Torossi Tevini Marina

Bluoceano. Appunti di viaggio – intervista all’autrice

Pubblicato il: 2 Dicembre 2022

“Arriviamo ad Aqaba. Il porto giordano ci accoglie col suo alto minareto e il canto del muezzin che chiama alla preghiera i fedeli. La giornata sarà per noi lunga e faticosa. Siamo stati già a Petra due anni fa, ma sarebbe un vero peccato restarcene in uno stabilimento balneare quando ci sono ancora mille sorprese tra quelle rocce rosa in mezzo alle gole e così nonostante gli Usa abbiano avuto la bella pensata di sganciare più di un centinaio di bombe sul suolo siriano dalle loro basi sul mar Rosso proprio la notte precedente al nostro arrivo decidiamo di avviarci verso Petra. La guida giordana che ci accompagna esordisce dicendo: “Noi siamo tutti siriani”, e poi dimostrando una cultura notevole, snocciola tutte le colpe riconducibili all’Occidente in senso lato dal tempo di Esaù e dell’impero romano. “Madonna, qui non arriviamo a Petra – penso – questo mi sembra proprio arrabbiato, in una di queste gole ci prende e ci sgozza”.
Saliamo per strade tortuose che conducono tra deserti e montagne a Wadi Musa da dove si accede al sito di Petra. Intorno deserto sassoso e qua e là detriti a bordo strada. “Il deserto è bellissimo” dice la nostra guida “Se ti inoltri e ti lasci catturare dal suo fascino lo capisci davvero”. Qua e là si vedono campi di nomadi beduini con pecore e cammelli. “Dovreste trascorrere una notte in una tenda” continua.
“Mi sarebbe sempre piaciuto”, dico io “ma non ho mai avuto l’occasione di farlo e poi temevo le scomodità”. “Scomodità? Ma no! Sono tende a 4 stelle” dice la guida, “tende da mille e una notte”.
“Mi piacerebbe, forse una volta lo farò” dico io.
“Sono stato in Europa e anche in Italia” continua la guida, che parla benissimo l’italiano, “ma ho capito una cosa, noi non abbiamo bisogno dell’Europa, qui c’è la bellezza”.

In occasione dell’uscita di Bluoceano. Appunti di viaggio di Marina Torossi Tevini, l’autrice dialoga con Gianluca Massimini, redattore di Lankenauta.it.

 

Qui la diretta:

Edizione esaminata e brevi note

Marina Torossi Tevini, Bluoceano. Appunti di viaggio, Campanotto Editore 2022, pp. 128

Marina Torossi Tevini è nata a Trieste e ha insegnato materie letterarie nei licei triestini. Ha pubblicato due libri di poesie Donne senza volto (1991, Svevo) e L’unicorno (1997, Campanotto, menzione speciale al Via di Ripetta) e sette di prosa Il maschio ecologico (1994, ivi, finalista al Carrara Hallstammer), Il migliore dei mondi impossibili (2002, ivi, premio «Nuova Antologia»), Il cielo sulla Provenza (2004, ivi), Viaggi a due nell’Europa di questi anni (2008, ivi, premio «Trieste, scritture di frontiera»), Le parole blu (2010, ivi I premio Golfo di Trieste), L’Occidente e parole (2012, I premio Contemporanea d’autore all’Alexandria scriptori festival) e Rotte d’Europa (2015, Hammerle, Libri del Pen Trieste). Ha ricevuto numerosi premi per gli inediti tra cui il I premio al Leone di Muggia nel 1993 nella sezione narrativa. Ha pubblicato postumo il romanzo del padre La valle del ritorno (Campanotto, 1997). Sue poesie e racconti compaiono in diverse antologie tra cui Poeti triestini contemporanei (Lint, 2000) e Lichtungen pubblicazione a cura dell’Università di Graz. Ha collaborato alle riviste culturali «Stilos», «Arte&Cultura», «Zeta» e ad alcuni siti web. È membro del direttivo del Pen Trieste. Attiva in rete, ha un sito web www.marinatorossi.it