Robeson Paul

Roll Away Clouds (Songs From Shows & Films/Original Recordings 1928-1937)

Pubblicato il: 17 Ottobre 2011

Il nome “Nostalgia” dato alla collana Naxos e della quale fa parte “RollA way Clouds” non deve trarre in inganno: si potrà pure definire il tutto “retrò”, ma forse è più opportuno considerarla un’importante iniziativa editoriale tale da aver riesumato al grande pubblico (ed oltretutto a prezzo speciale) incisioni di grandi artisti a suo tempo celeberrimi come Marian Anderson, Richard Tauber, Lawrence Tibbet, Ezio Pinza nel suo ultimo periodo americano; ed appunto Paul Robeson.
Il Cd “Roll Away, Clouds” contiene registrazioni risalenti agli anni dal 1928 al 1937, ovvero il migliore periodo vocale per l’artista afroamericano, quando ancora, tra turnè europee, film, musical, non era stata presa la decisione di abbandonare il lucente mondo di Hollywood e soprattutto gli stereotipati ruoli che lo vedevano declamare il “Zi Buana” di rito. A differenza del Cd “Spirituals, Folksongs, Hymns” edito dalla Pearl, che abbiamo ascoltato qualche tempo fa, “Roll Away” ci mostra un Roberson, impegnato nel campo cinematografico e teatrale, senza incursioni specifiche nello spiritual: un ritratto incompleto, parziale, forse anche più commerciale, ma probabilmente più gradito alle orecchie del grande pubblico.
Una raccolta di tutto rispetto, gradevolissima all’ascolto, che, al di là del valore artistico dei singoli brani, riesce a delineare la personalità del cantante e soprattutto la sua possente vocalità di basso baritono.
Oltre al celeberrimo “Ol’ Man River” tratto da Show Boat di Kern e di cui Robeson – Joe fu l’interprete per eccellenza (pur essendo stato Jules Bledsoe il primo a debuttare nel ruolo), possiamo ascoltare il “Roll Away, Clouds” del titolo, inciso durante una delle sue frequenti trasferte londinesi, “Sonny Boy”, “Little Pal” di Ray Anderson, originariamente composti per Al Jolson, “Lonesome Road” di Shilkret -Austin, interpretato con uno stile “spiritual” e che era stato inserito come una sorta di extra in una delle prime versioni di “Show Boat”.
Ed inoltre brani tratti da film risalenti agli anni ’30 – ’40, ormai quasi dimenticati, i cui nomi sono ignoti a dizionari del cinema come il Morandini e il Farinotti: “Canoe Song”, “Congo Lullaby”, “Sleepy River”, “I Still Suit Me”, “Lazin'”, “I Don’t Know What’s Wrong”, “Jericho”, “Ho! Ho!”, Climbin’ Up” da pellicole come “The Emperor Jones” (1933), “Bozambo” (1935) regia di Zoltan Korda, “Le miniere di Re Salomone” (1937) versione di Robert Stevenson, “Sanders of The River” (1937), The Proud Valley” (1939), “Destino – Tales of Manhattan” (1942).
Composizioni artisticamente disuguali, alcune notevoli come “Sleepy River”, altre non più che gradevoli, che acquistano un valore aggiunto grazie alla bellissima voce di Robeson: ampia, talmente scura da far dubitare del suo ruolo come basso baritono, ma nel contempo tutt’altro che cavernosa ed artefatta, morbida e, almeno in queste interpretazioni, priva di un’impostazione tipicamente lirica, probabilmente inadeguata per le opere proposte, tra il musical e il popolare.

1) Roll Away, Clouds (Waller – Tunbridge) 3:09
2) Sonny Boy (R.Henderson – DeSylva – Brown) 2:41
3) Little Pal (R.Hendrson – DeSylva – Brown ) 3:31
4) Lonesone Road (N. Shilkret – Gene Austin) 2:45
5) Ol’Man River (Kern – Hammerstein II) 2:47
6) That’s Why Daekies Were Born (R.Henderson – l. Brown) 2:38
7) Conoe Song (M. Spoliansky – A. Wimperis) 3:26
8) The Killing Song (M. Spoliansky – A. Wimperis ) 2:25
9) Love Song (M. Spoliansky – A. Wimperis ) 3:26
10) Congo Lullaby (M. Spoliansky – A. Wimperis ) 3:09
11) I Still Suits Me (Kern – Hammerstein II ) 2:49
12) Sleepy River (E. Ansell – Ege)3:05
13) Lonely Road (E. Ansell – Ege )3:19
14) Song of Freedom (E. Ansell – Ege ) 2:40
15) The Black Emperor (E. Ansell – Ege ) 2:48
16) My Way (J. Kennedy – C. Carr) 2:50
17) Ho! Ho! (M. Spoliansky) 2:13
18) Climbin’Up (M. Spoliansky) 3.13
19) Lazin’ (E. Ansell – J. Dyrenforth) 2.48
20) I Don’t Know What’s Wrong (E. Ansell – J. Dyrenforth) 3:21

I brani proposti sono stati incisi con la New Mayfar Orchestra, diretta da Carrol Gibbons, Muir Mathieson, Ray Noble, Eric Ansellm Clifford Greenwood, tra il 1928 e il 1937.
La Naxos dal punto di vista tecnico una volta tanto sembra abbia fatto un ottimo lavoro: rispetto al Cd Pearl, in cui si è preferito evitare pericolose ripuliture sonore per offrire un ascolto forse più difficoltoso ma anche più genuino, in “Roll Away, Clouds” i tecnici la ripulitura l’hanno fatta, ma pare proprio abbiano evitato il frequente rischio patacca nel proporre la musica da un lato priva magari di eccessivi fruscii, e dall’altro poi devastata da artificiosi e fasulli schiarimenti o scurimenti della voce del cantante. Piuttosto ampio ed esplicativo il booklet, rigorosamente in lingua inglese. Ascolto che posso profetizzare potrà risultare in linea generale privo di effetti collaterali tipo narcolessia.

 

Edizione esaminata e brevi note

Paul LeRoy Bustill Robeson,(Providence, 9 aprile 1898Philadelphia, 23 gennaio 1976) è stato un attore, avvocato, cantante basso baritono e un attivista per i diritti civili statunitense.

Paul Robeson, Roll Away Clouds (Songs From Shows & Films/Original Recordings 1928-1937), Naxos 2002

Recensione già pubblicata il 13 Ago 2005 su ciao.it e qui parzialmente modificata.

Luca Menichetti. Lankelot, ottobre 2011