De Stefano Carlo, Santori Elettra, Trento Italo Saverio

Terrorismo, criminalità e contrabbando. Gli affari dei jihadisti tra Medio Oriente, Africa ed Europa

Pubblicato il: 14 Dicembre 2020

“Nel libro ‘Cose di cosa nostra’, l’irripetibile testimonianza che Giovanni Falcone consegnò alla giornalista francese Marcelle Padovani nel 1991, un anno prima della strage di Capaci, il magistrato siciliano sintetizzava il caposaldo metodologico del suo metodo di lotta al terrorismo mafioso nella efficace espressione follow the money” (pp.8). Queste le prime e significative parole di Leonardo Tricarico e di Italo Saverio Trento quale incipit al libro “Terrorismo, criminalità e contrabbando. Gli affari dei jihadisti tra Medio Oriente, Africa ed Europa”. Significative perché rappresentano il metodo seguito dagli autori di questa estesissima e approfondita ricerca sia “sull’attuale stato di salute del terrorismo jihadista”, sia soprattutto sulle sorprendenti – almeno per i non addetti ai lavori – commistioni ed integrazioni fra terroristi ed appartenenti alle più ordinarie e conosciute organizzazioni criminali. Per non parlare delle attività degli stessi jihadisti  che ormai fanno “parte integrante del gioco economico illegale, riuscendo abilmente a ritagliarsi i propri segmenti operativi nella vasta filiera dell’illecito” (pp.12). Da questo punto di vista, proprio per la vastità dei temi affrontati, sembra sia stata decisamente indovinata la scelta della Fondazione I.C.S.A. di affidare la curatela del volume sia ad un esperto di intelligence come Carlo De Stefano (Vicepresidente della Fondazione) che a due sociologi come Italo Saverio Trento (Direttore della Fondazione) e Elettra Santori (nota collaboratrice del’I.C.S.A., nonché da tempo studiosa del fenomeno jihadista). Curatela che ha voluto dire coordinare i contributi – oltre quelli di De Stefano, Trento e Santori – di altri dieci esperti e studiosi in merito a quello che ha significato, significa e probabilmente significherà il terrorismo islamista in rapporto sia alla microcriminalità che al grande crimine organizzato come le mafie; nonché focalizzando il fenomeno jihadista del XXI secolo dal punto di vista geopolitico, affrontando le diverse aree d’influenza, sia prendendo in esame traffici, collegamenti, trasformazioni dei gruppi fanatico-criminali, le operazioni italiane, gli strumenti delle nostre  Forze dell’Ordine volti a contrastare la minaccia terroristica.

Giusto per comprovare l’ampiezza di questo saggio “ciclopico” (termine giustamente coniato per questa ricerca dal Gen. Tricarico), possiamo elencare alcuni degli argomenti affrontati, con tanto di innumerevoli note a piè di pagina.

Il primo capitolo affronta il tema della “Evoluzione da al-Qaeda allo Stato Islamico: continuità, rottura e possibili convergenze future”: ovvero un’approfondita trattazione storica dalla nascita del moderno terrorismo islamista fino alla terza diaspora jihadista, passando per le vicende di Bin Laden, al-Zarqawi e alle mire del Qatar e dell’Arabia Saudita dietro il terrorismo.

Il secondo, “Terrorismo jihadista, economie criminali e dimensione dei traffici illegali”, a cura di Alessandro Locatelli e Daniela Fantozzi, si incentra soprattutto sul traffico di stupefacenti e di medicinali contraffatti, di antichità e beni culturali, sul contrabbando di tabacco, di armi, di esseri umani e di organi, nonché su tutti i metodi ad oggi conosciuti di trasferimento di denaro utilizzati dal terroristi.

Il terzo, “Il terrorismo jihadista nelle sue connessioni funzionali e operative con la criminalità organizzata”, a cura di Andrea Beccaro e con la partecipazione di Giuseppe Dentice e Mario Vignati, affronta temi come la guerra ibrida, il terrorismo e le rotte dei traffici nei Balcani e nei paesi M.E.N.A., nonché un’approfondita analisi del caso Hezbollah.

Il quarto, “Possibili scenari di attività, insediamento e riconfigurazione statuale del Califfato”, a cura di Andrea Beccaro, ci racconta della resilienza e delle possibili aree di riconfigurazione del Califfato.

Il quinto, “Cyberterrorismo e finanza: il volto del terrore nell’era digitale”, a cura di Federico Sergiani e Angelo Socal, ci spiega il significato di cyberterrorismo e conseguentemente affronta il tema, ancora poco conosciuto, dell’intelligence economica e contrasto al terrorismo.

