Bartolucci Valentina

Donne Del Califfato – La Figura Femminile Nello Stato Islamico

Pubblicato il: 22 Aprile 2018

Un libro rivolto chiaramente agli addetti ai lavori e agli specialisti ma che possiede quella semplicità di stile tipica delle opere di divulgazione scientifica che puntano al grande pubblico, per il quale cercano di rendere più “digeribili” tematiche complesse e di difficile comprensione.

Valentina Bartolucci, l’autrice, è in effetti una ricercatrice specializzata in terrorismo e politica estera, insegna presso l’Università di Pisa e in questo libro si concentra su un fenomeno di cui probabilmente tutti abbiamo sentito parlare guardando un telegiornale, leggendo un quotidiano o sbirciando un post sui social network: le donne dell’ISIS.

Forse perché consapevole di vivere in un’epoca in cui gli stereotipi sulle donne sono ancora latenti, la Bartolucci parte da lontano con un’introduzione molto accademica dove vengono riassunte le tematiche e il modus operandi della sua ricerca. Il primo capitolo poi riprende quest’idea e analizza come sia ancora difficile e strano pensare a donne nel ruolo di combattenti violente, armate, capaci di attentati suicidi e altre atrocità. Non si tratta però di una prima volta nella storia e per dimostrarlo ci vengono forniti una serie di esempi passati, dalle più famose Giuditta, Boadicea e Giovanna d’Arco ad altre meno celebri tra cui alcune donne che combatterono con Maometto, la nostrana Michelina di Cesare, famigerata brigantessa del sud Italia e naturalmente le coraggiose donne curde della brigata YPJ, menzionate pure da Zerocalcare nel suo bellissimo libro-reportage “Kobane Calling”.

I capitoli successivi continuano questo progressivo avvicinamento alla tematica specifica delle donne dell’ISIS: partendo da un’analisi del terrorismo femminile arriviamo alle questioni chiave, il ruolo di queste donne, le loro motivazioni e perfino i loro problemi quotidiani una volta arruolate.

La difficoltà principale, secondo l’autrice, è andare oltre le immagini classiche della donna come madre affettuosa che resta in casa e che lascia la violenza agli uomini. Proprio queste convinzioni intrinseche spiegano il grande scalpore che ha suscitato vedere donne giovani, emancipate, occidentali, partire per la Siria ed affiliarsi ad un’organizzazione che nega loro tutti quei diritti che noi diamo ormai per assodati.

Tesi fondante di questo libro è che “le ragioni che spingono tante donne e ragazze a diventare parte dello Stato Islamico sono molte e molto più complesse del voler cambiare aria, voler sposare un terrorista sexy o fare qualcosa di veramente avventuroso”. Una risposta quindi molto diretta a tutti coloro che hanno archiviato questi casi come scelte infantili, compiute da ragazze deboli o con problemi sociali. Analizzando le loro tracce lasciate sui social network, nei diari e nelle interviste, la Bartolucci arriva alla conclusione che queste donne sono invece alla ricerca di una nuova vita, vogliono sentirsi parte di una comunità che si prefigge l’obiettivo di cambiare in meglio un mondo che a loro invece non va più bene e che spesso le ha rigettate. In questo l’ISIS ha fatto un magistrale lavoro di propaganda e proselitismo, premendo proprio su questi pulsanti e glissando invece sul ruolo delle donne nella lotta armata, una tematica che pare abbia generato discussioni anche all’interno dell’ISIS stesso.

Tra le pagine sono state inserite molte immagini e fotografie, spesso proprio della propaganda dell’ISIS, che supportano notevolmente l’analisi e calmano un po’ la curiosità che le descrizioni scatenano.

Un libro da esame universitario che però analizza una tematica attuale e controversa che spinge alla riflessione: sebbene si tratti di un fenomeno che è stato provocato da fattori esterni, forse possiamo trovarne le radici nella nostra società e nel nostro tanto decantato “modello occidentale”, c’è quindi da chiedersi se non siamo stati proprio noi ad aver contribuito alla creazione dell’ISIS e a favorirne il proselitismo tra le fasce più insoddisfatte della popolazione.

Consiglio questo libro a chi deve sostenere un esame universitario su una tematica attinente e a chi almeno una volta si sia chiesto cosa ha spinto quelle ragazze a partire per la Siria.

Edizione esaminata e brevi note

Valentina Bartolucci è ricercatrice aggregata presso il Centro Interdisciplinare Scienze per la Pace (Pisa) e professoressa a contratto presso l’Università di Pisa. Si è aggiudicata una borsa di studio della Fondazione Veronesi per l’anno 2015-2016. Ha vinto una Fulbright Research Scholar (anno 2013-14) e grazie ad essa ha svolto ricerca presso l’Arizona State University. Offre regolarmente consulenze su questioni legate a terrorismo, criminalità organizzata, migrazioni e politica estera a varie organizzazioni nazionali e internazionali e dipartimenti governativi. I suoi interessi principali vertono su politica estera e di sicurezza, terrorismo e anti-terrorismo e comunicazione strategica. Ha pubblicato numerosi lavori scientifici su riviste accademiche di rilevanza nazionale e internazionale.

Valentina Bartolucci, “Donne del Califfato”, Fefè Editore, Roma, 2017.