Schwarzenbach Annemarie

Gli amici di Bernhard

È il 1931. Annemarie Schwarzenbach ha 23 anni e decide di pubblicare a proprie spese il suo primo romanzo, "Freunde um Bernhard". Molti apprezzano l'esordio di questa giovane scrittrice mentre sua madre Renée è piuttosto infastidita dalle velleità letterarie di Annemarie poiché non le ritiene appropriate al prestigio familiare e alla posizione sociale degli Schwarzenbach. Fino ad oggi "Freunde um Bernhard" è rimasto inedito in Italia. L'Orma Editore ha colmato questo vuoto pubblicandolo per la prima volta con il titolo di "Gli amici di Bernhard". Bernhard è uno dei giovani protagonisti del romanzo, ovviamente. Un ragazzo intelligente, sensibile, bellissimo...CONTINUA...

Fini Leonor

Murmur, fiaba per bambini pelosi

Murmur è un bambino-gatto che vive con la madre, la bella gatta Belinda, nel mondo degli uomini, in cui però i due sono costretti a camuffarsi per non farsi riconoscere. Murmur va a scuola, la mamma gli taglia ben bene il pelo delle zampine, che così sembrano mani, mentre lei esce solo di notte, avvolta in pantaloni larghi o gonne e ampi foulard, che, insieme a grossi occhiali, la nascondono da sguardi curiosi. La speranza di un cambiamento si concretizza il giorno in cui Murmur vede vicino al camino una borsetta...CONTINUA...

Joyce Graham

Vita di Tara

La bambina bionda ritratta sulla copertina di “Vita di Tara” non deve trarre in inganno e tanto meno indurci a consultare subito wikipedia con tutta la sua elencazione di sottogeneri letterari. Si finirebbe per incontrare il termine “Juvenile fantasy”, col quale “si indicano delle storie di letteratura per ragazzi con elementi fantasy”; e così si potrebbe pensare che Graham Joyce abbia voluto seguire le orme di Joanne Rowling o di Lyman Frank Baum. Niente di più sbagliato. Lo stesso scrittore britannico, al momento di congedarsi tra note e ringraziamenti, scrive: “Antonia S. Byatt mi ha ispirato a concepire un’opera in cui il confine tra il fantasy e una mente disturbata sia inesistente” (pag...CONTINUA...

Ricapito Francesco

Reportage dall’Azerbaigian: i Parchi di Baku

Baku sta diventando rapidamente una metropoli di tipo occidentale e come tale ci tiene ad avere un’anima “verde”. Quest’esigenza è decisamente in contrasto con il boom edilizio degli ultimi anni, che ha portato alla creazione di grandi grattacieli in centro e di enormi condomini e complessi abitativi in periferia. Esistono parchi e zone alberate sul suolo cittadino, ma non sono sufficienti e a Baku manca un vero e proprio cuore verde paragonabile a Hyde Park di Londra o a Central Park di New York. Ciò che...CONTINUA...

Pomilio Mario

Il nuovo corso

Lungo via Monsignor Bagnoli, ad Avezzano, lì dove incrocia Corso della Libertà, c'è un piccolo slargo. Al centro di questo spazio un busto di bronzo ricorda Mario Pomilio a cui la città di Avezzano ha intitolato anche una delle sue scuole elementari. Non è molto, a dire il vero, considerata la valenza culturale e letteraria dello scrittore abruzzese. Eppure Mario Pomilio ad Avezzano ha vissuto a lungo. Qui ha frequentato il Liceo, qui si è diplomato nel 1939 e qui ha insegnato, nella seconda metà degli anni '40, dopo aver conseguito la laurea in Lettere presso la Normale di Pisa. Poi si trasferirà a Napoli, ma Avezzano ha rappresentato il luogo della sua giovinezza e della sua maturazione. Purtroppo...CONTINUA...

Beski Soheila

Particelle

Dopo aver letto il libro di Soheila Beski non ho potuto non sorridere. Perché "Particelle" è un libro maliziosamente divertente. Non so perché ma ho immaginato che la scrittrice ed intellettuale iraniana si sia sollazzata, persino con discreto godimento, nell'infierire sottilmente contro il genere maschile. Riconosco che, tutto sommato, non sia neppure troppo difficile. Basta osservare con un minimo di attenzione i comportamenti e gli atteggiamenti di un qualsiasi appartenente a tale gruppo umano per rilevare almeno qualche decina di punti deboli. Se poi si ha la possibilità di scavare un po' più a fondo nella loro mente e nelle loro emozioni il numero delle incrinature aumenta ulteriormente...CONTINUA...

Cargnelutti Raffaella

Il ritratto di Maria

Non c'è nulla che attiri seriamente la mia attenzione. Poi, alla bancarella dei libri usati, noto un libro ben stretto in un foglio di cellophane. Porta dentro il mio nome e, per curiosità, lo tiro fuori dal mucchio. "Il ritratto di Maria". Sottotitolo "Saga di una famiglia carnica al tempo dei cramars". In copertina osservo il dipinto di una donna anziana che solleva la mano destra sul cuore mentre con la sinistra regge un piccolo libro dalla copertina scura. Accanto a lei un tavolo con un altro libro, un calamaio ed un pennino. Questa donna deve essere Maria, mi dico. Non so nulla della Carnia e non ho la più pallida idea di chi siano...CONTINUA...

Ricapito Francesco

Reportage dall’Azerbaigian: la Metropolitana di Baku

Questo è il primo di una serie di miei reportage da Baku, capitale dell'Azerbaigian, nella quale ho trascorso nove mesi da studente universitario, grazie a un Erasmus. Si tratta di un paese del Caucaso ancora poco conosciuto in Italia e che spero possa incuriosire più di qualcuno. La metropolitana di Baku non ha né l’estensione né la complessità delle metropolitane di grandi città come Parigi o Londra. Pur trattandosi della più grande città del Caucaso, Baku ha comunque poco più di due milioni di abitanti...CONTINUA...

Bellezza Simone Attilio

Ucraina. Insorgere per la democrazia

Non devono meravigliare le reazioni furiose all’articolo di Roberta Zunini, “L’internazionale fascio-comunista di Putin”, pubblicato sul Fattoquotidiano del 2 settembre 2014. Leggiamo qualche passaggio: “A Yalta, il fine settimana scorso, è avvenuto un piccolo ma intenso capovolgimento della storia, passato inosservato a molti media occidentali. Proprio per il suo valore simbolico, il Cremlino, anche se non direttamente, bensì ‘attraverso strutture parastatali’ – come ha spiegato il leader di Forza Nuova Roberto Fiore, unico italiano invitato – ha organizzato qui una due giorni intitolata ‘Russia, Ucraina, Nuova Russia: problemi e sfide globali’. Nonostante i numerosi ammiratori di sinistra,...CONTINUA...

Riba Raffaele

Un giorno per disfare

Il 12 aprile 2004, dodicesimo anniversario di Disneyland Paris, tra la folla delle migliori occasioni, Pluto compie un gesto inconsulto: "Si libera della testa mostrando scandalosamente che nell'animale c'è l'uomo. E l'uomo sfila la sua mano dal guanto di peluche, si apre il torace con la precisione di un tassidermista ed estrae una bottiglietta di Evian. Se la vuota addosso, prende un cerino e si dà fuoco mentre guarda tutti gli altri tra cui ci sono io che lo fotografo come un giapponese davanti a un'opera d'arte". L'io, per inciso, è Jacques Vian, inviato di "Le Monde", e voce narrante di "Un giorno per disfare", romanzo d'esordio di Raffaele Riba. In cinque scatti Jacques immortala...CONTINUA...