Un libro che fa male al cuore ma che fa bene al cervello, come una medicina con degli effetti collaterali spiacevoli.
Che la violenza sulle donne sia un fenomeno ben lontano dall’essere estirpato, lo si sa abbastanza bene, ma che ancora esistano situazioni come quelle descritte in questo libro, è una conoscenza meno diffusa, o forse è semplicemente ignorata perché troppo spiacevole.
L’autore, il giornalista Aldo Forbice, in poco più di venti capitoli, ci racconta altrettante storie, dico storie ma non sono certo romanzi, sono tutti fatti realmente accaduti e fenomeni tutt’altro che estirpati: nella maggior parte dei casi ci troviamo in Africa e Asia, ma non mancano certo l’Europa e anche l’Italia.
Ogni capitolo affronta la storia specifica di una donna, che in genere si lega ad un fenomeno più grande che ne coinvolge altre migliaia. Ecco allora che scopriamo del traffico di ragazzine nordcoreane verso la Cina, dove attualmente esiste uno squilibrio demografico causato da decenni di “politica del figlio unico” in cui le famiglie non esitavano ad uccidere e abbandonare il primogenito, se questo nasceva femmina. Oppure veniamo a conoscenza dell’altrettanto grande traffico di ragazzine dall’Iran verso gli Emirati del Golfo per farle diventare mogli o prostitute. Scopriamo i numeri sconcertanti di donne africane che hanno dovuto subire l’infibulazione, pratica che viene effettuata in gran segreto anche in Italia nelle comunità di espatriati.
La storia forse più straziante però è quella di Atefeh Rajabi, ragazza iraniana la cui storia è talmente tragica che non sembra poter essere reale e che merita di essere letta in toto nel libro invece che essere riassunta qui in poche righe.
L’obiettivo di questo libro non è commuovere, la scrittura è quanto più possibile lineare e in qualche modo “sterile”, nel senso che cerca di presentare i fatti senza cadere nel sentimentale. Una scelta forse un po’ cruda ma allo stesso tempo necessaria per entrare nella testa del lettore e far scattare quell’interruttore dell’indignazione che nel mondo di oggi ha forse bisogno di essere rispolverato per le questioni davvero importanti. Come scrive Emma Pomilio nella prefazione: “L’augurio è che questi racconti possano, almeno in parte, contribuire a sconfiggere il virus dell’indifferenza che spesso circonda questo tema.”
Un libro di breve lettura e a suo modo scorrevole, ma intriso d’ingiustizie e sofferenze che lo rendono difficile da digerire ma necessario da ricordare.
Lo consiglio a tutti quelli che pensano che la violenza sulle donne sia ormai un ricordo del passato e, in generale, a tutti gli uomini.
Edizione esaminata e brevi note
Aldo Forbice, giornalista e scrittore, per quasi vent’anni ha diretto e condotto il programma quotidiano Zapping su RadioRai. È stato autore per Rai1 e Rai2 e caporedattore del Tg1, ha pubblicato oltre cinquanta saggi di politica,economica e problemi sociali e ha insegnato nelle università di Roma “La Sapienza” e di Teramo. Commendatore della Repubblica per nomina del presidente Ciampi, ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti, tra cui l’Echo dell’Ue, l’americano Amerigo e il Montanelli.
Aldo Forbice, “Comprare Moglie”, prefazione di Emma Pomilio, postfazione di Gianfranco Pasquino, Marietti 1820 Edizioni, 2021, Bologna
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