Ricapito Francesco

Mamma Vado in Uzbekistan: Parte 10 – Khiva, Pesce Fritto, il Deserto del Karakalpakstan, le Fortezze Abbandonate e le Yurte

Volo Uzbekistan Airlines Tashkent – Baku Giovedì 30 aprile 2015 ore 13:01 Nonostante le tende tirate davanti alla finestra, i raggi del sole entrano lo stesso nella camera e ci svegliano presto. Facciamo colazione al piano inferiore in compagnia di altri viaggiatori francesi che ci fanno alcune domande su Bukhara e Samarcanda. Stamattina vogliamo finire di esplorare Khiva e poi prepararci per la gita nel deserto. La macchina verrà a prenderci alle quindici. Ieri abbiamo visto i punti focali della città,...CONTINUA...

Rosencof Mauricio

Le lettere mai arrivate

Una struggente e appassionata testimonianza d'amore per il padre, un desiderio di riannodare le fila della propria vita, delle proprie origini, la ricerca di un dialogo: tutto questo e altro ancora c'é in queste lettere mai arrivate, create da Rosencof dopo l'esperienza durissima della prigionia per motivi politici nelle carceri uruguayane durante gli anni della dittatura. Una parola viene in mente: appartenenza. Pur essendo la sua famiglia ben inserita nel tessuto sociale uruguayano, Rosencof va alla ricerca delle proprie...CONTINUA...

Ricapito Francesco

Mamma Vado in Uzbekistan: Parte 9 – Khiva, la Zona Desertica, un Minareto Incompiuto e delle Mura di Fango

Khiva, Hotel Xiva Atabek Lunedì 27 aprile 2015 ore 23:40 La sveglia suona presto stamattina, la giornata sarà lunga e abbiamo molti chilometri da percorrere per arrivare a Khiva. Facciamo colazione rapidamente, il tassista è già fuori che ci aspetta. Il nostro mezzo per oggi è un minivan semi-nuovo dotato di sedili comodi e perfino di aria condizionata, il che va aldilà delle nostre più rosee previsioni. Con noi viaggia pure una ragazza uzbeka, è una studentessa di Tashkent che deve andare a Khiva a trovare...CONTINUA...

Poissant David James

Il paradiso degli animali

Al termine di questa raccolta di racconti, Il paradiso degli animali, che segna l'esordio dello scrittore americano David James Poissant, c'è la Nota del traduttore, Gioia Guerzoni (avrei preferito una Nota della traduttrice), che parla del titolo del libro: “Tra l'altro, il titolo inglese della raccolta, The heaven of animals, è preso da una famosa poesia di James Dickey, che parla di animali e finisce così: <CONTINUA...

Cytryn Abram

Racconti dal ghetto di Lodz

A voler essere pedanti forse dovremmo definire letteratura concentrazionaria soltanto gli scritti "nati dall'esperienza dei campi di concentramento". Interpretazione fin troppo restrittiva almeno se pensiamo ai "Racconti dal ghetto di Lodz": gli ebrei presenti in quello che inizialmente voleva essere solo un centro di raccolta, poi diventato un polo industriale a basso costo di manodopera, erano in tutto e per tutto prigionieri senza alcuna via di scampo, seppure non in un campo di concentramento ufficiale. L'opera di Abram Cytrin, elaborata tra il 1940 e il 1944, rappresenta quindi qualcosa di peculiare, non semplicemente racconti di fantasia ma per lo più scritti che descrivono la vita quotidiana...CONTINUA...

Ricapito Francesco

Mamma Vado in Uzbekistan: Parte 8 – Bukhara, la Figlia del Rabbino, la Fortezza dell’Emiro e le Mutande Nazionaliste

Bukhara, B&B Rustam – Zuxro Domenica 26 aprile 2015 ore 23:36 Ci sono le nuvole oggi sopra Bukhara, sembra quasi che debba piovere da un momento all’altro. Il programma odierno è già abbastanza nutrito, ma Marco propone un’aggiunta: una visita al quartiere ebraico. Si tratta di una buona idea: la comunità ebraica di Bukhara è una delle più antiche dell’Uzbekistan, i primi ebrei arrivarono qui tra il XII e il XIII secolo e col passare degli anni svilupparono una lingua tutta loro molto simile al persiano...CONTINUA...

Zonno Vincenzo

Non è un vento amico

“Il corpo era lì, così come lo aveva descritto lo zar, e tutti i segni di cui gli aveva parlato apparivano nella loro insolita chiarezza. Georges aveva cominciato a osservare quel corpo marmoreo con meticolosa precisione. Bisognava cercare qualcos’altro. Altri elementi. Non gli era ben chiaro perché lo stesse facendo. Nessuno gli aveva chiesto di portare avanti un’indagine. Per tutti, erano fin troppo evidenti il motivo e le dinamiche di quella morte. Solo, Georges si rifiutava di dar credito ai fenomeni che gli erano stati descritti”. (p.50) Tutti coloro che, al pari di chi adesso vi sta parlando...CONTINUA...

Pezzoli Nicola

La campagna Plaxxen

Se nessuno mi avesse detto che "La campagna Plaxxen" è opera di Zio Scriba (al secolo Nicola Pezzoli), l'avrei capito ugualmente. Perché leggendo l'ultima fatica dello scrittore lombardo mi è sembrato di essere stata proiettata direttamente nel cuore polemico ed anticonformista del suo blog. Tra le pagine d'invettiva, di denuncia, di dissacrazione che solitamente popolano lo spazio virtuale che frequento da alcuni anni. Il legame tra "La campagna Plaxxen" e la cosiddetta blogosfera è estremamente forte. Non è un caso, quindi, che all'interno dell'e-book (perché di e-book si tratta stampabile solo se richiesto) vengano riprodotte e ricostruite le pagine di un blog, commenti inclusi. E come ogni...CONTINUA...

Dommarco Pietro

Trivelle d’Italia. Perché il nostro paese è un paradiso per petrolieri

La prima edizione di "Trivelle d'Italia" risale al 2012 e, se mai fosse pubblicato un seguito, c'è da scommettere che oggi leggeremmo qualcosa di ancor più preoccupante. Quattro anni fa era in carica il governo Monti, che pure aveva combinato non pochi disastri riguardo ambiente e tutela paesaggistica, ma oggi il #cambiareverso renziano ha voluto dire la micidiale "Sblocca - Italia" - una legge da Premio Attila - e la concreta prospettiva di ulteriori trivellazioni vicino alle coste italiane. La lettura di "Trivelle d'Italia", quindi, ci potrà rivelare una realtà spesso poco considerata dall'informazione mainstream, pur nella considerazione che, nell'anno 2016, non soltanto la nostra penisola...CONTINUA...

Revelli Marco

Dentro e contro. Quando il populismo è di governo

"Dentro e contro", malgrado non sia un vero e proprio pamphlet, è uno di quei libri destinati a contrapporre i lettori in modo netto, con poche vie di mezzo. Il saggio edito da Laterza è stato demolito dall'Unità del nuovo corso ultrarenziano, da Gianfranco Morra, da Mauro Calise e dai cosiddetti intellettuali organici al renzusconismo o comunque indulgenti nei confronti del potente di turno (Maurizio Viroli ci parlerebbe dei cortigiani nella storia d'Italia,) mentre secondo Civati: " Il libro di Marco Revelli […] è il miglior documento sugli ultimi due anni e mezzo della politica italiana. Per questo è un libro terribile". Giudizi condizionati dal proprio credo politico o dall'opportunismo del...CONTINUA...