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Campanotto
Claudio Magris nel suo “L’infinito viaggiare” scriveva che “viaggiare è una scuola di umiltà, fa toccare con mano i limiti della propria comprensione, la precarietà degli schemi e degli strumenti con cui una persona o una cultura presumono di capire o giudicano un’altra”. Citazione che crediamo sarebbe stata appropriata anche in calce al libro “Bluoceano” di Marina Torossi Tevini proprio per come...CONTINUA...
Quello che subito emerge in quest'ultimo libro di Marina Torossi Tevini (Trieste. La resa dei conti, Campanotto Editore, 2019) è senza ombra di dubbio la grande abilità messa in campo dall'autrice nel gestire una materia narrativa così articolata, così ricca di temi e di riflessioni, di spunti, di episodi privati e storici che coprono incredibilmente un arco temporale molto lungo. Il romanzo, infatti, ripercorre gran parte delle vicende politiche giuliane e italiane degli ultimi ottant'anni, riuscendo felicemente nell'intento di calarci...CONTINUA...
Probabilmente il titolo "Pittura e filosofia" del piccolo libro edito dalla Campanotto poteva essere sostituito senza troppi problemi anche con "Pittura e poesia" o "Pittura e scienza". Difatti la lettura dei due articoli giovanili di Gillo Dorfles e le riflessioni contenute negli scritti di Luca Cesari e Luigi Sansone evidenziano una personalità multiforme che intendeva valorizzare la connessione tra forme artistiche e ricerca scientifica. Sappiamo che Gillo Dorfles, partendo da un'approfondita e precoce conoscenza dell'antroposofia steineriana, fu protagonista di un percorso culturale che lo...CONTINUA...
“Parole parole parole. Sempre queste fottute parole, parole di cortesia, parole di convenienza, parole opportune o opportunistiche, parole che si inchinano o che impongono. Parole che cercano di trasmettere la polpa di noi e dicono solo la buccia. E io sempre a dirle, queste parole dannate.
A scuola ai ragazzi a mia madre a tutti”. CONTINUA...
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