Torossi Tevini Marina

Bluoceano. Appunti di viaggio

Pubblicato il: 29 Dicembre 2022

Claudio Magris nel suo “L’infinito viaggiare” scriveva che “viaggiare è una scuola di umiltà, fa toccare con mano i limiti della propria comprensione, la precarietà degli schemi e degli strumenti con cui una persona o una cultura presumono di capire o giudicano un’altra”. Citazione che crediamo sarebbe stata appropriata anche in calce al libro “Bluoceano” di Marina Torossi Tevini proprio per come l’autrice ha concepito i suoi “appunti di viaggio”. Il libro, edito dalla “Campanotto narrativa”, effettivamente è costituito da cinque racconti di altrettanti viaggi – tre transoceanici, gli altri due tra Spagna e Norvegia – in cui alla narrazione pura, intesa come descrizione dei luoghi, incontri con i nativi, si accompagna però molto altro. Con “Ai confini sud del mondo: la Patagonia e non solo (gennaio-aprile 2016)”, cui seguono “Otarie, balene e umani dei vari continenti (gennaio-aprile 2018)”, “Felici i felici? Spagna (settembre-ottobre 2018)”, “Norvegia, tra rorbuer e troll (agosto 2019)”, “Giro del mondo ai tempi della pandemia (gennaio-aprile 2020”), ci si immerge in viaggi in cui i ritmi della crociera contrastano le attuali consuetudini scappa e fuggi; in cui in realtà i cosiddetti viaggiatori, nei loro confort, rimangono, isolati dal mondo che dicono di voler visitare: “Intanto decennio dopo decennio […] iniziò il tempo del turismo di massa, comodo e senza conoscere nulla, appannaggio di una parte così consistente della popolazione da riuscire in qualche decennio a snaturare il mondo” (pp.53). Del resto Marina Torossi più volte nei suoi appunti scrive di rimpiangere i tempi in cui, con pochi mezzi, andava davvero per il mondo all’avventura (“talvolta sento un senso di inadeguatezza, penso che il mio sarà un viaggio banale da occidentale che sa già dove va e dove tornerà”); ma alla fin dei conti viene osservato che fare un giro del mondo con un mezzo relativamente lento come una nave consente “di apprezzare la distanza tra le diverse zone, la proporzione terra-acque […] molti problemi che sembrano giganteschi nella nostra piccola Europa si diluiscono nell’immensità della superficie dei mari e delle terre disabitate, il regno degli animali e delle piante. Si ristabiliscono un po’ le proporzioni” (pp.7).

Viaggio che Marina Torossi descrive sempre in rapporto alle sue letture del momento – letture per lo più coerenti con i luoghi visitati – citando autori come Manganelli e il suo “Esperimento con l’India”, oppure Daniele Del Giudice con “Orizzonte mobile”, oppure ancora “Berta Isla” di Javier Marias. Citazioni che offrono l’opportunità a Marina Torossi di dedicarsi a tutte quelle riflessioni sul mondo contemporaneo che sono la peculiarità di “Bluoceano” e probabilmente il suo maggior pregio. Riflessioni che prendono vita a contatto con quanto visto, vissuto nel viaggio e che, pur a volte con un’apparenza politicamente scorretta, dimostrano pur sempre buon senso: “Se una certa mescolanza di popoli può essere uno stimolo, non sempre il contatto con civiltà diverse e con principi base agli antipodi è di per sé un fenomeno positivo. Ma oggi questo è un discorso rischioso. La nostra tolleranza paradossalmente non accetta se non il pensiero ipertollerante e rifugge da altre posizioni. La coerenza di questo atteggiamento mi sfugge” (pp.31). Come durante la crociera, quella di inizio 2020, sorpresi dalla pandemia e quindi con uno sguardo diverso, più  distante, più onnicomprensivo: “Bisogna riconoscere che in Europa, e in Italia in particolare, si vivono le prime fasi della diffusione con una certa incoscienza. Dietro c’è forse la presunzione, quella maledetta presunzione dell’Occidente, di non dover temere nulla” (pp. 116). Di sicuro molte di queste osservazioni, che in qualche modo accrescono l’interesse per la lettura, altrimenti limitata alle pur interessantissime descrizioni dei luoghi e dei popoli visitati, potrebbero apparire provocatorie. Provocazioni del resto ammesse, con una buona dose di autoironia, dalla stessa Marina Torossi: “Mi è sempre piaciuto dire frasi a effetto e mi prendo anche quella volta la soddisfazione di sparare” (pp.72).

Uno “sparare” che alla fin fine ha anche l’obiettivo di evidenziare le sconcezze del mondo globalizzato, gli inquinamenti, l’invivibilità dei centri urbani. E chi meglio di chi viaggia, di chi guarda il proprio mondo da lontano, può rendersi davvero conto di tutte queste aberrazioni?

Edizione esaminata e brevi note

Marina Torossi Tevini, è nata a Trieste e ha insegnato materie letterarie nei licei triestini. Ha pubblicato due libri di poesie Donne senza volto (1991, Svevo) e L’unicorno (1997, Campanotto, menzione speciale al Via di Ripetta) e otto di prosa Il maschio ecologico (1994, ivi, finalista al Carrara Hallstammer), Il migliore dei mondi impossibili (2002, ivi), Il cielo sulla Provenza (2004, ivi), Viaggi a due nell’Europa di questi anni (2008, ivi, Premio Trieste, scritture di frontiera), Le parole blu (2010, ivi I premio Golfo di Trieste), L’Occidente e parole (2012, I premio Contemporanea d’autore all’Alexandria scriptori festival), Rotte d’Europa (2015, Hammerle, Libri del Pen Trieste) e Trieste. La resa dei conti (2019, Campanotto, finalista alla I edizione del premio Carlo d’Asburgo). Ha pubblicato postumo il romanzo del padre La valle del ritorno (Campanotto, 1997). Ha ricevuto numerosi riconoscimenti per gli inediti tra cui il I premio al Leone di Muggia nel 1993 nella sezione narrativa e il II al concorso Ulcigrai del 1996. Sue poesie e racconti compaiono in diverse antologie tra cui Poeti triestini contemporanei (Lint, 2000), Lichtungen pubblicazione a cura dell’Università di Graz, Akademia e InterPen 2016. Ha collaborato alle riviste culturali Stilos, Nuova Antologia, Arte&Cultura, Zeta. È membro del direttivo del Pen Trieste.

Marina Torossi Tevini, “Bluoceano. Appunti di viaggio”, Campanotto editore (collana “Zeta narrativa. Prosa italiana contemporanea”), Pasian di Prato 2022, pp. 128.

Gli altri libri di Marina Torossi Tevini recensiti sul sito

Luca Menichetti. Lankenauta, dicembre 2022