Il sesto, “Il carcere come luogo di osservazione del terrorismo jihadista, dell’estremismo violento e dei soggetti a rischio di radicalizzazione”, a cura di Agnese Moglioni, tratta innanzitutto del nesso carcere-terrore, degli indicatori di radicalizzazione, dei metodi di analisi del Nucleo Investigativo Centrale del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, nonché dei progetti per la prevenzione della radicalizzazione all’interno della carceri.

Il settimo, “Modelli e best pratice di de-radicalizzazione nei paesi occidentali e non occidentali”, a cura di Elettra Santori, affronta tematiche controverse come “le ambiguità intrinseche del concetto di radicalizzazione, il modello danese e i dubbi sulla sua efficacia, nonché le principali tendenze in materia di de-radicalizzazione in Italia.

Infine l’ottavo e ultimo capitolo, “Strumenti di indagine e metodologie di contrasto al terrorismo”, a cura di Carlo De Stefano, ci racconta dell’istituzione del Comitato di Analisi Strategica Antiterrorismo, dell’evoluzione dell’Isis e del contrasto alla sua avanzata, nonché una lunga lista delle recenti operazioni antiterrorismo svolte in Italia.

All’interno dei capitoli, tutti scritti con un linguaggio che non lascia spazio a divagazioni o ad un approccio semplicemente giornalistico, troviamo diversi “focus”, ovvero approfondimenti di singoli casi che, da un lato, danno il senso della complessità degli argomenti affrontati in questo imponente saggio, e nel contempo conducono il lettore ad una dimensione molto più concreta su quello che vogliono dire i crimini jihadisti. Come troviamo diverse interviste a figure in genere molto autorevoli ed esperte nel ramo diplomatico, geopolitico, giornalistico, storico contemporaneo, sociologico e contrasto alla criminalità. Parliamo, tra i tanti, di Renzo Guolo, Lucio Caracciolo, Umberto Saccone, Franco Roberti, Giuseppe Perrone, Fausto Biloslavo, Nicola D’Angelo, Giuseppe Governale, Domenico Quirico, Giovanni Nistri, Stefano Dambruoso, Massimo Addallah Cozzolino, Franco Gabrielli, Lamberto Giannini, Giorgio Toschi.

Altro aspetto a dir poco curioso è l’intervista – probabilmente condotta a distanza, via mail – al Ministro dell’Interno Matteo Salvini (il libro è stato pubblicato nel 2019) che, in merito al controllo dei flussi migratori, si esprime con un linguaggio molto sobrio, molto tecnico. In considerazione della personalità particolare del personaggio, è probabile che qualcuno possa immaginare che il testo dell’intervista sia stato elaborato piuttosto da qualche stretto ed esperto collaboratore dell’allora ministro dell’Interno. Tipo il Gaiani della situazione. Ma a parte questa osservazione, che potrebbe essere proprio di qualche malfidato e che non sposta di un millimetro l’importanza dell’opera, “Terrorismo, criminalità e contrabbando” è un libro rimarchevole, che affronta, con inedito approfondimento, il tema della sovrapposizione tra terrorismo e criminalità internazionale. E soprattutto con un approccio complessivo nei confronti del  fenomeno jihadista, quello che spesso manca nelle semplici e spesso ingannevoli cronache giornalistiche.

Edizione esaminata e brevi note

Carlo De Stefano è Vicepresidente della Fondazione ICSA. Già Sottosegretario di Stato al Ministero dell’interno (2011-2013) e Direttore Centrale della Polizia di Prevenzione e del Comitato di Analisi Strategica Antiterrorismo (C.A.S.A.) dal 2001 al 2009.

Elettra Santori è sociologa, ha curato per la Fondazione ICSA studi sulla percezione dell’intelligence presso l’opinione pubblica e sul cyber-bullismo. Scrive per la rivista Micromega e per il sito Micromega-online. Si occupa di estetica e videoestetica del terrorismo jihadista.

Italo Saverio Trento è Direttore della Fondazione ICSA, sociologo. Ha diretto osservatori e centri di ricerca nazionali a carattere politico, economico e sociale.

Carlo De Stefano, Elettra Santori, Italo Saverio Trento, “Terrorismo, criminalità e contrabbando. Gli affari dei jihadisti tra Medio Oriente, Africa ed Europa”,  Rubbettino editore, Roma 2019, pp. 482.

Luca Menichetti.  Lankenauta, dicembre 2020