Cristò

Uno su infinito

Pubblicato il: 24 Gennaio 2022

«Una volta eliminato l’impossibile ciò che rimane, per quanto improbabile, dev’essere la verità.» Non fa una piega questo assunto, in bocca a Sherlock Holmes, il celebre investigatore creato da sir Arthur Conan Doyle. Holmes era un positivista – anche se recenti studi critici hanno evidenziato certi suoi accostamenti al pensiero irrazionale  ̶  e cosa c’è di più scientifico, di più preciso della matematica? Ne siete davvero sicuri?

Se desiderate mettervi alla prova vi consiglio di non mancare la lettura di Uno su infinito (2021), riproposto da TerraRossa Edizioni dopo esser stato pubblicato da due diversi editori col titolo di That’s (im)possible. L’opera è un compendio della visione e dei temi di Cristò, il suo autore, che ci ha abituati molto bene con i pregevoli La meravigliosa lampada di Paolo Lunare (2019) e Restiamo così quando ve ne andate (2017). Il richiamo che emana questo breve libello (79 pagine) era perciò ineludibile, anche per la sua natura atipica. Si tratta infatti di una narrazione corale (a me ha ricordato, per certi aspetti, l’Antologia di Spoon River) che il suo autore definisce “racconto orale”.

La cornice o l’espediente narrativo è quello adottato dal dottor S. in La coscienza di Zeno, solo che il dottor Tancredi, nella necessaria premessa, non ha alcuna intenzione di vendicarsi del suo paziente, Bruno Marinetti, ma di divulgare il testo che uno sceneggiatore sostiene di aver raccolto in diverse interviste sul celebre programma That’s (im)possible, col fine di realizzare un documentario mai finito che getta una luce vivida sulla vicenda umana e personale del suo ideatore, Marinetti per l’appunto. Il racconto si compone perciò a tessere, un reality dei commenti di persone più o meno vicine a Marinetti, dal cameraman del suo staff all’insigne filosofo, dal giornalista alla casalinga che dice la sua.

La polifonia così congegnata ricostruisce sotto gli occhi del lettore tutta la vicenda del programma ideato da Bruno Marinetti, una lotteria in cui si chiede ai partecipanti di indovinare un numero da uno a infinito. Tutti sono più o meno consapevoli che è impossibile vincere, che le probabilità di vittoria sono pari allo zero, eppure: perché non provarci? Nessuno era in grado di conoscere le modalità col quale il numero, spesso molto esteso, veniva estratto ogni settimana. L’opinione pubblica criticava That’s impossibile, diceva che il programma era palesemente truccato, eppure la sua notorietà aumentava, diventava virale ad ogni nuova puntata. Da una piccola emittente locale il programma era migrato alle emittenti nazionali, per poi essere esportato in tutto il mondo e divenire un fenomeno globale. Una sorta di follia collettiva.

«Le cose impossibili accadono continuamente. Per questo giocavo a That’s. Per questo ci giocavano tutti.» Cristò sigla un singolare e originale gioiello, di rara forza eversiva e rivoluzionaria. Non è un caso che lo stesso Bruno Marinetti, in uno dei monologhi interiori più belli tra le idee calate in queste pagine sulfuree, faccia uno schizzo in un foglietto per il marmista che realizzerà la sua lapide: “Bruno Marinetti. Anarchico. Non riuscì a cambiare il mondo”. E non è un caso che il padre di Marinetti, Enrico, si sia definito “sindacalista e combattente”, che abbia rifiutato la croce sulla sua tomba. Il personaggio di Bruno Marinetti, come suo padre, affonda la lama nelle viscere di una società capitalista allo sbando, bramosa di vivere in una sorta di “ipnosi” da desideri indotti, anestetizzata da illusioni preconfezionate, pronta a ribaltare ciecamente i fondamenti del metodo scientifico e declinare in maniera bizzarra e illogica persino la Matematica.

Lo stile surreale di Uno su infinito vi aggancerà senza scampo, pagina dopo pagina, alternando il registro grottesco (nell’evolversi degli eventi riguardanti la lotteria di That’s impossibile) a squarci di vera e propria poesia nelle pagine che indagano il rapporto di Bruno con Sofia, la sorella malata che accudisce con amore e dedizione. Considero Cristò uno scrittore di riferimento nella nuova narrativa italiana; lo sguardo con il quale indaga le pieghe della contemporaneità e le rappresenta, con disarmante semplicità, si appoggia a una pratica della scrittura che rende tutto più fruibile e giocoso (solo in apparenza), parlando direttamente al cuore del lettore.

Parlare del tempo, dell’assoluto e della probabilità, cosa non certo agevole, spiegarne l’essenza (anche se possiamo coglierla ma ci risulta indicibile) gli riesce facendo agire due personaggi che si dispiegano attraverso pagine toccanti e mirabili: Bruno e Sofia. Forse è proprio la malattia di Sofia la chiave che permette una comprensione immediata dell’universo e dei suoi misteri. «Quasi che quell’infinito che nella mia immaginazione lei riusciva a percepire fosse una distesa di numeri casuali e che lei ne trascrivesse un pezzettino, come a volermi portare una fotografia della casa in cui abitava la sua coscienza.» Forse che i nostri comportamenti irrazionali hanno origine alle estreme propaggini del nostro pensiero razionale e del nostro bisogno di capire? È solo una delle tante suggestioni che potremmo intravedere in Uno su infinito. Non perdetele.

Edizione esaminata e brevi note

Cristò lavora in una libreria, suona il pianoforte e ha già pubblicato cinque opere narrative: Come pescare, cucinare e suonare la trota, L’orizzonte degli eventi, That’s (im)possible, La carne e Restiamo così quando ve ne andate. Suoi contributi sono apparsi su “La Repubblica”, alfabeta2, Artribune e minima et moralia.
Cristò è reperibile su Facebook

Cristò, “Uno su infinito”, TerraRossa Edizioni (Collana “Fondanti” diretta da Giovanni Turi), Alberobello, maggio 2021, pagine 79.

In Lankenauta: Cristò“Restiamo così quando ve ne andate”, TerraRossa Edizioni,(Collana “Sperimentali” diretta da Giovanni Turi), Alberobello, 2017,  pagine 242.

La meravigliosa lampada di Paolo Lunare”, TerraRossa Edizioni (Collana “Sperimentali” diretta da Giovanni Turi), Alberobello, ottobre 2019, pagine 97.

Alberto Carollo per Lankenauta, 23 gennaio 2022.