Premio Italo Calvino a Filippo Tapparelli con L’inverno di Giona

Pubblicato il: 24 Maggio 2018

La Giuria della XXI edizione del Premio Italo Calvino per scrittori esordienti ha assegnato il Premio a L’inverno di Giona di Filippo Tapparelli per la sua grande forza visionaria. Motivazione: nel testo, con stile rarefatto, un allucinato mondo mentale si trasforma in un mondo fisico insieme minuziosamente reale e sottilmente simbolico. Un potente e struggente giallo analitico in cui la verità si sfrangia in tanti rivoli, toccando i temi della colpa, del castigo, del bisogno umano di riconoscimento.

Una prima menzione speciale è andata a Il Grande Vuoto di Adil Bellafqih per l’originale capacità di mescolare tra loro generi diversi come il noir e la distopia, con un suggestivo uso di cliché e di citazioni provenienti da un immaginario visivo squisitamente contemporaneo. E, in modo obliquo, il romanzo e il suo giovane autore gettano sull’oggi un perturbante e pungente sguardo radicale.

Una seconda menzione a Il Faraone di Riccardo Luraschi, un’estesa e impeccabile costruzione narrativa chiaramente ispirata alle vicende italiane degli ultimi venticinque anni e al loro ancora non tramontato protagonista. La non facile materia è affrontata in un’inedita prospettiva, con un’eccellente scrittura dall’amplissima e perfettamente dominata tastiera di registri e di lessici.

La menzione Treccani va a Sinfonia delle nuvole di Giulio Nardo, con la seguente motivazione: per la capacità di trovare nella linearità e nella precisione una personale cifra di libertà, attraverso l’adozione di una lingua che piegandosi allo svolgersi del racconto, lontana dalla tentazione di virtuosismi ma allo stesso tempo mai placida, rimane creativa e imprevedibile, capace, attraverso un’accorta differenziazione dei registri lessicali, di portare il lettore dentro il romanzo accompagnandone la lettura in un equilibrio dinamico fra trama e parola.

La Giuria del Premio era formata da: Teresa Ciabatti, Luca Doninelli, Maria Teresa Giaveri, Vanni Santoni, Mariapia Veladiano.