Bertoli Ausilio

L’istinto primo

Pubblicato il: 6 Giugno 2014

lankenauta press

BERTOLI AUSILIO – L’ISTINTO PRIMO

Esiste una forza inarrestabile che muove il mondo: è l’amore in tutte le sue forme.

L’ultimo romanzo del vicentino Ausilio Bertoli sembra dirci proprio questo e ci parla dei tanti aspetti che l’amore può assumere tra gli esseri umani.

Bertoli lo fa, come sempre, con gusto e ironia, intrattenendoci attraverso un romanzo godibile e fluido, ambientato tra la tranquilla e un po’ pettegola Vicenza e la Moldavia, terra d’emigrazione e povertà.

Fabio Bassi è il tipico protagonista bertoliano. È un libraio vicentino, non più giovanissimo, rimasto indifeso e depresso dopo una sfortunata storia d’amore con una ragazza che l’ha piantato per unirsi al suo professore universitario, sposato. All’inizio del libro lo troviamo su un letto d’ospedale dopo un’operazione di ernia inguinale. Proprio in questo luogo di dolore, Fabio conosce Anita, una bella infermiera, madre di due bimbe, che si mostra particolarmente gentile con lui.

Desideroso di un affetto protettivo e materno, il nostro protagonista si sente subito attratto da questa donna, ma accadranno altre vicende, lei muterà atteggiamento verso di lui, subentreranno altri personaggi femminili….non svelo la trama ……

Il libro vede un continuo incontrarsi, attrarsi dei personaggi per i motivi più vari: passione, attrazione fisica o intellettuale, condivisione di un dolore. Uomini e donne si prendono e si lasciano, paiono avvicinarsi, ma spesso la scintilla amorosa non scocca reciprocamente e le vicende mutano.

È il presentimento amoroso, in pratica, che sovrasta e condiziona gli atteggiamenti, i sentimenti, le emozioni degli umani. Hai mai letto nulla di Dino Buzzati?”

Sono davvero tanti fili quelli che s’intrecciano tra le persone, fili che si annodano, si attorcigliano, si tagliano, si riallacciano a sorpresa e Fabio vive questa sorta di “danza della vita”, in cui non è escluso l’arrivo della morte a tingere la storia di noir, con le numerose donne che conosce, fino a che non troverà una stabilità e un legame appagante e rassicurante.

Non c’è solo la passione amorosa nel libro, c’è la sensibilità sociale, la passione per il proprio lavoro umanitario, la realtà delle comunità terapeutiche.

Numerosi sono i temi d’attualità che entrano nella trama e che costituiscono delle spie luminose su quanto accade in Veneto (e non solo): le morti bianche sul lavoro, l’immigrazione clandestina (in questo caso dalla Moldavia), ma anche l’emigrazione di ritorno, costituita da quegli stranieri che, dopo aver fatto un po’ di fortuna in Italia, tornano alla terra d’origine per iniziare una loro attività imprenditoriale. E poi c’è la realtà della provincia veneta, i paesotti pettegoli, dove si conoscono i dettagli della vita di tutti e quindi le relazioni amorose sono risapute e divengono oggetto di chiacchiere infinite, gli agriturismi caserecci sorti in gran numero, frutto della libera iniziativa imprenditoriale e occasione di lavoro per gli immigrati.

Nell’insieme il romanzo rispecchia un grande interesse per le faccende umane e i loro sviluppi, è il frutto di un’indagine senza fine che Bertoli conduce da anni sul comportamento degli esseri umani sulla faccia della terra e che l’ha condotto anche verso paesi molto lontani (penso a “Rosso Africa”: continente distante ed esperienza di pre-morte, quindi un allontanamento dalla vita per poi scoprirla in modo diverso).

Dopo essersi occupato, negli ultimi due romanzi, soprattutto del mondo del volontariato, qui Bertoli va alla fonte prima dell’agire umano, a questo istinto primordiale che viene chiamato amore e che va decisamente oltre la sfera carnale.

Articolo apparso su lankelot.eu nel giugno 2014

Edizione esaminata e brevi note

EDIZIONE ESAMINATA E BREVI NOTE

Ausilio Bertoli, L’istinto primo, Italic/Pequod, Ancona, 2014

Ausilio Bertoli, sociologo della comunicazione e giornalista. Vive a Grumolo delle Abbadesse (Vicenza). Ha fatto il ricercatore sociale, l’assistente universitario a Urbino e ha collaborato alla facoltà di Psicologia dell’Università di Padova. Scrive testi di psicosociologia e di critica culturale. Tra i suoi libri: “I temi della comunicazione” (Lupetti, 2004); “Giostra mentale” (Manni, 2001); “Gente tagliata” (Edizioni del Leone, 1996); “Rosso Africa” (Mimesis, 2011).

Link:http://www.ausiliobertoli.it/