Mazza Angelo

Tascabile indimenticabile

Pubblicato il: 1 Luglio 2021

C’è un nuovo autore nella scuderia del Maestrale, si chiama Angelo Mazza. Proverò a parlare del suo libro con il piglio del critico che non si lascia travolgere dai personalismi ma sarà piuttosto difficile, intanto perché non esiste esegeta veramente obiettivo e tutti non fanno che parlare in termini vagamente esangui sempre e solo dei propri capricci sensoriali; in secondo luogo perché ho conosciuto buona parte dei personaggi del suo romanzo e al protagonista di questa storia ho voluto e voglio ancora bene. Ci provo.

Tascabile indimenticabile è il racconto nato dalla voce di un libro, proprio un libro fisico, materiale, col suo peso e la sua forma che gli permettono di essere agevolmente trasportato in un’avventura on the road nello spazio e nel tempo. Il narratore è dunque un libro che però non ci racconta il contenuto delle sue pagine bensì la sua vita di oggetto che incontra un soggetto e in generale quel che accade a un testo stampato una volta finito tra le mani giuste, sotto lo sguardo di chi non vorrà più separarsi da lui: il lettore ideale. In verità quest’io narrante è piuttosto fortunato, incontra uno straordinario lettore ideale. Un tipo impacciato, sognatore, dall’anatomia un po’ sproporzionata, introverso e bradicardico. Un giovane studente in terra british, accanito bibliofilo, abitato da pulsioni inespresse e problemi familiari, che decide di tornare in Sardegna in compagnia del narratore e di un altro libro, anch’esso tascabile e particolarmente adorato. Seguiamo dunque la storia di questi tre – un umano lunare e bislacco e due libri talvolta un po’ litigiosi – in terra sarda dove un violento incidente stradale e l’incontro con una lei saranno per l’umano occasione di nuove biforcazioni esistenziali e per i due libri pretesto per incontri, scontri e scambi con decine e decine di libri, lettere e biglietti (tutti parlanti). Poi una frattura, un salto di cinquant’anni e la conoscenza, da parte del non più giovane umano, di un suo allievo, un ragazzo che come lui sarà per i propri libri qualcosa di altrettanto straordinario.

Il primo grande messaggio di questa pubblicazione del Maestrale è cristallino: i libri parlano. Ascoltano. Ci guardano. Hanno bisogno di qualcuno che li faccia sentire vivi, perché sono vivi. E per sentirsi vivi necessitano di essere letti. Non hanno la voce di chi li ha scritti ma ne hanno una propria, anche tra ristampe, pure tra differenti edizioni editoriali. Non parliamo poi dell’arroganza delle autopubblicazioni. Soffrono l’umidità e la polvere, temono i cani e il fango, sono vittime di sputi e quant’altro (aiuto, quanti disgustosi liquidi biologici ci ricorda l’autore) e si sfottono tra di loro. Difficile non immaginare, leggendo le baruffe tra L’idiota, Montecristo e gli altri classici, le personificazioni antropomorfe targate Disney degli oggetti ne La Bella e la Bestia o non sentire, osservando il mondo come fanno loro, col fish-eye di uno sguardo lillipuziano, echi di Tesoro mi si sono ristretti i ragazzi. La narrazione procede su un piano binario e analogico tra il mondo dei libri e le faccende degli umani, con i loro conflitti irrisolti o sofferentemente taciuti, e si aggroviglia in un intreccio che si evolve seminando indizi non solo sul lettore ideale o sul libro ma, verso la conclusione, attorno al concetto di autore.

Tascabile indimenticabile è dunque bipartito, non solo nella trama, anche nella struttura e la prima parte – senza dubbio la migliore, nel suo incedere londoniano – si fa specchio e motivo di indagine letteraria della seconda – ambientata mezzo secolo più tardi nella Facoltà di Lettere dove il corpo docente viene ridotto all’osso: il nostro protagonista e il preside, la cui descrizione è davvero la caratterizzazione più efficace, divertente e memorabile di tutto il romanzo.

Angelo Mazza ha dovuto scrivere un libro dentro un altro libro esistente per far funzionare l’ingranaggio del suo spettacolo, per cui non meravigliatevi se scorgendo l’indice troverete qualcosa che non torna.

Come definire questo testo? Non è un giallo, grazie a Dio, anche se contiene dei nodi da sciogliere; può essere la storia di un viaggio, in parte sì, nei luoghi fisici e in quelli della memoria, nel tempo senza dubbio; una storia d’amore, di tanti amori, sì. Credo possa appartenere a un realismo magico in senso non convenzionale, i libri che prendono vita sono a mala pena percepiti dagli umani e così di rado che forse la magia resta un segreto consegnato completamente al lettore, purché se ne faccia carico e ne faccia tesoro, immedesimandosi e promettendo, qualora non lo abbia fatto, di avere in futuro più cura di queste creaturine di carta che forse un’anima ce l’hanno davvero. È anche una dichiarazione di stima verso un uomo colto, garbato, insegnante appassionato e soprattutto una persona perbene.

Ho citato prima Jack London e mi accorgo ora che forse non fa parte dei libri protagonisti di questo romanzo. Ce ne sono tanti ma forse lui no – potrei sbagliarmi, naturalmente. E non importa che vi sia o che manchi, è nella mente del lettore e se sarò degno di essere considerato un lettore ideale, ecco, soltanto un libro me lo potrà confessare. E lo farà adagio, mentre sarò distratto o magari mentre dormo, a bassa voce, all’orecchio. Perché, ricordatelo, a differenza dell’essere umano, “un libro non dorme mai”.

Buona lettura.

 

Edizione esaminata e brevi note

Angelo Mazza (Nuoro, 1978). Dopo la laurea in Lettere Moderne a Sassari, ha insegnato italiano e scrittura creativa a dieci detenuti nell’Alta Sicurezza del carcere di Badu ’e Carros. Da questa esperienza è scaturita la pubblicazione della raccolta di racconti e poesie Evasioni d’inchiostro (Voltalacarta, 2012), curata insieme ad Alberto Capitta e Pier Francesco Fadda. Tascabile indimenticabile è il suo primo romanzo (vincitore nel 2019 del premio per narrativa inedita Licanìas).

Angelo Mazza, Tascabile indimenticabile, Il Maestrale, 2021.