Valenzuela Consuelo

Voglio cambiare il mondo. 18 donne che hanno segnato la storia

Pubblicato il: 17 Giugno 2019

Le donne possono fare tutto, la differenza di genere non le discrimina rispetto all’operato degli uomini, anzi a volte la loro presunta inferiorità o debolezza o le difficoltà ad affermarsi in un universo maschile costituiscono uno stimolo in più per andare avanti.

Questo sembra innanzi tutto dirci il libro della Valenzuela, suo secondo lavoro dopo “Guida alle più belle case di artisti in Italia” (Stampa Alternativa 2016). Vi sono presentate in poche pagine le figure di 18 donne che si sono distinte per il loro coraggio, il loro ingegno e la capacità di andare controcorrente, esercitando professioni di esclusiva pertinenza maschile.

Le loro figure percorrono la storia come un filo rosso – anzi rosa – e osano lanciare sfide contro i pregiudizi e le convenienze sociali, sono determinate, spesso fortunatamente sostenute da famiglie illuminate che consentono loro di studiare come Elena Lucrezia Cornaro Piscopia, una delle poche italiane, prima donna laureata al mondo. Veneziana, dalla mente brillante, scelse poi di farsi monaca, diventando oblata benedettina e seguendo i voti pur restando in famiglia. Il monastero è spesso una buona struttura che, nei periodi antichi, può permettere anche a una donna di studiare.

Le protagoniste provengono dai continenti, dalle epoche e dalle culture più diverse: troviamo Takeko Nakano, donna samurai; Huda Shaarawi, la prima femminista egiziana, Lyudmila Pavlichenko, donna-cecchino russa che a venticinque anni aveva ucciso 309 nazisiti.

Vi sono donne che hanno esercitato professioni davvero insolite per la loro epoca come Jeanne Baret, che circumnavigò la terra, travestendosi ovviamente da uomo, al seguito della spedizione di Boungainville nel 1766. Contadina povera della Borgogna, era diventata serva e poi amante del naturalista Philibert Commerson, reclutato da Boungainville come botanico. Pare che in suo onore una pianta, un arbusto del Madagascar, sia stata chiamata baretia. Delle sue personali scoperte e del lavoro svolto non sappiamo però nulla.

Stesso fatto accadde a Mary Anning, la donna che amava andare a caccia di dinosauri, instancabile cercatrice di fossili (pare che abbia fatto il suo primo importantissimo ritrovamento a 10-12 anni). Fu sempre lasciata fuori dalla comunità scientifica del suo tempo e i suoi ritrovamenti furono usati dai paleontologi britannici che acquistarono i fossili, ma non diedero mai il suo nome a nessuna specie ritrovata.

A parte qualche raro caso, queste donne così anticonformiste e coraggiose, furono in vita ostracizzate e poi dimenticate, tenute in uno stato di deprecabile oblio. Solo ricerche successive hanno permesso di farne emergere i profili dalle pieghe della storia e adesso su di loro sono stati fatti studi e pubblicati libri.

La Valenzuela delinea rapidamente il contesto storico in cui sono vissute, le loro biografie, eventuali opere e fa riferimento a libri su di loro (citati anche in opportuna bibliografia) in modo che, se qualcuno fosse interessato, possa approfondire.

Talvolta sembra di essere di fronte a una raccolta di primati, visto che molte di loro sono state le prime a compiere certe esperienze.

Qualcuna ebbe fama anche in vita. Wangari Maathai, la donna che amava piantare alberi, fu la prima donna africana a ricevere il Nobel per la pace nel 2004. Barbe-Nicole Ponsardin Clicquot, la signora dello champagne, vedrà il suo nome per sempre legato al metodo champenoise. Infine non possiamo tralasciare una giusta d’Israele, Irene Sendler, l’infermiera che salvò 2500 bambini ebrei del ghetto di Varsavia.

Bisogna dire che tutte sono interessanti e straordinarie, merito sicuro di questo libro è averle riunite insieme, affinché non vengano dimenticate. Furono donne forti, determinate e libere, che hanno seguito le loro inclinazioni.

Un piccolo ritratto ce ne mostra le sembianze, così possiamo immaginarle anche fisicamente.

Edizione esaminata e brevi note

Consuelo Valenzuela è nata e vive a Roma, ma è di origini sudamericane. Parla diverse lingue e ha lavorato per vent’anni in una multinazionale. Questo è il suo secondo libro dopo “Guida alle più belle case di artisti in Italia”.

Consuelo Valenzuela, Voglio cambiare il mondo. 18 donne che hanno segnato la storia, Viterbo, Stampa Alternativa 2018.