Categoria: cinema americano

Corbijn Anton

The American

Da tagliatore di teste per le grandi multinazionali a killer, il passaggio è stato breve per il divo hollywoodiano più retrò dell’attuale panorama cinematografico. George Clooney, dopo il successo ottenuto con lo sfaccettato protagonista di Up in the air (2009), torna nelle sale incarnando un personaggio ancora più enigmatico e ricco di impercettibili sfumature, interpretando un killer americano rifugiatosi in un paesino dell’Abruzzo per sfuggire a sconosciuti sicari svedesi che lo vorrebbero eliminare. Questa è la premessa, in pieno stile action-thriller...CONTINUA...

Epstein Rob, Friedman Jeffrey

Urlo

Tre diversi aspetti della vita del poeta Allen Ginsberg, artista di punta (insieme a Jack Kerouac) di quel rivoluzionario movimento che prese il nome di beat generation, si intrecciano in Howl (Urlo), pellicola scritta e diretta da Rob Epstein e Jeffrey Friedman, già autori di documentari apprezzati in ambienti libertari e nei circuiti del cinema indipendente. Da fine agosto nelle sale italiane (distribuzione curiosa, perché negli States esce il 24 settembre), Howl arriva direttamente dal Sundance Film Festival, dopo aver...CONTINUA...

Campos Antonio

Afterschool

Opera prima del 24enne regista newyorchese (ma d’origine italo-brasiliana) Antonio Campos, Afterschool è un film datato 2008 e uscito con colpevole ritardo in Italia, nel febbraio 2010, e ancor più colpevolmente passato come una meteora (una sola settimana di programmazione all’Intrastevere di Roma, figuriamoci nel resto della penisola, nonostante il passaggio a Cannes nella sezione “Un Certain Regard”) nelle sale. Tipico prodotto del cinema indipendente che osa guardare, da angolature più sottili e inquietanti, oltre la superficie di una realtà sovente artefatta...CONTINUA...

Scorsese Martin

Shutter Island

A quattro anni di distanza dal premiato ma non del tutto convincente The Departed, Scorsese torna nelle sale con Shutter island, thriller dalle atmosfere cupe e tenebrose tratto dal romanzo L’isola della paura, del sempre più “saccheggiato” Dennis Lehane (lo splendido Mystic River di Clint Eastwood, e il meno noto ma non trascurabile Gone baby gone, di Ben Affleck). Storia inusuale per le corde di Scorsese, che ha sempre rifuggito il genere per mantenere una piena autonomia narrativa...CONTINUA...

Reitman Jason

Tra le nuvole

Valigie leggere, il più leggere possibile, dopo aver bruciato il passato per riaggiornare un presente che guardi a un futuro più lieve, senza vincoli strutturali e aperto alla spensieratezza e alla possibilità. È un inganno, palese quanto occultato prima di tutto a sé stesso che ai tanti volti tutti uguali a cui indorare la pillola di un infausto evento: il licenziamento. Questo il ruolo – l’unico, ancorché redditizio – che ricopre nella vita l’affascinante Ryan Bingham, un moderno “tagliatore di teste” che passa le giornate in volo, che vive senza legami e che trascorre...CONTINUA...

Cameron James

Avatar

In principio era Terminator (1984), incubo futuribile che immaginava un uomo tornare indietro nel tempo per difendere il leader, ancora bambino, della resistenza a un mondo dominato dalle macchine. Poi fu Aliens – scontro finale (1986), brillante sequel del capolavoro fantascientifico di Ridley Scott, ambientato su un pianeta in cui si risveglia un pericolosissimo predatore assetato di sangue. Successivamente venne The Abyss (1989), fantascienza calata nelle profondità del mare, attraverso la quale i potenti...CONTINUA...

Coppola Francis Ford

Segreti di famiglia (Tetro)

A 35 anni da La conversazione, Francis Ford Coppola torna a dirigere un film interamente suo (oltre alla regia, il soggetto e soprattutto la sceneggiatura), indipendente e autofinanziato come il precedente Un’altra giovinezza. Sentendosi totalmente libero, Coppola torna a ripercorrere suggestioni autobiografiche centrando nuovamente l’attenzione sulla famiglia (Il Padrino), in particolare sul rapporto tra due fratelli (Rusty il selvaggio) legati da un profondo vincolo affettivo...CONTINUA...

Gilliam Terry

Parnassus. L’uomo che voleva ingannare il diavolo

Nulla è per sempre… neanche la morte. C’era molta attesa per il ritorno nelle sale del geniale Terry Gilliam; molta attesa perché di Parnassus se ne parlava oramai da un bel po’, e non solo perché è l’ultima pellicola interpretata da un attore entrato nel mito perché prematuramente scomparso – e perché bravo, e quest’ultimo film interpretato, se mai ce ne fosse bisogno, è una conferma ulteriore del talento dello sfortunato australiano -, come Heath Ledger. Non c’è solo Ledger, naturalmente, c’è soprattutto il talento visionario dell’eterno fanciullo Gilliam...CONTINUA...

Allen Woody

Basta che funzioni

Dopo il più che dignitoso viaggio in Europa, lungo quattro anni e quattro film – da Match Point a Vicky Cristina Barcelona -, Woody Allen torna in America, e neanche a dirlo nella sua adorata Manhattan, terra dell’ispirazione primordiale, luogo che ha consentito al regista newyorchese di partorire i suoi film migliori. E mi riferisco a opere come Io e Annie, Manhattan, Crimini e Misfatti, Hannah e le sue sorelle, più tutta una serie di pellicole  di indubbia qualità. Allen torna a...CONTINUA...

Raimi Sam

Drag me to hell

Drag me to hell è un titolo quanto mai azzeccato per il ritorno all’horror di un grande regista quale si dimostra, ancora una volta, il geniale Sam Raimi. A 16 anni da L’armata delle tenebre, terzo e più temperato e divertente capitolo della saga La casa, lo spettatore è nuovamente trascinato agli inferi insieme alla sventurata protagonista; la quale, pur dubbiosa, si trova a negare ulteriore credito a una vecchia e inquietante zingara che, in conseguenza di ciò, lancerà sulla giovane una terrificante maledizione. Di qui in poi orrore...CONTINUA...