Categoria: carlo sperduti

Sperduti Carlo

Volevo fermarmi a tre righe ben scritte

La forma letteraria del microracconto, ammesso si possa realmente definire cos’è racconto e quando è “micro”, fino a pochi anni fa veniva esaminata dalla critica più accorta tirando in ballo una storia ormai centenaria; e quindi Rubén Darío, Max Aub ed altri autori noti anche per opere di ben altra ampiezza e, come si suol dire, di ben altro respiro. In una società ormai in tutto e per tutto digitale è probabile che questa prospettiva possa essere in parte ridimensionata; ed infatti – possiamo citare la ricercatrice Valeria Giordano – il microracconto, tanto più se il web viene scelto come canale...CONTINUA...

Sperduti Carlo

Sottrazione

Carlo Sperduti, con quest'ultimo Sottrazione, pubblicato da Gorilla Sapiens, continua la sua esplorazione della forma racconto, in una progressione che lo porta a ridurre, da un punto di vista quantitativo, la narrazione ai minimi termini. Il titolo Sottrazione si riferisce infatti all'ordinamento dei racconti, organizzato per numero di caratteri discendente. Si passa così da storie di alcune pagine a storie di poche frasi, parole...CONTINUA...

Predosin Davide, Sperduti Carlo

Lo Sturangoscia

Alessandro Sesto, nella prefazione al libro, ci racconta come davvero Davide Predosin, l’inventore di “Alcuni stupefacenti casi tra cui un gufo rotto”, e Carlo Sperduti, l’autore di “Un tebbirile intanchesimo e altri rattonchi”, si siano scambiati delle lettere - immaginiamo delle mail - e poi da questo carteggio sia scaturito con estrema naturalezza “Lo Sturangoscia”. Una bella idea questa di suscitare una sorta di rivalità tra due scrittori che hanno già dato dimostrazione di maneggiare con disinvoltura storie anarchiche e surreali; e che così, senza accordi preventivi su trama e struttura, hanno...CONTINUA...

Sperduti Carlo

Un tebbirile intanchesimo e altri rattonchi

Scrive Gero Mannella nella prefazione al libro di Sperduti: “Nelle trame del nostro non capita di rado che le parole e i motti, dal ruolo di ancelle di fatti e fenomeni (com’è consuetudine) divengano protagoniste, e usino al contrario i fenomeni per giustificarsi” (pag. 8). Vengono poi citati, en passant, Beckett, Kafka e Bacon, ma è chiaro che nel capovolgimento della verosimiglianza e della realtà presente nei raccontini di Sperduti non abbiamo colto particolari finalità filosofiche “alte”, tipo mettere a nudo l’assurdità dell’esistenza. Un volare più basso probabilmente, colto con arguzia dal...CONTINUA...