Se un giorno riuscirete a conquistare uno degli imperi più estesi della storia, questo libro vi spiega nei dettagli cosa NON fare al momento della successione: per prima cosa è sconsigliato morire presto, 33 anni nel caso di Alessandro Magno, poi sarebbe saggio procreare almeno un paio di eredi in modo che diventino adulti il prima possibile, non guasterebbe anche sedare le varie rivolte nei paesi conquistati prima di lanciarsi verso altre invasioni e infine, se proprio dovete morire presto, non andatevene dicendo che lasciate l’impero “al più forte” come, secondo la leggenda, ha fatto Alessandro. Frase sicuramente ad effetto ma che creerà soprattutto una grande confusione.
Chiunque abbia superato le scuole medie sa più o meno la storia Alessandro Magno: giovanissimo principe macedone che diventa re e parte alla conquista del mondo conosciuto, arrivando fino in India per poi morire poco dopo a causa di una improvvisa e misteriosa malattia. Quello su cui però spesso si sorvola è cosa sia successo negli anni successivi alla sua morte: un periodo convulso in cui il suo sogno di un impero mondiale si frantumò miseramente a causa dei contrasti tra i suoi generali. Uno scacchiere complicato dove si mossero una miriade di protagonisti più o meno famosi come Tolomeo, Perdicca, Antigono, Eumene, Cleopatra (la madre di Alessandro), Aristotele, Focione, i fortissimi Argiraspidi, leggendario corpo d’élite dell’esercito di Alessandro e tantissimi altri.
Non bisogna farsi spaventare dall’aspetto massiccio del libro, composto da oltre 400 pagine: l’autore James Romm, studioso di storia antica greca e romana, adotta infatti una narrazione più simile a quella di un romanzo che a quella di un saggio e ci sono certi capitoli che in quanto ad intrighi, battaglie, omicidi e tradimenti, non hanno nulla da invidiare alla serie del “Trono di Spade”, che con questa vicenda ha certamente in comune la lotta di tante fazioni per lo stesso trono. I fatti qui narrati sono però realmente avvenuti e sono minuziosamente analizzati, uno alla volta, cause ed effetti, azioni e reazioni, nomi e cognomi, una catena di eventi spesso tragici ma sempre appassionanti e ben ordinati per essere più comprensibili al lettore. Solo verso la fine l’intreccio di nomi e protagonisti comincia a farsi troppo intricato e si rischia quindi di perdere il filo della vicenda.
Molto interessante è la valutazione finale dell’autore sui fatti accaduti: “Era emerso un nuovo ordine politico, del tutto diverso dallo stato-mondo che Alessandro aveva auspicato e pianificato, un mondo a più poli contraddistinti da rivalità, cambi di alleanza, e conflitti più locali e duri a morire. Per molti aspetti, un mondo come il nostro”. A più riprese nel libro si menziona come il sogno di Alessandro fosse quello di fondere le due anime principali del suo impero, quella europea e quella asiatica, per creare un’unica nazione, non a caso prese in moglie Rossane, figlia di un re persiano da lui sconfitto. Queste intenzioni però si scontrarono spesso con le idee di molti dei suoi generali, che vedevano come un insulto anche solo il fatto di combattere spalla a spalla con degli asiatici o anche dei greci.
Ho trovato questo libro molto interessante, un tipico esempio di “imparare divertendosi” che fornisce fatti storici in un modo accessibile, comprensibile e appassionante. Lo consiglio a tutti gli appassionati di storia ma soprattutto a chi almeno una volta nella vita si è chiesto cosa sia successo all’impero di Alessandro Magno dopo la sua morte.
Edizione esaminata e brevi note
James Room è professore di lettere classiche al Bard College di Annandale-On-Hudson. Studioso di cultura e civiltà dell’antichità greco e romana, i suoi saggi e articoli sono apparsi tra gli altri sul «Wall Street Journal», «The London Review of Books» e «The Daily Beast»; è stato titolare della Guggenheim Fellowship (1999-2000), della Birkelund Fellowship presso il Dorothy and Lewis B. Cullman Center for Writers and Scholars della New York Public Library (2010-’11), e di una Biography Fellowship presso il Leon Levy Center della City University of New York (2014-’15).
È autore di diversi libri e ha curato numerose traduzioni di testi in greco antico tra cui l’Anabasi di Arriano per il volume The Campaigns of Alexander della Landmark Series of Ancient Historians. Vive nella valle dell’Hudson con la moglie, l’artista Tanya Marcuse, e i loro tre figli.
James Room, “Il Fantasma Sul Trono”, traduzione di Gabriella Tonoli, Keller Editore, Rovereto (TN), 2020.
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