Gigliotti Giorgio

Hotel Allah

Pubblicato il: 22 Gennaio 2023

Trattasi del primo capitolo di una trilogia chiamata dall’autore “Islamitudine” e che comprende, oltre a questo libro anche “Pane e Allah” e “Polvere di Allah”, entrambi recensiti qui su Lankenauta sempre dallo scrivente.

“Hotel Allah” è stato pubblicato per la prima volta nel 2008 ed è adesso ristampato. Se gli altri due libri portano il segno delle primavere arabe, questo si colloca cronologicamente prima e ci mostra un mondo un mondo arabo forse più tradizionale. Si tratta, come anche negli altri due libri, di una raccolta di racconti, l’ultimo, “Il mondo di Uqbar” è abbastanza lungo da poter essere quasi considerato un mini romanzo a parte.

I racconti ci portano in varie parti del Medio Oriente, Tunisia, Marocco, Istanbul, il mondo immaginario dei djinn, affrontando una serie di personaggi abbastanza variegata. Gli argomenti affrontati non si fanno scrupoli di essere scomodi, l’omosessualità è un tema ricorrente, la prostituzione, le droghe. Ma anche la malattia mentale, i problemi delle persone causati spesso da una cultura che da un punto di vista occidentale, può apparire brutale e poco adatta ai più deboli. Ma c’è anche spazio per l’ironia, il mondo sotterraneo dei djinn, la sessualità delle lavoratrici in “La fabbrica di datteri”.

Punto forte del libro è che è scritto da un occidentale, Giorgio Gigliotti, che però si è preso la briga di vivere nei posti che descrive per parecchio tempo. Abbiamo quindi un punto di vista, che per quanto comunque filtrato dagli occhi di uno straniero, quantomeno ha l’esperienza necessaria per poter affrontare argomenti delicati.

Molto interessante e con un bel senso ironico è “Djinoun”, che entra nella mitologia locale e ci porta nel mondo degli spiriti djinn e lo fa con un’ironia forse un po’ infantile ma che si adatta bene allo spirito del racconto: “Si sa quanto i djinoun amino predare nottetempo le dispense degli onorevoli italiani. La loro mitica cantina è proverbiale nel mondo sotterraneo, non c’è altro posto, per esempio, in cui si possa rinvenire la grappa di scroto di canguro, di cui ogni djinn che si rispetti ne va matto.”

Molto intenso, seppur crudo, è “La terza via di Zarzisa”, la tragica storia di una ragazza che come unica alternativa per emanciparsi dalla famiglia, ha la prostituzione. Interessante anche “Quando si chiuse la “Sacra Porta”, che racconta gli ultimi istanti prima della fine dell’Impero Ottomano.

In sintesi, si tratta di un libro interessante che ci offre uno spaccato di vita nel mondo del Medio Oriente visto dagli occhi di un nostro conterraneo che però ci ha vissuto. Certo per capire veramente un luogo è forse meglio leggerne gli autori che ci sono nati e cresciuti, ma anche gli espatriati riescono a farci capire qualcosa.

Lo consiglio agli appassionati del mondo arabo e a chi ha già letto gli altri libri della trilogia.

Edizione esaminata e brevi note

Giorgio Gigliotti, giornalista e scrittore. Nella seconda metà degli anni ’80 ha collaborato con Paese Sera, Il Manifesto e Rinascita, iscrivendosi all’Ordine dei Giornalisti. Responsabile del Circolo Mario Mieli tra la fine degli anni ‘80 e gli inizi degli anni ‘90 ha ideato le serate cult Muccassassina. Nel 1994 si trasferisce in Tunisia per 7 anni dove ha aperto una società di servizi. Ritornato in Italia, dal 2000 al 2007 diventa direttore responsabile della testata giornalistica on line Interactpress. Ha collaborato come inviato per Radio Tre Rai nel Maghreb, girato un documentario sull’Algeria post terrorismo, organizzato incontri in Nordafrica tra associazioni giovanili con il progetto Euromed Youth. Ha scritto 7 monografie per la collana Spinn sui paesi del bacino sud del Mediterraneo (storia, politica, economia) e 2 per la collana Fixo (rapporto tra alta formazione e mondo lavorativo), editi dal Ministero del lavoro e UE. Nel 2008 ha pubblicato il libro “Hotel Allah” edizione Coniglio (3 ristampe). È presente con i suoi racconti in 9 antologie. Nel 2012 fonda l’associazione CooPerAzione per lo sviluppo dell’aerea mediterranea di cui è presidente.

Giorgio Gigliotti“Hotel Allah”, Prefazione di Khaled Fouad Allam, Edizioni Ponte Sisto, 2019, Roma.