzione del piacere della lettura o un aumento della difficoltà di lettura al di là di un certo limite. Il lettore deve fare secondo me un po’ di fatica, perché altrimenti diventa poco attento, poco ricettivo e qualsiasi cosa gli scivola addosso come acqua. Ma non bisogna costringerlo a una fatica eccessiva che gli tolga il piacere di leggere”. Queste parole di Ezio Sinigaglia, intervistato qualche anno fa da Giuseppe Girimonti Greco, probabilmente illustrano al meglio le impressioni del lettore – almeno il lettore...CONTINUA...
“Tutta la nostra vita è percorsa sotterraneamente da compiti già assegnati: le coincidenze non esistono” J.G. BallardClaudia Grande ha deciso come il folle presidente in “The dead zone” di King/Cronenberg, di girare la chiavetta e far partire questo ICBM a testate multiple che è “Bim Bum Bam Ketamina”. Non inganni il titolo: è una trappola pop (un furby killer?) che Claudia congegna abilmente, sintetizzando in questo abracadabra, la nostra realtà tossico-fanciullesca-anni ottanta-novanta; la palingenesi finale...CONTINUA...
Premonizioni. Punti di contatto tra umano e divino nell'antichità è un libro che mi è giunto in un momento assai propizio. Sto infatti elaborando un mio saggio narrativo legato alle mie esperienze meditative e spirituali, per cui leggere questo nuovo, raffinato lavoro di Riccardo Ferrazzi – colto ed elegante narratore e (come in questo caso) saggista – mi ha fornito preziosissimi spunti di riflessione.
Con la consueta competenza storica di cultore degli studi classici e delle lingue – altra passione che ci accomuna...CONTINUA...
"Mentre conoscevo una vita di cui non sospettavo l'esistenza e incontravo e sostenevo gli sguardi interrogativi di tanti di fronte alle mie scoperte e racconti – è davvero incredibile quanto molti laici si sentano superiori a un mondo femminile e religioso che ritengono sorpassato – mi è capitata per le mani la storia delle suore e delle monache che durante l'occupazione nazista di Roma avevano nascosto e salvato migliaia di ebrei. Tra i quattromila e i cinquemila, dicono le ricerche". L'ultimo romanzo di Ritanna Armeni...CONTINUA...
“Abbà padre”, insolito e coinvolgente graphic novel, non rappresenta soltanto la semplice prosecuzione delle storie della famiglia Battestini – questa volta la storia incentrata sul padre - ma qualcosa in più; molto probabilmente sulla scia del precedente “A caro sangue”, impostato sulle vicende criminali dei fratelli Rolando e Pasquale Battestini, per cui la critica scrisse di “un’avventura umana di due giovani che si perdono nella spirale dell'autodistruzione e di un terzo [nrd: l’autore, Roberto Battestini] che, oltre la rabbia e il senso di colpa, trova la propria strada”. Un viaggio intorno alle radici della propria famiglia; e quindi nelle nevrosi, nelle ambiguità, nelle depressioni che...CONTINUA...
«Una poesia oggettuale, materica, costantemente sul crinale tra arte quale artificio e vita marchiata a fuoco sulla carne viva. Non un verso, non una parola, non un fonema risulta estraneo al vissuto, benché sapientemente costruito, si direbbe fabbricato pietra su pietra, a partire dal lessico seletto. Il pensiero, fomentato da un'interiore pienezza creativa, si fa imago stagliata in movimento (ut pictura poësis: a ciò si deve il prevalere di architetture sintattiche coordinative, con rarissime subordinate) e l'immagine diventa musica; una musica sovente atonale, dodecafonica, essendo gli acuti...CONTINUA...
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