Rosch Eleanor, Thompson Evan, Varela Francisco

La mente nel corpo. Scienze cognitive ed esperienza umana

Pubblicato il: 15 Maggio 2024

La mente nel corpo

Il volume La mente nel corpo: scienze cognitive ed esperienza umana (Astrolabio, pp. 376, euro 34, traduzione di Selene Mezzalira), scritto a sei mani da Francisco J. Varela, Evan Thompson e Eleanor Rosch, offrì, al suo apparire nel 1991, un’analisi nuova sulla natura della conoscenza e della mente umana. Rispetto alla prospettiva tradizionale che concepisce la conoscenza come rappresentazione di un mondo preesistente, gli autori argomentavano infatti che essa è piuttosto il risultato di un processo continuo di attribuzione di significato, intrinsecamente legato alla vita stessa degli organismi. Tale visione, che ha suscitato un cambiamento di paradigma nelle scienze cognitive, invita gli studiosi a integrare l’esperienza soggettiva e il vissuto individuale, incorporando, nella sua dettagliata mappa, elementi fondamentali della psicologia buddhista, come l’assenza di fondamento, da distinguere con attenzione dal nichilismo, o del Dharma stesso.

La cognizione viene così concepita come un’azione emergente dall’interazione dinamica con l’ambiente, priva di un fondamento esterno indipendente dalla propria storia e contesto. Questo nuovo approccio sollevò a suo tempo una domanda centrale: è possibile conciliare la conoscenza scientifica con l’esperienza umana oppure permane una distanza insormontabile tra le due?

La nuova versione italiana del pionieristico The Embodied Mind: Cognitive Science and Human Experience pubblicata da Astrolabio arriva arricchita con una prefazione di Jon Kabat-Zinn. Quest’opera giunge oggi alla sua seconda edizione italiana dopo la prima, reattiva traduzione del 1992 a cura di Isabella Blum, studiosa nota per il suo impegno nel costruire ponti culturali nell’ambito dell’editoria scientifica (si pensi anche al suo contributo a più volumi del catalogo Adelphi, da Oliver Sacks a Antonio Damasio). Perché definire tale lavoro pionieristico? Il testo rappresenta un contributo innovativo capace di offrire una prospettiva densa sull’evoluzione temporale di concetti fondamentali come l’enazione — la cui idea centrale è che il corpo vivente sia un sistema auto-organizzato e che il mondo di un organismo non è prestabilito, ma messo in atto dall’organismo stesso — nonché sulla generazione di un mondo e di una mente basati sulle azioni corporee degli organismi viventi. Fu questo poi uno dei primi testi a esplorare il legame circolare tra esperienza umana e scienze della mente, anticipando, e in fin dei conti contribuendo a inaugurare, il ruolo chiave che il fortunato approccio circolare avrebbe assunto nel nuovo secolo.

In questa opera, gli autori affrontano di continuo, con l’andamento di chi si muove tra ordito e trama, le tradizioni fenomenologiche, comportamentiste, cognitiviste e connessioniste, ritagliando un quadro complesso e interdisciplinare che ha influenzato in modo significativo il dibattito accademico nel campo delle scienze cognitive. Tralasciando le prime due componenti della fenomenologia e della mente black box insondabile tipica del comportamentismo, quando veniamo al campo della ricerca cognitivista dobbiamo chiederci quali sono le risposte a tre domande fondamentali: 1) che cos’è la cognizione? 2) Come funziona? 3) Come si fa a capire se un sistema cognitivo sta funzionando correttamente? Nell’ordine, la tradizione cognitivista arrivava rispettivamente a queste risposte: 

  1. 1) un’elaborazione di informazioni come calcolo simbolico, una manipolazione di simboli secondo regole stabilite.
  2. 2) Attraverso qualsiasi dispositivo che possa sostenere e manipolare elementi funzionali discreti: i simboli. Il sistema interagisce solo con la forma dei simboli (i loro attributi fisici), non con il loro significato.
  3. 3) Quando i simboli rappresentano adeguatamente alcuni aspetti del mondo reale e l’elaborazione dell’informazione porta a una soluzione corretta del problema posto al sistema.

Alle stesse tre domande, la tradizione di studio connessionista dell’auto-organizzazione associazionista e delle reti dinamiche, così rispettivamente risponde, compiendo una torsione importante e cacciando fuori dalla scena i simboli:

  1. 1) l’emergenza di stati globali in una rete di comportamenti semplici.
  2. 2) Attraverso regole locali per singole operazioni e attraverso regole per le modificazioni della connettività tra gli elementi.
  3. 3) Quando le proprietà emergenti (e la struttura che ne deriva) possono essere considerate corrispondenti a una specifica capacità cognitiva: una soluzione efficace a un compito assegnato.

L’intero libro si potrebbe leggere alla luce di queste tre domande fondamentali, sorta di palinsesto che di volta in volta grattiamo per una nuova risposta. E l’arco che sottende questo testo è davvero largo: fenomenologia, filosofia analitica, esistenzialismo, psicologia cognitiva, intelligenza artificiale, psicoanalisi, biologia cellulare, teoria evolutiva e diverse scuole di buddismo trovano spazio in un’opera che è tanto coraggiosa quanto sempre vacillante sull’orlo di una possibile perdita di rigore, lambita eppure sempre scongiurata. Si tratta, probabilmente, dello scotto che devono pagare quei lavori seminali che radunano a sé linee convergenti di un’epoca del pensiero e che continuano, nel loro essere termine a quo e ad quem, a rappresentare un termine di confronto perpetuamente riavviato, un avvitamento speculativo, in virtù dell’eredità considerevole che incarnano nella vicenda teoretica, a maggior ragione quando in ballo c’è l’eterno problema della discrepanza tra conoscenza scientifica ed esperienza vissuta.

Edizione esaminata e brevi note

Francisco J. Varela (1946-2001) ha insegnato a Berkeley, a New York, al Max Plank Institut di Francoforte e al CNRS di Parigi. Ha studiato e praticato il buddhismo tibetano con Chögyam Trungpa e Tulku Urgyen.

Evan Thompson insegna filosofia alla University of British Columbia di Vancouver ed è membro asociato del Dipartimento di Studi asiatici e di Psicologia. Per Astrolabio ha pubblicato La veglia, il sonno, l’essere e Perché non sono buddhista.

Eleanor Rosch, specializzata in psicologia cognitiva, ha insegnato a Berkeley.

 

Francisco J. Varela, Evan Thompson, Eleanor Rosch, La mente nel corpo. Scienze cognitive ed esperienza umana, Astrolabio, Roma 2024, pp. 376