Salerno Letteratura Festival – 16/24 giugno 2018

Pubblicato il: 15 Giugno 2018

Dal 16 al 24 giugno 2018 (con un’imperdibile anteprima di Pino Quartana il 15 giugno nella chiesa dell’Addolorata) torna il Salerno Letteratura Festival. Duecento ospiti provenienti da quindici nazioni. Incontri, dibattiti, performance, laboratori. La più grande manifestazione culturale del Sud Italia vedrà anche quest’anno protagonisti narratori italiani e stranieri, giornalisti, filosofi, intellettuali ed artisti. Tantissime le novità dell’edizione 2018 di Salerno Letteratura, il festival che da sei anni anima i luoghi più suggestivi del centro storico.

Salerno Letteratura si tiene ogni anno, dal 2013, negli ultimi giorni di giugno. Durante la manifestazione, la cultura “invade” la città valorizzandone gli angoli più belli e caratteristici, per regalare un valore aggiunto alle sue grandi risorse storiche, artistiche, paesistiche, enogastronomiche. In tal modo, il Festival intende sottolineare il carattere di Salerno come luogo vivibile, adatto alla socialità, alle passeggiate e alle conversazioni: una città fatta per vivere insieme, per ritrovarsi e scambiare idee e progetti comuni. Raccordando, in una fattiva collaborazione, tante esperienze diverse che in questi anni si sono affermate accanto alle presenze istituzionali più antiche e radicate, come l’Università.

Per la prima volta il festival individua al suo interno un ampio percorso monografico. È dedicato alla Basilicata, regione vicina e storicamente molto legata a Salerno e alla sua provincia. Ci è parso doveroso ritagliare questo spazio all’interno del programma dal momento che siamo alla vigilia di quel 2019 in cui Matera sarà la capitale europea della cultura, ed è questo il motivo per cui abbiamo collaborato con tanti amici lucani – primi fra tutti le promotrici del Women’s Fiction Fest di Matera e i promotori della Notte bianca del libro di Potenza – allo scopo di selezionare una serie di proposte particolarmente significative e orientate in più direzioni, dalla letteratura al cinema, dalla musica al teatro alla “cibosofia”. Il festival rimane “generalista”, ma questa forte presenza lucana potrebbe essere indizio, chissà, della eventualità (tutta da sperimentare) di incorporare in ciascuna edizione uno specifico focus su realtà di particolare attualità.

Tra gli stranieri che saranno protagonisti dell’edizione 2018: André Aciman, autore di Chiamami col tuo nome, il romanzo che ha ispirato il film di Luca Guadagnino vincitore di un Oscar; l’attore e sceneggiatore della celebre serie tv “I Soprano” Michael Imperioli; un nutrito drappello di scrittori tedeschi e austriaci fra i quali spiccano Harald Gilbers, l’autore di I figli di Odino, e Wolfram Fleischhauer; il romanziere camerunense Patrice Nganang, reduce dalle prigioni di Yaoundé; la sudafricana Yewande Omotoso, testimone letteraria dei difficili rapporti fra bianchi e neri a Città del Capo; i francesi Olivier Guez, autore di uno straordinario reportage sul dottor Mengele, e Ian Manook, inventore della saga del commissario mongolo Yeruldelgger; l’inglese Tim Parks col suo nuovo romanzo In extremis; l’albanese Anilda Ibrahimi. Tra gli autori italiani: i registi-narratori Pupi Avati e Cristina Comencini, i  bestseller Alessandro Robecchi, Maurizio de Giovanni e Diego De Silva, Antonio Moresco, Aurelio Picca, Romana Petri, Nando Dalla Chiesa, Enrico Deaglio, Marco Santagata, Roberto Finzi, Paolo Di Paolo, i giornalisti-scrittori Marco Damilano, Massimo Nava, Brunella Schisa e Annalena Benini, l’attore Fortunato Cerlino(il don Pietro Savastano di “Gomorra-La serie”) debuttante nella narrativa, così come l’inviata delle “Iene” Sabrina Nobile. E ancora, Eva Cantarella, Silvana Nitti,Antonio Castaldo, Pasquale Scialò, Vittorio del Tufo, Paolo Malaguti, Glauco Maria Cantarella.

Per la prima volta la prolusione inaugurale sarà affidata a una donna: l’antichista Giulia Sissa, docente alla Università di California a Los Angeles. E per gli amanti della notte, L’alba della poesia, il reading per aspettare il primo raggio di luce dalla terrazza della Fondazione Ebris. Spazio anche al teatro, con due testi commissionati dal festival aKatherine Wilson e Vladimiro Bottone, che verranno messi in scena da due compagnie salernitane: l’Eclissi e il Giullare. Da segnalare l’omaggio alla BASILICATA, nella prospettiva di Matera capitale europea della cultura, con momenti dedicati alla storia e alle tradizioni (anche culinarie) lucane, che si snoderanno per l’intera durata del festival, organizzati in collaborazione con con  il Women’s Fiction Fest di Matera e  la Notte bianca del libro di Potenza. La partnership si inserisce nel più ampio progetto, di cui SALERNO LETTERATURA è capofila, della  RETE DEI FESTIVAL DEL SUD  che al momento associa già 25 manifestazioni disseminate in sei regioni. Ma non finisce qui. L’atrio del Duomo ospiterà l’incontro-esibizione con Miguel Angel Zotto e Daiana Guspero, autori di Te siento, il linguaggio segreto del tango e l’arte della coppia. Un autentico mostro sacro del tango sarà testimone dell’arte del ballo più sensuale, quel pensiero triste che si danza, secondo la celebre definizione di Enrique Santos Discepolo.