Carreras Josè

Hollywood Golden Classic

Due anni dopo “Sings Lloyd Webber” Josè Carreras ci ha riprovato. La compilation precedentemente recensita mi ha permesso sintetici cenni in merito alla vocalità del tenore catalano in versione pop, alla sua tecnica tutt’altro che strepitosa, al suo metallo di straordinaria qualità. Con “Hollywood Golden Classic” Carreras si cimenta in un campo ancora più a rischio per un artista con voce impostata: canzoni tratte da famosi film (perlopiù di produzione USA). Brani interpretati da autentiche star della musica pop, che sono entrati nel repertorio e nell’immaginario degli ascoltatori, magari senza più alcun riferimento all’opera cinematografica di cui erano colonna sonora. Operazione impegnativa...CONTINUA...

Chialà Sabino

Parole in cammino

“Partì la goccia dalla patria, e tornò trovò la conchiglia e divenne una perla. O uomo! Viaggia Da te stesso in te stesso, ché da simile viaggio la terra diventa purissimo oro”. Rûmî Viaggiare. Viaggiare è mutare, scoprire, accogliere le nuove scoperte e accettare i mutamenti che queste comportano. Da sempre l’uomo...CONTINUA...

Pavese Cesare

Dialoghi con Leucò

Cesare Pavese, che molti si ostinano a considerare un testardo narratore realista, specializzato in campagne e periferie americano-piemontesi, ci scopre in questi Dialoghi un nuovo aspetto del suo temperamento. Non c'è scrittore autentico, il quale non abbia i suoi quarti di luna, il suo capriccio, la musa nascosta, che a un tratto lo inducono a farsi eremita. Pavese si è ricordato di quand'era a scuola e di quel che leggeva: si è ricordato dei libri che legge ogni giorno, degli unici libri che legge. Ha smesso per un momento di credere che i suoi totem e tabù, i suoi selvaggi, gli spiriti della vegetazione, l'assassinio rituale, la sfera mitica e il culto...CONTINUA...

Cronenberg David

Il demone sotto la pelle

Con Il demone sotto la pelle, a metà dei Settanta, comincia a muoversi nel mondo del cinema un eccentrico regista canadese che da subito mostra, attraverso storie angosciose dalle immagini inquietanti, la sua visione tutt’altro che positiva del mondo in cui viviamo. Storie che, volutamente, non definiscono mai un confine netto tra realtà e fantasia - mondi più che mai da incubo -, non concedendo salvezza ai personaggi, non contemplando la possibilità di un riscatto o di una via di fuga. Stiamo ovviamente parlando di David Cronenberg e del suo mondo (di celluloide, non dimentichiamolo mai) d’orrore e morte ma soprattutto mutamento, fisico e psichico. Questa prima pellicola, in tal senso...CONTINUA...

Pansa Giampaolo

La grande bugia

Potrà sembrare strano, giusto a qualche anima semplice, ma in questo Paese capita che dei casi editoriali su argomenti sicuramente controversi trovino ampio foraggio grazie agli accesi scontri ideali-ideologici tra lettori virtuali. In altra sede avevo parlato di lettori paragnosti, ma il concetto è lo stesso e, spero, anche intuibile. Quanti di voi hanno sentito queste frasi: "Io mi sono rifiutato di leggerlo perché…", "Io non l'ho letto però…"? Interpretazioni autentiche, scaturite da notizie di seconda, terza, quarta mano che - mi permetto - all'atto della lettura del libro incriminato (azione teoricamente semplice ma più ardua ad avverarsi) potrebbero risultare meno convincenti sia per...CONTINUA...

Leone Sergio

Giù la testa

“La rivoluzione non è un pranzo di gala, non è una festa letteraria, non è un disegno o un ricamo, non si può fare con tanta eleganza, con tanta serenità e delicatezza, con tanta grazia e cortesia. La rivoluzione è un atto di violenza”. Mao Tze Tung. “Rivoluzione? Rivoluzione? Per favore non parlarmi di rivoluzione! Io so benissimo cosa sono e come cominciano: c’è qualcuno che non sa leggere i libri che va da quelli che sanno leggere i libri, che poi sono i poveracci, e gli dice: - oh, oh, è venuto il momento di cambiare tutto – Lo so quello che dico, io ci sono cresciuto in mezzo alle rivoluzioni …i più furbi...CONTINUA...

Kelly Richard

Donnie Darko

The Killing Moon (Echo & The Bunnymen) Under blue moon I saw you / So soon you'll take me / Up in your arms / Too late to beg you or cancel it / Though I know it must be the killing time / Unwillingly mine / Fate / Up against your will / Through the thick and thin / He will wait until / You give yourself to him In starlit nights I saw you / So cruelly you kissed me / Your lips a magic world / Your sky all hung with jewels / The killing moon / Will come too soon / Fate / Up against your will / Through the thick and thin / He will wait until / You give yourself to him Under blue moon I saw you...CONTINUA...

Jordan Neil

Intervista col vampiro

Dopo aver ottenuto grandi consensi di critica, più un oscar (per la sceneggiatura) e altre cinque candidature, con La moglie del soldato, l’irlandese Neil Jordan dà vita al suo primo film statunitense, potendosi avvalere di un cast all stars in cui i protagonisti sono niente meno che Tom Cruise e l’allora emergente Brad Pitt. L’ispirazione arriva dal primo di una serie di romanzi tratti da una saga cult, Cronache di vampiri, che la scrittrice horror/fantasy Anne Rice cominciò a scrivere a metà degli anni Settanta e che hanno trovato conclusione lo scorso anno. Trent’anni di cronache di succhia sangue romantici, ambigui, spesso androgini, bisessuali e decadenti...CONTINUA...

Márai Sándor

Le braci

In un castello ai piedi dei Carpazi si ritrovano, dopo quarantun anni, due uomini un tempo legati da un fortissimo legame d’amicizia, uno di quei sodalizi maschili di rara intensità e durata paragonabile a quello dei gemelli. “L’amico, così come l’innamorato, non si aspetta di veder ricompensati i suoi sentimenti. Non esige contropartite per i suoi servizi, non considera la persona eletta come una creatura fantastica, conosce i suoi difetti e l’accetta così com’è, con tutto ciò che ne consegue.”CONTINUA...

Giavazzi Francesco

Lobby d’Italia

Non è mai stato facile in Italia prendere una posizione chiara su certi temi, di fatto considerati "tabù", oltretutto con la schiettezza stilistica, quasi brutale, che è propria di Francesco Gavazzi: è sempre stato più premiante (per alcuni) rimandare, fare finta di nulla, addossare le responsabilità a chi aveva preceduto, non inimicarsi ceti sociali, forse minoritari, ma utilissimi per mantenersi ben salda la poltroncina. Qualcuno di voi avrà sentito parlare della cosiddetta "Agenda Giavazzi": in soldoni (proprio il caso di dirlo quando si parla di economia) le tesi, inizialmente inascoltate ed accolte anche con scetticismo e fastidio, che il nostro ha dispensato nei suoi editoriali, e non solo...CONTINUA...