Petacco Arrigo

Il prefetto di ferro. L’uomo di Mussolini che mise in ginocchio la mafia

Con questo ennesimo, gradevolissimo e scorrevole saggio Petacco si è ancora una volta confermato  uno dei pochi validi  giornalisti, che in questi anni, col maestro dei maestri Montanelli, Venè, Grillandi, Bertoldi, hanno riconciliato tanti lettori con la “Storia”. Quella “Storia” che gli accademici alla De Felice, col loro atroce stile involuto, e una scuola che è quello che è, ha contribuito a farne uno degli argomenti più pallosi che ci siano. Ma veniamo al “Prefetto di ferro”. Decisamente una tipica storia italiana quella di Cesare Mori, l’incorruttibile funzionario piemontese, inviato del governo fascista in Sicilia per debellare la mafia. Spesso vengono fatti  incoerenti paragoni con...CONTINUA...

Roth Joseph

La marcia di Radetzky

È difficile, di fronte ad un’opera come "La Marcia di Radetzky", evitare di pensare all’uomo Joseph Roth, prima che allo scrittore: una biografia di sradicato - mi si conceda il termine abusato e poco felice - che pare l’identikit più coerente per colui che, a ragione, è stato considerato il più grande cantore della dissoluzione dell’Impero Austro-Ungarico; o meglio, per parlare forbito, della "finis Austriae". Roth, di famiglia ebraica, era nato in Volinia, nella parte orientale della Polonia: la periferia di una Monarchia, che, pur alle soglie del XX secolo, fondava le sue radici nel Sacro Romano Impero e riuniva un fragile mosaico di popoli, lingue, tradizioni diverse, abbracciando l’Ungheria...CONTINUA...

Verdone Carlo

Al lupo! Al lupo!

“Vorrei poter un giorno morire senza morte / Sotto le cascate bianche che vita infusero alle mie mani / Per vivi corpi e forme alate / Che non amerò più” Questi sono gli enigmatici versi che i tre fratelli Sagonà – Gregorio, Livia e Vanni – si trovano a dover interpretare per riuscire a comprendere dove è andato a finire l’anziano padre. Un padre, famoso scultore e poeta, spesso assente; un uomo che non si è mai risparmiato nell’inseguire i piaceri della vita. Vanni è un grande pianista, impacciato nei rapporti umani e assai bigotto, Livia ha un matrimonio in crisi, una bellissima bambina ed un amante che per lei ha abbandonato...CONTINUA...

Kubin Alfred

L’altra parte

Questo straordinario romanzo, l’unico concepito dal grande disegnatore fantastico Alfred Kubin, vide la luce in un momento profondamente inquieto della sua esistenza. Nel 1908, appena trentunenne, rimase terribilmente scosso dalla morte del padre, evento che generò in lui una forte crisi psichica accompagnata da visioni oniriche persecutorie. I mostri che ne scaturirono trovarono certamente dimora ne L’altra parte, esperienza letteraria e risoluzione catartica dei fantasmi alberganti nell’inconscio del disegnatore. Proprio l’inconscio e le sue deformi manifestazioni saranno i protagonisti della vicenda ivi narrata, una storia che si snoda con un ritmo lento ed insinuante, costellata di...CONTINUA...

Degrelle Léon

Militia

Agire puro non significa agire cieco. E la norma di non guardare alle conseguenze concerne i moventi affettivi individualistici, non già la necessaria conoscenza di quelle condizioni oggettive di cui l’azione deve tener conto per essere, per quanto è possibile, un’azione perfetta, anzi per non essere un’azione destinata già in partenza a fallire”. Julius Evola, “Cavalcare la tigre”. ETSI MORTUUS URIT “Possano queste pagine, ultimo fuoco di quel che io fui, ardere ancora un momento, riscaldare ancora un istante le anime possedute dalla passione di donarsi e di credere: di credere malgrado tutto, malgrado la disinvoltura dei...CONTINUA...

Fini Massimo

Sudditi. Manifesto contro la democrazia

La democrazia è il sistema di autoregolazione del mondo migliore possibile? É senza dubbio questo il quesito di partenza che Massimo Fini ci invita a porre e a porci, come suo costume, in modo provocatorio e dissacrante, certo di scuotere la coscienza dei suoi lettori. Il saggio comincia parlandoci della democrazia universale e dei suoi amici; l’America per prima, naturalmente, ma anche un’Europa ossequiosa e uguale nei suoi sistemi, che siano liberali o social-democratici. Tra i grandi “amici della democrazia” cita il politologo americano Francis Fukuyama, il quale disse che il mondo e la storia...CONTINUA...